Calcio

Il Vicenza di Paolo Rossi secondo in Serie A 77/78

Nel panorama del calcio italiano, alcuni capitoli storici risplendono più di altri e ti scaldano il cuore, sono quelli scritti da protagonisti che non ti aspetti, un po' come la storia che stiamo per raccontarvi.

È il caso del Lanerossi Vicenza della stagione 1977/78, la squadra dove è esploso il talento di Paolo Rossi. Questo piccolo grande club incarnò la determinazione di una provincia capace di sfidare e sorprendere contro gli "squadroni" delle grandi città.

Come tutto ebbe inizio

Al termine della stagione 1974/75, il Lanerossi Vicenza affronta una discesa in Serie B, un evento che, considerando il suo record di permanenza di venti anni nella massima serie, spesso caratterizzato da salvezze ottenute all'ultima giornata, si rivela un duro colpo per i tifosi.

La squadra retrocessa è ormai vecchia, svilita e non più abituata alla dura competizione della serie cadetta e a guidarla, l'anno successivo in purgatorio, è ancora Scopigno, che aveva preso il posto di Puricelli nella stagione precedente, ma senza riuscire a evitare la retrocessione. L'avvio in Serie B è difficile oltre ogni aspettativa, ma il Lanerossi riesce in una salvezza sofferta, dopo aver temuto persino la minaccia della Serie C.

Dalle stalle alle stelle

Il progetto della squadra che avrebbe scritto la storia prende forma dalla stagione 1976/77, ma inizia sotto il peso delle delusioni di una tifoseria che attendeva con ansia grandi nomi nella campagna acquisti e si ritrova, invece, di fronte a un gruppo di giovani e a un allenatore dalle idee innovative ma poco rassicuranti. A guidare la squadra questa stagione è Giovan Battista Fabbri, un tecnico che non vive di preoccupazioni della piazza, ma che invece punta sull'importanza del collettivo.

I nuovi acquisti del presidente Giussy Farina includono Paolo Rossi, Salvi e Cerilli. Cerilli in due stagioni aveva raccolto solamente diciannove presenze e una rete, Salvi aveva 31 anni e un passato con la maglia della Sampdoria, non proprio un giovane alla ricerca di successo in Serie B. Infine, Paolo Rossi, un giocatore scartato dalla Juventus e che Boniperti riesce a dirottare in comproprietà al Vicenza. Per complicare ulteriormente le cose, il veterano Sandro Vitali si ritira improvvisamente. Tutto ciò non rassicurava l'ambiente.

Le previsioni catastrofiche annunciano un'ardua battaglia. Nella prima partita di campionato, i biancorossi subiscono una sconfitta per 2 a 0 contro un Avellino non particolarmente irresistibile. Tuttavia, la stagione si rivela un trionfo inaspettato grazie a tre vittorie consecutive, Fabbri coglie le potenzialità di Rossi, che durante la stagione si fa notare guadagnandosi la convocazione nell'Under 21.

Il Vicenza di Fabbri mostra un gioco sofisticato e moderno, con Rossi come punto di riferimento di un gruppo che raramente perde la bussola. Nonostante occasionali segni di stanchezza, la squadra riesce a riconquistare la Serie A. Paolo Rossi diventa il capocannoniere della Serie B con 21 reti e, inoltre, diventa oggetto del desiderio di molte squadre, ma Farina lo convince a restare aumentandogli l'ingaggio da 8 a 50 milioni delle vecchie lire. Il "Real Vicenza" di Fabbri affronta la Serie A con determinazione, adrenalina e la ferma intenzione di continuare a stupire.

Inizio brusco

La stagione nella massima serie inizia in modo disastroso, addirittura peggio della precedente con un anonimo pareggio 0 a 0 al Bentegodi, seguito da una sconfitta interna contro l'Inter e un altro 0 a 0 contro il Torino. Dopo la sconfitta per 3 a 0 contro il Milan a San Siro alla quarta giornata, la situazione sembra critica.

Anche nella partita contro il Pescara, che dovrebbe essere quella del riscatto, il Vicenza fatica a tenere il pareggio. Con due sconfitte e tre pareggi nelle prime cinque giornate, Farina inizia a considerare possibili cambiamenti per il mercato invernale e il sistema di gioco della squadra.

Momento chiave della stagione

La partita contro l'Atalanta a Bergamo per la sesta giornata è cruciale per Fabbri, che si trova sotto pressione. Senza una doppia punta, Rossi si trova da solo in attacco con Filippi e Cerilli sulle fasce, Faloppa e Salvi a centrocampo e Guidetti come mediano davanti alla difesa. Guidetti pareggia il punteggio con una sua incursione, sei minuti dopo il vantaggio dell'Atalanta, e i giocatori di Fabbri ritrovano fiducia tornando a giocare come nei momenti migliori della stagione precedente.

Rossi prima, e Guidetti poi, portano il Vicenza sul doppio vantaggio poco prima dell'intervallo.. La partita termina 4 a 2 con una vittoria trionfale per il Vicenza. Da qui prende forza e la settimana successiva, il Lanerossi batte la Lazio 2 a 1 tra le mura amiche, il Menti.

Step by step

La stampa inizia a riconoscere il talento della squadra di Fabbri, con Paolo Rossi che comincia a ottenere l'attenzione dei media. La Fiorentina e la Roma subiscono sconfitte rispettivamente per 3 a 1 e 4 a 3, con due doppiette di Rossi che contribuiscono al terzo posto in classifica del Vicenza.

Dopo un pareggio 1 a 1 contro il Foggia, il Vicenza continua con due vittorie contro il Bologna e il Genoa. Alla fine della dodicesima giornata, i biancorossi si trovano al secondo posto in classifica con 16 punti, dietro solo a Milan e Juventus con 17 punti. La rivoluzione del Vicenza inizia a fare rumore.

Al giro di boa

Nel girone di ritorno, il Vicenza non è più una sorpresa e dimostra grande maturità, imparando a gestire meglio le partite e a mantenere il controllo quando necessario. Una vittoria 4 a 1 contro il Napoli mantiene il Vicenza a quattro punti dalla Juventus, mettendo virtualmente fine al campionato. Il Vicenza continua con una vittoria 3 a 1 contro il Perugia e una prestazione eccellente contro la Juventus, perdendo solo per 3 a 2 contro i campioni uscenti.

Il campionato si conclude con il Vicenza al secondo posto in classifica, il miglior piazzamento della sua storia. Rossi si distingue come il capocannoniere del campionato con 24 reti all'attivo e diventa un idolo, mentre Fabbri viene elogiato per la sua leadership e il suo gioco audace.

È stata scritta una pagina di storia

In definitiva, la stagione del Vicenza guidata da Paolo Rossi ha rappresentato un capitolo indimenticabile nella storia del calcio italiano. Il bomber azzurro, in particolare, ha brillato come una stella nel firmamento calcistico, guadagnandosi il cuore dei tifosi con le sue prodezze in campo.

Grazie alla guida illuminata di Giovan Battista Fabbri e al sostegno instancabile del suo presidente, il Vicenza ha dimostrato che anche una squadra "provinciale" può raggiungere vette straordinarie quando unisce talento, impegno e passione. Sebbene la stagione successiva abbia portato con sé sfide e delusioni, il ricordo indelebile della favola del Lanerossi Vicenza continuerà a scaldare ricordi dei tifosi e degli appassionati del calcio italiano.