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La MotoGp fa tappa a Motegi: le nipponiche rialzano la testa?

In questo weekend ci sarà, infatti, il Gran Premio del Giappone, appuntamento particolarmente significativo per la MotoGP. La gara si tiene in un autodromo di proprietà della Honda e, dal punto di vista nazionale, è di casa anche per Yamaha.

Insomma, è l'evento che si disputa nella nazione d'origine di due aziende più vincenti di sempre ma mai in crisi come in questi anni. HRC e la Casa di Iwata sono indiscutibilmente state seminate dalle concorrenti europee sul piano della competitività e dello sviluppo.

Un fatto clamoroso, considerando come per decenni siano stati proprio i nipponici a dettare legge sotto questo aspetto. Eppure, il vento è cambiato. La Yamaha e la Honda erano abituate a sfidarsi per il mondiale. Oggi, invece, non possono fare altro che guardare la Ducati, dovendosi accontentare di raccogliere quanto viene lasciato sul piatto dalle rivali del Vecchio Continente.

In questo 2023 abbiamo assistito a gare in cui le moto giapponesi si sono ritrovate a fondo griglia. Non è stato così in India, dove si è rivista una discreta competitività. Tempismo provvidenziale, perché vivere un Gran Premio di casa da comparse sarebbe stato uno smacco tremendo.

Dopo la caduta di Bagnaia, nel GP d'India, si riapre il Mondiale 2023 di MotoGP.

Infatti, dopo il "tonfo" di Bagnaia, Jorge Martin chiude secondo e ora ha solo 13 punti di ritardo dal leader e campione in carica della Ducati. Scatto in avanti anche per Marco Bezzecchi, vincitore in India e ora saldamente al terzo posto, anche se la prima posizione dista ancora oltre 40 punti.

Arriviamo quindi a Motegi con la classifica del Mondiale MotoGp che recita così: Bagnaia 292 punti, Martin 279, Bezzecchi 248, con la Ducati padrona di questa stagione. Il Giappone è da sempre patria delle due ruote e assume un significato particolare nella lotta per il titolo tra questi tre piloti.

Tutte le info sul Gran Premio

Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP del Giappone

  • La sessione di prove libere 1 avrà luogo venerdì 29 settembre alle 03:45, seguita dalle prove libere 2 alle 08:00 dello stesso giorno. Il sabato sarà dedicato alla sessione di prove libere 3 alle 03:10, seguita dalle qualifiche alle 03:50. La Sprint Race partirà alle 08:00. Infine, la gara inizierà domenica alle 08:00. Di seguito gli orari:
  • Venerdì 29 settembre

    • FP1 MotoGp: 3:45-4:30
    • FP2 MotoGP: 8:00-9:00
  • Sabato 30 settembre

    • FP3 MotoGP: 3:10-3:40
    • Qualifiche MotoGP: 3:50-4:30
    • Sprint MotoGP: 8:00
  • Domenica 1° ottobre

    • Warm-Up MotoGP: 3:40-3:50
    • Gara MotoGP: 8:00

Dove vedere il GP?

  • Le qualifiche della MotoGP si potranno seguire in diretta TV su Sky al canale Sky Sport MotoGP (canale 208 del satellite) e in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre).

Statistiche del GP

Il record sul circuito di Motegi è di Jorge Lorenzo, che nel 2015, nel corso delle qualifiche, fissò il tempo record di 1'43.790.

L'ultimo pilota ad aver avuto la meglio nel GP del Giappone è stato Jack Miller.

Marc Márquez, pilota Honda, è l'unico pilota ad aver vinto il Gran Premio del Giappone in tutte e tre le categorie: 125cc nel 2010, Moto2 nel 2012 e MotoGP nel 2016, 2018 e 2019.

Francesco Bagnaia, pilota Ducati, non è riuscito a piazzarsi nella top ten nelle sue due partecipazioni al Gran Premio del Giappone di MotoGP, tredicesimo posto nel 2019 e abbandono nel 2022.

