Sì, lo sappiamo: avete visto le prime immagini di Paolo Banchero e vi siete chiesti se ci sia mai stato un giocatore così forte italiano, a prescindere dall'NBA.
O magari avete negli occhi le performance degli ultimi Europei, dove la squadra di coach Pozzecco ha saputo stupire e meravigliare il mondo intero.
Ebbene: sappiate che non è stato affatto facile stilare la top10 dei migliori giocatori di basket italiani, e di tutti i tempi.
Gusto, punti, statistiche, importanza, leadership: sono stati tutti i fattori messi in fila per provare a stilare una gerarchia.
E al "taglio" sono arrivati parecchi nomi altisonanti, da Datome a Marconato, fino allo stesso CT Pozzecco.
Date un'occhiata...
Dal 2008 fisso in NBA: ha giocato ai Knicks, poi sei anni a Denver con i Nuggets, quindi LA Clippers, Thunder di Oklahoma e due super stagioni agli Atlanta Hawks.
Il 2022 è iniziato con un infortunio, ma poco prima era arrivata la firma con la sua squadra del cuore: i Boston Celtics.
Ha sempre giocato nel ruolo di ala, ma ha doti che vanno oltre la singola posizione: ha buon tiro da 3 punti e dalla media distanza, oltre a una visione di gioco da giocatore completo.
Da San Giovanni in Persiceto al tetto degli USA, e cioè del mondo. Marco Belinelli, guardia, è partito dalla Virtus Bologna, la stessa squadra in cui oggi gioca e con cui ha vinto uno scudetto nella sua seconda vita italiana.
In NBA dal 2007, scelto dai Warriors di Golden State. Dopo un anno ai Raptors e due agli Hornets (più un breve passaggio iconico ai Bulls), lo sceglie Coach Popovich come sesto uomo degli Spurs di San Antonio: sarà matrimonio perfetto, con tanto di anello al dito.
Sacramento, Charlotte, Atlanta, Philadelphia e ancora Spurs: eccolo, l'ultimo filotto. Sempre positivo. Prima del rientro in Italia.
Il Mago. Ala grande, alle volte centro.
È la prima scelta assoluta al Draft NBA del 2006: su di lui le speranze del mondo intero, non solo dell'Italia.
Ma Bargnani, romano e cresciuto a Treviso, paga tra infortuni e pressione lo scotto di essere il più forte.
Farà 7 stagioni ai Raptors tra alti e bassi, poi due anni ai Knicks di New York e nell'ultima stagione (2015-2016) si sposta a Brooklyn per giocare con i Nets.
Nel 2017 appende la casacca al chiodo dopo una stagione sottotono con il Baskonia.
Casertano, guardia, talento meraviglioso. Gioca dal 1984 al 1993 con la Juvecaserta, autrice di un vero e proprio scudetto da miracolo.
Poi due anni alla Fortitudo Bologna prima del grande salto: i Toronto Raptors.
In NBA durerà un anno, poi farà ritorno a Pesaro per ripartire in un grande giro: Pistoia, Imola, Udine, Scafati, Roma, un po' di Spagna e la chiusura ancora a Ozzano dell'Emilia, a 40 anni.
Due grandi amori, per Dino Meneghin, il centro italiano per eccellenza: la Pallacanestro Varese, la Nazionale italiana.
Certo: anche l'Olimpia Milano, la sua squadra praticamente per 10 anni. Ma nulla ha battuto la grande vittoria con la Nazionale agli Europei francesi del 1983.
E nulla batterà l'argento olimpico di Mosca. Nemmeno i 12 scudetti conquistati.
Di quel "miracolo a Caserta", Nando Gentile era il capitano e il punto di riferimento. Dal 1982 al 1993 in bianconero, nella città d'origine.
Poi Trieste, 4 anni a Milano e 3 stagioni in Grecia, al Panathinaikos. Udine, Reggiana, Siena e ancora JuveCaserta per chiudere una carriera spettacolare.
Con la Nazionale, 9 anni e un argento agli Europei del 1991.
Un nome che dice meno, se non si è vicini alla Pallacanestro Cantù. Dal 1969 al 1991, Marzorati ha vinto praticamente tutto: 2 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 4 Coppe delle Coppe, 2 trofei Intercontinentali.
15 anni in Nazionale con oltre 278 gettoni per 2209 punti. Implacabile, ai suoi tempi.
È l'attuale capitano della nazionale italiana, che ha ben figurato negli Europei appena trascorsi.
Ma Nick Melli è da 15 anni che delizia il palato cestistico: dalla Reggiana agli anni ruggenti dell'Olimpia Milano (2010-2015), il passaggio determinante arriva in Germania, alla firma con il Bamberg.
Il salto di qualità è veloce e incredibile, arriva così la chiamata del Fenerbahce e subito l'occasione i NBA: due anni ai Pelicans e mezza stagione ai Dallas, insieme al fenomeno Doncic. Nel 2021 il ritorno a Milano, oggi è un punto di forza dell'Olimpia.
A Barcellona lo ricordano come una semi divinità, in Italia basta andare verso Bologna (sponda Fortitudo) per far illuminare gli occhi ai tifosi.
Gianluca Basile e le sue "bombe da 3" sono state piacevole compagnia, soprattutto ai tempi di una nazionale fortissima: gli Europei del 1999, il bronzo in Svezia nel 2003, l'argento olimpico di Atene 2004.
Ha giocato nel ruolo di guardia, l'ha fatto con Reggiata, Fortitudo, Barcellona (6 anni!), Cantù, Milano e Orlandina.
A proposito dell'Europeo di Francia, del 1999. Carlton Myers era il giocatore di maggior talento di quella nazionale.
Originario di Pesaro, ma nato a Londra, Myers parte dal Rimini e passa alla Fortitudo Bologna negli anni d'oro, dal 1995 al 2001. Poi Roma, Siena e Valladolid, fino a chiudere nuovamente l'esperienza tra Pesaro e Rimini.
In Nazionale gioca 10 anni: fondamentali per tutto il movimento.