L'Italia, che è salita sul podio 3 volte ai Giochi Olimpici e mai sul gradino più alto, nutre grandi ambizioni di medaglia a Parigi nella ginnastica ritmica grazie a Sofia Raffaeli, una delle protagoniste più attese nell'All Around individuale, mentre le Farfalle azzurre vogliono risalire sul podio dopo il bronzo conquistato a Tokyo.
La ginnastica ritmica è stata inserita nel programma olimpico nel 1984 a Los Angeles, ma solamente a livello individuale. Le prime gare a squadre, che prevedono la partecipazione di cinque atlete per ciascuna nazionale più altrettante riserve, hanno avuto luogo nell'edizione di Atlanta del 1996.
Le speranze principali dell'Italia vengono riposte soprattutto su Sofia Raffaeli, soprannominata la "formica atomica" per via del suo fisico esile ma esplosivo, perfettamente indicato per questo tipo di sport. La 20enne marchigiana si presenta a Parigi con un palmares di tutto rispetto, avendo fatto incetta di medaglie negli ultimi due anni agli Europei e ai Mondiali.
Nel 2022 si è laureata campionessa iridata a Sofia nell'All Around, diventando la prima ginnasta italiana individuale a ottenere un simile risultato, titolo che non è riuscita a difendere nel 2023 a Valencia dove si è dovuta accontentare del secondo posto. Nelle 3 edizioni dei Mondiali a cui ha preso parte ha portato a casa in tutto 12 medaglie, di cui 5 del metallo più pregiato, tutte vinte nella capitale bulgara. Cinque gli ori conquistati in tutto anche agli Europei, più 6 argenti, anche se è mancato l'acuto nel concorso generale.
A Parigi, Sofia ha la possibilità di scrivere un'altra pagina storica, perchè mai l'Italia è stata capace di vincere una medaglia d'oro in questa disciplina, e mai in assoluto a livello individuale.
Con lei, a rappresentare i colori azzurri, ci sarà nel concorso individuale anche Milena Baldassarri, 22enne ravennate e la prima italiana a conquistare una medaglia d'argento ai Mondiali, terminando seconda nel Nastro nel 2018 a Sofia.
Per la romagnola si tratta della seconda partecipazione alle Olimpiadi, dopo quella di Tokyo tre anni fa, dove terminò al sesto posto nell'All Around. Risultato che per ora resta il migliore di sempre per un'individualista italiana, ma che, come ci auguriamo, ha buone possibilità di essere migliorato già a Parigi.
L'avversaria più pericolosa per Sofia Raffaeli è senza dubbio la tedesca di origini russe Darja Varfolomeev, non ancora maggiorenne, capace di strabiliare l'anno scorso a Valencia vincendo la medaglia d'oro iridata in tutte le specialità. Anche la campionessa d'Europa in carica nell'All-Around, la bulgara Stiliana Nikolova, e l'israeliana Daria Atamanov, campionessa europea a tutto tondo del 2022 e bronzo iridato nell'All Around nel 2023, sono tra le favorite per andare a medaglia.
Da quando la ginnastica ritmica a squadre è entrata a far parte del panorama olimpico, le azzurre hanno conquistato 3 medaglie. Spicca l'argento vinto nel 2024 ad Atene, ed è stato proprio grazie all'impresa nella capitale greca che è stato coniato il soprannome di "farfalle". Poi i due bronzi, quello di Londra nel 2012 e quello conquistato nell'ultima edizione di Tokyo 2020.
L'obiettivo della nazionale guidata da Emanuela Maccarani è quello di confermare quantomeno il risultato ottenuto in Giappone e, se possibile, provare a fare qualcosa di meglio. Le cinque protagoniste che si esibiranno nella pedana parigina con fune, cerchio, palla, clavette e nastro sono Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Laura Paris. Le stesse che un paio di mesi fa hanno conquistato la medaglia d'argento agli Europei di Budapest, alle spalle delle campionesse olimpiche in carica della Bulgaria.
La quota olimpica è stata ottenuta l'anno scorso ai Mondiali di Valencia, dove le Farfalle hanno chiuso al quarto posto nell'All Around dietro a Israele, Cina e Spagna. Che, assieme alle stesse bulgare, sono le nazionali da tenere maggiormente d'occhio nella corsa alle medaglie.
La concorrenza è come sempre agguerrita ma le nostre ragazze hanno tutte le carte in regola per togliersi altre grosse soddisfazioni dopo gli ottimi risultati degli ultimi anni, sia a livello individuale che di squadra.