Pecco Bagnaia ha subito abbandoni in tre degli ultimi sei Gran Premi della MotoGP disputati in Asia, compreso l'ultimo in Giappone nel 2022.

Marco Bezzecchi, pilota Ducati, ha conquistato la vittoria nell'ultimo Gran Premio dell'India e non ha mai raggiunto il back-to-back di vittorie né in MotoGP né nelle altre categorie.

Jorge Martín, pilota Ducati, è salito sul podio nelle ultime tre gare e non ha mai raggiunto quest'ultimo in quattro gare consecutive in MotoGP.

Se guardiamo al Gran Premio del Giappone, due centauri sono riusciti a issarsi a quota 4 successi. Si tratta di Kevin Schwantz, nel 1988, nel 1989, nel 1991 e nel 1994, e Valentino Rossi nel 2001, nel 2002, nel 2003 e nel 2008. tema di Case, la graduatoria è capitanata da Honda con 13 successi, seguita da Yamaha con 9, Suzuki e Ducati 6 entrambe.

Dopo aver raccolto punti in 19 delle sue prime 20 gare di MotoGP in Asia, Maverick Viñales, pilota Aprilia, è finito fuori dalla zona punti in due delle ultime cinque gare, sedicesimo sia nel Gran Premio di Indonesia che Malesia del 2022.

Miguel Oliveira, pilota Aprilia, ha raccolto punti in otto delle sue ultime nove gare di MotoGP in Asia, vincendo in due delle ultime cinque (Gran Premio dell'Indonesia e della Malesia nel 2022).

Fabio di Giannantonio, pilota Ducati, ha raccolto punti solo in due delle sue ultime sei gare di MotoGP. Questo, dopo aver concluso in zona punti le sei precedenti, in cui è stato il suo miglior risultato nella massima categoria.

Jack Miller, pilota KTM, ha ottenuto l'ultima delle sue quattro vittorie in MotoGP nel Gran Premio del Giappone 2022. Il pilota australiano ha subito abbandoni in tre delle sue prime quattro apparizioni sul circuito di Motegi nella massima categoria.

Brad Binder, pilota KTM, ha raccolto punti nelle sue otto partecipazioni alla MotoGP in Asia, finendo sul podio in due delle ultime sei gare, secondo posto nel Gran Premio del Giappone dello scorso anno.

Brad Binder è salito sul podio tre volte in questa stagione e se ne raggiungerà un'altra sarà il suo miglior risultato in una singola stagione in MotoGP.

Storia e Caratteristiche del circuito

Il GP nipponico ha una storia particolare, infatti, nasce negli anni '60, senza però riuscire a trovare piena legittimità. Primo perché non comprende la classe regina. Secondo perché è caratterizzato da innumerevoli defezioni. La corsa viene, pertanto, rapidamente liquidata, senza più tornare in calendario per due decenni.

Ma negli anni '80 cambia tutto. L'economia del Giappone è in prepotente crescita e questo consente a Honda, all'epoca protagonista assoluta sia nel Motomondiale che in F1, di investire con decisione persino nelle infrastrutture. Così, a partire dal 1987, il Sol Levante diventa tappa fissa, arrivando a ospitare due gare nella medesima stagione.

Nel corso del tempo, il GP ha cambiato palcoscenico. Inizialmente l'autodromo deputato a organizzarlo era Suzuka, abbandonato per ragioni di sicurezza dopo la tragica edizione 2003, funestata dalla morte di Daijiro Kato. Così, dal 2004 si corre a Motegi, pista già entrata nel giro iridato grazie al cosiddetto "Gran Premio del Pacifico".

I protagonisti di questo weekend, Bagnaia e compagni, si daranno battaglia sul circuito Twin Ring di Motegi. Il nome deriva dal fatto che al suo interno ospita due tracciati differenti, uno ovale e uno stradale. Il tracciato, dove gareggeranno i piloti per 24 giri, misura 4,801 km, per una distanza totale di 115,2 km. Il layout prevede 8 curve a destra, 6 a sinistra e un rettilineo lungo 762 metri.