Calcio

La scuola italiana comanda: record di allenatori italiani a Euro 2024

Quest'estate ad Euro 2024 non sarà di scena solo Luciano Spalletti sulla panchina dell'Italia, ma ci saranno ben altri quattro allenatori italiani a tenergli compagnia!

Sono infatti cinque in totale i commissari tecnici di nazionalità italiana che parteciperanno agli Europei. Ecco qui chi sono e da dove vengono, partendo ovviamente dall'allenatore dell'Italia.

Luciano Spalletti - Italia

Nato a Certaldo nel 1959, non dovrebbe aver bisogno di presentazioni: ha iniziato ad allenare alla guida dell'Empoli, squadra in cui aveva chiuso la carriera da giocatore, nel 1995, dopo un'esperienza nelle giovanili della squadra toscana. Riesce nell'impresa di portare la squadra dalla serie C alla Serie A. Dopo aver ottenuto la salvezza, passa alla Sampdoria nel 1997 e al Venezia nel 1998: in entrambi i casi viene esonerato, richiamato ed esonerato nuovamente, non riuscendo ad evitare la retrocessione.

Si rilancia qualche anno dopo alla guida dell'Udinese, che porta alla qualificazione alla Champions League. Nel 2004 si siede sulla panchina della Roma, con cui vince due Coppe Italia e un Supercoppa Italiana. Nel 2009 viene chiamato dallo Zenit San Pietroburgo, con cui in 5 anni vince un campionato russo, una coppa nazionale e una supercoppa.

Torna quindi nel gennaio 2016 sulla panchina della Roma, e un anno e mezzo dopo firma un accordo biennale con l'Inter, squadra che riesce a riportare in Champions League dopo un periodo difficile.

Nel 2021, dopo un bienno sabbatico, viene nominato tecnico del Napoli, con cui conquista uno storico scudetto nel 2023. Lasciati i partenopei dopo il trionfo, viene scelto qualche settimana dopo per sostituire Roberto Mancini sulla panchina dell'Italia.

Vincenzo Montella - Turchia

Grandissimo goleador di Sampdoria e Roma da calciatore, come allenatore Vincenzo Montella ha avuto una carriera altalenante. Classe 1974, dopo aver iniziato nelle giovanili della Roma fa il suo esordio alla guida della prima squadra, insieme ad Aurelio Andreazzoli, nel febbraio 2011.

Nella stagione successiva allena il Catania, portandolo alla salvezza con il record di punti e guadagnandosi così la chiamata dalla Fiorentina. Con la Viola ottiene buonissimi risultati nelle tre stagioni dal 2012 al 2015, ma viene esonerato per alcuni diverbi con la società.

Subentra quindi a stagione in corso alla Sampdoria ottenendo la salvezza e nel 2016 viene annunciato come nuovo tecnico del Milan.

In rossonero conquista la Supercoppa italiana ma nel complesso vive una stagione difficile, culminata con l'esonero nella stagione successiva a causa della pessima partenza in campionato.

Nel dicembre 2017 si sposta quindi in Spagna, alla guida del Siviglia, ma viene esonerato nell'aprile 2018. Un anno più tardi viene richiamato dalla Fiorentina, dove però dopo aver ottenuto una salvezza in extremis viene sollevato dall'incarico a dicembre 2019.

Dopo quasi due anni di inattività, nel settembre 2021 ritorna ad allenare in Turchia, alla guida del neopromosso Adana Demirspor. In due stagioni ottiene un nono e un quarto posto, e nel settembre 2023 firma un contratto triennale con la federazione turca per la guida della nazionale, ottenendo il pass per Euro 2024 e diventando così il quarto tecnico italiano della Turchia dopo Sandro Puppo, Giovanni Varglien e Leandro Remondini.

Francesco Calzona - Slovacchia

Nato a Vibo Valentia nel 1968 e attualmente allenatore ad interim del Napoli, Francesco Calzona è stato a lungo il vice di Maurizio Sarri su varie panchine, dalla Castiglionese fino ad Empoli e quindi Napoli. Nel 2020 diventa il vice di Eusebio di Francesco a Cagliari, per poi tornare a Napol nel 2021 nello staff di Luciano Spalletti.

Nel 2022 viene nominato commissario tecnico della Slovacchia, che conduce alla qualificazione ad Euro 2024 nel novembre 2023. A febbraio, data la sua conoscenza dell'ambiente, gli viene chiesto di assumere la guida temporanea del Napoli, che la federazione slovacca gli concede con un permesso temporaneo.

Marco Rossi - Ungheria

Torinese, nato nel 1964 e cresciuto nel vivaio del Toro, come calciatore ha avuto un momento di notorietà globale quando fu inserito nel database di FIFA '97 come il giocatore con il rating più elevato del gioco, pari a 97. All'epoca militava nella Sampdoria e poi, forse anche per la fama derivata dal videogame, ha fatto esperienze anche in Messico e Germania.

Inizia ad allenare nel Lumezzane nel 2003 e dopo una carriera non molto fortunata nelle serie minori italiane, ha per un certo periodo lavorato nello studio di commercialista del fratello. Nel 2012 decide di ritentare la strada dell'allenatore in Ungheria, alla guida dell'Honved: ottiene il terzo posto e l'accesso ai preliminari di Europa League. Si dimette nell'aprile 2014, ma nel febbraio 2015 viene richiamato portando la squadra alla salvezza.

Nel 2017 conquista il suo primo titolo, vincendo il campionato ungherese, per poi passare ad allenare in Slovacchia il DAC Dunajská Streda.

Nel 2018 arriva la chiamata della nazionale dell'Ungheria, con cui ha già partecipato ad Euro 2020, dove ottiene due pareggi contro i campioni del mondo della Francia e contro la Germania, estromettendo così i teutonici dal torneo.

In Nations League viene poi sorteggiato nel girone dell'Italia, contro cui ottiene due sconfitte, per poi vincere il proprio girone di qualificazione per Euro 2024.

Domenico Tedesco - Belgio

Per quanto sia nato a Rossano Calabro nel 1985, Domenico Tedesco si è formato calcisticamente in Germania, iniziando ad allenare già nel gennaio 2008 le giovanili dell'Aichwald, club dilettantistico in cui giocava. Nell'estate successiva passa alle giovanili dello Stoccarda, dove resta fino al 2015 quando viene chiamato dal settore giovanile dell'Hoffenheim.

A marzo 2017 viene chiamato sulla panchina dell'Erzgebirge Aue, nella seconda divisione tedesca, squadra che riesce a portare alla salvezza. Nell'estate 2017 viene quindi ingaggiato dallo Schalke 04 in Bundesliga, con cui raggiunge il secondo posto a distanza siderale dal Bayern Monaco. Nella stagione successiva riesce a superare il girone di Champions League venendo eliminato dal Manchester United, finendo poi per essere esonerato nel marzo 2019 con la squadra quattordicesima.

Nell'ottobre 2019 si siede sulla panchina dello Spartak Mosca, ottenendo un settimo ed un secondo posto nel campionato russo. Nel dicembre 2021 subentra a Jesse Marsch sulla panchina del RB Lipsia, con cui ottiene il quarto posto e la vittoria della Coppa di Germania. Esonerato nel settembre 2022, nel febbraio 2023 firma un contratto con la nazionale del Belgio, valido fino alla fine di Euro 2024 ma già prolungato un paio di mesi fa.