Calcio

Quale centravanti per l'Italia di Spalletti a Euro 2024?

La tournée americana doveva dare alcune risposte a Luciano Spalletti, in particolare su due questioni: la variante della difesa a tre e le candidature per il ruolo di centravanti titolare, in ottica Euro 2024.

Nel primo caso, le risposte ci sono state. La possibilità di usare il modulo con tre difensori centrali, sia esso 3-4-3 o 3-4-2-1, a inizio match e soprattutto a gara in corso, ha dato esiti globalmente positivi

Per quanto riguarda i dubbi in attacco, purtroppo questi rimangono in larga parte. Da un lato abbiamo le certezze consolidate intorno a Mateo Retegui, che ha ribadito di poter essere un punto di riferimento affidabile e con un bel senso del gol. Dall'altra parte, però, è sfumata la possibilità di vedere all'opera Lorenzo Lucca, un profilo del tutto inedito per le consuetudini della nostra nazionale. Il problema fisico che l'ha costretto al forfait, però, ha vanificato tutto.

Vediamo allora quali possono essere le opzioni a disposizione di Spalletti, per il ruolo di attaccante centrale, nei prossimi Europei di Germania.

La Serie A cartina di tornasole dell'impoverimento italiano in attacco

Prima di guardare alle possibili e realistiche candidature per il ruolo di centravanti titolare nell'Italia dei prossimi europei, è il caso di interrogare il nostro campionato. Che poi, come è normale che sia, ha già buona parte delle risposte, essendo la migliore espressione possibile delle potenzialità del nostro calcio.

Guardando all'attuale classifica dei marcatori, il panorama è desolante. La nostra Serie A è sempre stata un ottimo serbatoio di attaccanti azzurri, eppure siamo reduci dalla peggiore annata della nostra storia, per i nostri bomber. Nel 2022/23, infatti, i migliori attaccanti italiani in campionato erano stati Ciro Immobile e Mimmo Berardi a 12 gol. In teoria entrambi sarebbero stati ottavi come numero di reti, ma il numero di rigori segnati ha fatto sì che Immobile (4 rigori) finisse 10° e Berardi (7 penalty) 12°.

Ma se quello scorso era stato il peggior anno nella storia dei nostri attaccanti in Serie A, questa volta c'è il serissimo rischio di fare ancora peggio.

Per la prima volta nella storia del nostro campionato, potremmo non avere più un italiano tra i primi 10 nella classifica marcatori di Serie A.

Mentre scriviamo, ovvero a 9 giornate dal termine, il primo italiano in grado di scongiurare questa ipotesi è Riccardo Orsolini, attualmente a 9 reti. Non possiamo ovviamente contare sul povero Mimmo Berardi, a sua volta a 9 gol ma alle prese con la lunga ripresa dal gravissimo infortunio patito. L'altra speranza italiana è rappresentata da Andrea Pinamonti, 9 reti come Orsolini ma indietro in classifica perché i gol sono stati realizzati in un numero maggiore di presenze (25 il bolognese, 29 il centravanti del Sassuolo).

Ad ogni modo, il fatto che le sorti degli italiani nella classifica marcatori della Serie A siano affidate a questi due, con tutto il rispetto, la dice piuttosto lunga.

Italia a Euro 2024, quale centravanti?

Vediamo allora i candidati al ruolo di attaccante centrale dell'Italia in ottica Euro 2024.

Mateo Retegui

(Rendimento attuale: 22 presenze, 6 gol - uno ogni 283 minuti)

Partiamo da lui che è quello dalle certezze più fresche. L'idea di Roberto Mancini rischia di tornare utilissima agli europei, vista la rapidità con cui El Chapita si è adattato, sia alle dinamiche del nostro campionato sia alle esigenze della Nazionale. Il suo primo anno in Serie A va giudicato finora positivamente, considerando le diverse assenze per problemi fisici, e la parallela esplosione di Albert Gudmundsson, che con lui si è integrato bene ma togliendogli fatalmente qualche soddisfazione personale (leggi rigori o altre occasioni da gol).

L'oriundo rimane oggi qualcosa di abbastanza somigliante al Ciro Immobile dei tempi che furono, più uomo d'area se possibile, meno capace di fare raccordo.

Ciro Immobile

(Rendimento attuale: 25 presenze, 6 gol - uno ogni 238 minuti)

Nell'estate 2021 aveva disputato tutto sommato un grande europeo, nonostante i diversi gol mancati. Ma, si diceva allora, a 31 anni non gli si può chiedere molto di più. A 34, tutto si complica ulteriormente. Il suo rapporto con l'Italia sembra essersi inesorabilmente chiuso, e non solo per i diversi problemi fisici che l'hanno afflitto durante la stagione.

