Non se le aspettava nessuno in finale, forse nemmeno i più ottimisti dei tifosi locali, ma Germania e Serbia si giocheranno una meritatissima finale Mondiale, quella che può regalare all'una o all'altra il primo sigillo iridato della storia.
Arrivate dopo le splendide vittoria rispettivamente su USA e Canada - favorite alla vigilia - le due nazionali continentali avranno l'occasione più ghiotta di sempre per raggiungere il titolo. La Serbia che ci è andata molto vicina nel 2014, quando perse in finale con Team USA e chiuse con l'argento, la Germania non è mai andata oltre il bronzo, ottenuto nel 2002.
I tedeschi hanno ottenuto lo scalpo che tutte le altre formazioni impegnate in questo torneo volevano avere, mantenendo ancora illibata la casella delle sconfitte. Partiti forte, avanti nel primo quarto, i giocatori teutonici hanno disputato un secondo tempo strepitoso, andando in doppia cifra di vantaggio e, pur soffrendo nel finale, conducendo in porto una meritata vittoria.
Grande prova di Andres Obst, top-scorer con 24 punti, seguito da Franz Wagner con 22 e 5 rimbalzi, un magistrale Daniel Theis (21 +7) e il leader Dennis Schroder (17 + 9 assist), ormai diventato un giocatore maturo e pronto a guidare questa squadra a quello che sarebbe il primo storico titolo iridato.
Arrivano all'appuntamento più importante con una carica pazzesca, figlia di una prova clamorosa contro gli Stati Uniti. Oltre a segnare il punteggio più alto del loro mondiale, i ragazzi di Gordon Herbert hanno dato il loro ritmo al match - cosa che nelle gare precedenti degli Stati Uniti non accadeva - mandando otto giocatori a referto e tirando con il 50% da tre e il 66.7% da due.
La Serbia è riuscita a trasformare la semifinale in una gara facile, durata meno di un quarto. Dopo i primi istanti di equilibrio infatti, la squadra balcanica ha preso il largo, bravissima a limitare la star canadere Shai Gilgeous-Alexander e tirando con ottime percentuali dal campo (62.1% contro il 48.2%), vincendo anche la battaglia a rimbalzo.
In attacco ci hanno pensato i soliti Bogdanovic (23 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 3 recuperi) e Milutinov (16 punti e 10 rimbalzi), con il sostanzioso apporto nel nuovo giocatore della Virtus Bologna, Ognjen Dobric, che ha messo a referto 16 punti con 7/11 dal campo.
Squadra che segna tanto e che preferisce attaccare all'interno dell'arco dei tre punti - come gli avversari diretti -, ma in grado anche di soffrire in difesa, come ha fatto con una gran prova collettiva nella marcatura di Gilgeous-Alexander, spauracchio canadese neutralizzato in semifinale.