Tre volte campione d'Europa, altrettante volte campione del Mondo, diciannove volte campione d'Italia, poi tre Coppe Uefa, nove Coppe Italia e sette Supercoppe Italiane in bacheca: tutti questi trofei hanno portato prestigio ma anche ricchezza alla squadra nerazzurra.
Andiamo a scoprire quali sono stati gli acquisti più costosi nella storia dell'Inter.
GIOCATORE | RUOLO | ANNO | COSTO |
Romelu Lukaku | ATT | 2019 | 74 Mln |
Christian Vieri | ATT | 1999 | 46,48 Mln |
Joao Mario | CEN | 2016 | 44,78 Mln |
Niccolò Barella | CEN | 2019 | 44,5 Mln |
Achraf Hakimi | DIF | 2020 | 43 Mln |
Hernan Crespo | ATT | 2002 | 40 Mln |
Rdja Nainggolan | CEN | 2018 | 38 Mln |
Geoffrey Kondogbia | CEN | 2015 | 36 Mln |
Milan Skriniar | DIF | 2017 | 34 Mln |
Alessandro Bastoni | DIF | 2019 | 31,1 Mln |
Curiosamente, Romelu Lukaku vanta sia lo status di acquisto più costoso che quello di cessione più remunerativa, oltre che di prestito secco più oneroso!
Voluto fortemente da Antonio Conte al suo arrivo sulla panchina nerazzurra, il centravanti belga proveniente dal Manchester United è costato 74 milioni alle casse nerazzurre.
In due stagioni Lukaku ha segnato 64 gol con la maglia dell'Inter, arrivando a disputare una finale di Europa League (persa anche per un suo sfortunato autogol contro il Siviglia) e conquistando lo scudetto 2021.
Ceduto poi al Chelsea per 113 milioni, dopo una stagione deludente con i Blues è tornato all'Inter in prestito oneroso (quasi 8 milioni per una stagione) conquistando, agli ordini di Simone Inzaghi, Supercoppa Italiana e Coppa Italia.
All'apice della "febbre scudetto" di Massimo Moratti l'Inter ha puntato tantissimo sul centravanti della nazionale italiana, reduce da una grande stagione con la Lazio. Ai biancoazzurri, oltre ai soldi, anche il cartellino di Diego Simeone.
In maglia nerazzurra sei stagioni ricche di gol (123 in 190 presenze) ma povere di trofei: solo una Coppa Italia nel 2005 e il titolo di capocannoniere della Serie A nel 2003.
Arrivato in pompa magna come acquisto "bandiera" della nuova proprietà Suning nel 2016, dopo un Europeo vinto con il Portogallo da assoluto protagonista, Joao Mario è stato una grandissima delusione in maglia nerazzurra.
Una parabola discendente continua, che ha portato ai prestiti a West Ham, Lokomotiv Mosca e allo Sporting dove era cresciuto, prima della separazione consensuale nel 2021 che l'ha visto accasarsi al Benfica e riscoprirsi nuovamente centrocampista di livello mondiale.
Giovanissimo capitano del Cagliari, Nicolò Barella è stato un investimento ingentissimo per la dirigenza nerazzurra: 12 milioni per il prestito nell'estate 2019, altri 32,5 milioni (tra riscatto e bonus) nella stagione successiva.
Il centrocampista però ha ampiamente ripagato l'investimento: miglior centrocampista della serie A nel 2022 e nel 2023, è stato da subito uno dei perni insostituibili della squadra che ha conquistato Scudetto, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane nell'arco di tre anni.
Ultimo grande acquisto della proprietà Suning prima che l'esplosione della pandemia di Covid-19 e le restrizioni imposte dal governo cinese bloccassero il flusso di denaro dalla proprietà alla squadra, l'esterno destro ispano-marocchino è stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto vinto dalla squadra di Antonio Conte nel 2021.
Dopo una sola stagione in nerazzurro, è stato sacrificato sull'altare delle esigenze di bilancio e venduto al Paris Saint-Germain per 68 milioni più bonus.
Quando Massimo Moratti dovette cedere Ronaldo nell'estate 2002, puntò direttamente il miglior centravanti disponibile sul mercato italiano, e la scelta ricadde su Hernan Crespo.
Dopo aver fatto le fortune di Parma e Lazio, l'ex River Plate visse però una stagione un po' travagliata, con sole 7 reti in campionato (a fronte di una strepitosa stagione in Champions League con 9 marcature).
Ceduto per 26 milioni al Chelsea l'anno seguente, sarebbe poi tornato in maglia nerazzurra gratuitamente nel 2006, per altre tre stagioni.
L'acquisto di Radja Nainggolan mirava a dare a Luciano Spalletti il trequartista perfetto per il suo gioco, che tanto aveva beneficiato del giocatore belga ai tempi della Roma.
Nella trattativa fu "sacrificato" anche il cartellino di un giovane promettentissimo come Niccolò Zaniolo.
Purtroppo la fiducia dell'allenatore fu completamente mal riposta, con il giocatore continuamente preda di problemi fisici e mai ambientatosi a Milano.
Dopo un solo anno in nerazzurro fu ceduto in prestito per due stagioni nell'amata Cagliari, per poi lasciarlo libero di accasarsi a parametro zero all'Anversa.
Al centro di un asprissimo duello di mercato con il Milan, l'acquisto di Kondogbia fu vissuto come una grande vittoria dal popolo nerazzurro.
Fu però l'unica gioia regalata dal centrocampista francese naturalizzato centrafricano: in due stagioni in nerazzurro non si rivelò quasi mai adatto al calcio italiano, finendo presto relegato al ruolo di riserva e venendo quindi ceduto in prestito al Valencia, dove si ritrovò tanto da essere riscattato per 22 milioni.
Acquistato per 19 milioni più il cartellino di Gianluca Caprari (valutato 15 milioni), il difensore slovacco si è subito imposto come un pilastro difensivo dell'Inter attraverso vari allenatori, da Spalletti a Conte fino ad Inzaghi.
Dopo aver rifiutato offerte intorno ai 60 milioni, l'Inter non è però riuscita ad garantirgli un rinnovo contrattuale all'altezza delle concorrenti e si è quindi rassegnata a vederlo partire a parametro zero.
Nonostante la giovanissima età e solo una manciata di apparizioni in Serie A, la volontà dell'Inter di investire sul difensore dell'Atalanta è stata tale che la dirigenza nerazzurra ha versato nelle casse atalantine 13 milioni nell'estate 2017, per poi lasciarlo in prestito a Bergamo un altro anno e completare il trasferimento l'anno successivo, mandando però il giocatore in prestito a Parma a maturare.
Arrivato in nerazzurro quindi solo nel 2019, a 20 anni, si è presto conquistato una maglia da titolare che non ha più abbandonato negli anni seguenti.