Spalletti lo aveva chiamato in causa solo nel suo match di esordio da CT, 1-1 contro la Macedonia in cui Ciro aveva anche segnato l'ultimo dei suoi 17 gol in Nazionale. Per convincere il tecnico toscano a richiamarlo, sarebbe servita un'altra delle sue stagioni super. Ma il tempo di Ciro il grande sembra compiuto anche nella Lazio, dunque le chance di rivederlo in maglia azzurra sono ridotte al lumicino.

Gianluca Scamacca

(Rendimento attuale: 21 presenze, 6 gol - uno ogni 163 minuti)

Secondo molti, il titolare del futuro non può che essere lui. Eppure, l'ex Genoa e Sassuolo non ha mai convinto del tutto, soprattutto per via delle carenze tecniche a volte piuttosto evidenti. Eppure, i numeri sono dalla sua: con un gol ogni 163 minuti di utilizzo, è il migliore attaccante italiano per frequenza reti in questa stagione. Non chiamandolo per la tournée in USA, Spalletti da una parte voleva dare una chance a Lucca, ma dall'altra parte forse voleva mandare un segnale allo stesso Scamacca. Un segnale come a dare di più, per prendersi di forza quella maglia da numero 9 che ha in lui forse il profilo più pronto, non il più futuribile (ha 25 anni, non 32 ma nemmeno 18).

Giacomo Raspadori

(Rendimento attuale: 29 presenze, 4 gol - uno ogni 348 minuti)

Giacomino è una delle delusioni stagionali, anche per colpe non sue. "Raspa" si porta dietro questa poliedricità che è un gran vantaggio ma a volte anche un limite perché non è quasi mai una prima scelta, ma più una pezza pronta per tappare qualche buco. Nel Napoli non ha trovato la sperata continuità d'impiego, anche per le incertezze della società sul progetto. Peraltro il club non ha certo investito poco su di lui: i 30 milioni corrisposti al Sassuolo sono inferiori solo alle cifre pagate per Osimhen e Lozano, negli ultimi mercati del Napoli.

La confusione tattica del suo club potrebbe togliergli certezze anche con l'Italia.

Andrea Belotti

(Rendimento attuale: 21 presenze, 4 gol - uno ogni 306 minuti)

Tecnicamente, non gioca una gara in azzurro dal 7 giugno 2022. Ma, a due anni di distanza, potrebbe essere lui l'inserimento a sorpresa. Belotti ora sta bene, a 30 anni ha ancora un paio di stagioni piene ai massimi livelli, ipotesi a cui nessuno sembrava più guardare, perché la sua avventura alla Roma sembrava essersi trasformata in un dorato pre-pensionamento.

Poi è arrivato il prestito alla Fiorentina e l'invenzione di Italiano, che lo ha rimesso al centro dell'attacco spostando Beltran da trequartista. Sono arrivate prestazioni confortanti che, se troveranno continuità da qui a fine anno, potrebbero essere argomenti pesanti per Luciano Spalletti. Che non ha certo bisogno di testarlo in azzurro, perché ne conosce la grande affidabilità.

Lorenzo Lucca

(Rendimento attuale: 28 presenze, 7 gol - uno ogni 281 minuti)

Gli argomenti di Lorenzo Lucca sarebbero a loro volta abbastanza pesanti: con 7 gol è il miglior marcatore italiano tra gli attaccanti candidati a un posto per Euro 2024. Inoltre, dettaglio per nulla trascurabile, è un bottino che sta incassando nel suo primo campionato di Serie A, a 23 anni.

Gli argomenti contro invece si riducono a uno, ma a sua volta problematico: non ha ancora giocato un minuto in maglia azzurra, se non qualche allenamento prima di procurarsi un risentimento muscolare che ne ha impedito l'esordio. Ricapitolando, se da qui a fine stagione il suo rendimento continuerà a crescere, è probabile che Spalletti lo porti davvero in Germania. Non da titolare, perlomeno non a questo europeo. Più avanti, chissà.

L'Italia e il centravanti per Euro 2024: il borsino

Al momento, se dovessimo metterla in percentuale, questa è la situazione dei candidati al ruolo di attaccante centrale (che sia 4-3-3, 3-4-3 o 3-4-2-1). Come detto in precedenza, ci sono elementi come Raspadori che sono candidabili anche per ruoli da esterno, ma questa sorta di gioco delle probabilità vale solo ed esclusivamente per il centravanti titolare a Euro 2024:

  • Retegui: 45%
  • Belotti 25%
  • Scamacca 15%
  • Lucca 5%
  • Raspadori 5%
  • Immobile 5%