In Germania, ecco, occhio alle sorprese. La Scozia si sta preparando per un torneo forse ancor più cruciale di quanto ci si aspettasse.
Dopo aver rilanciato una tradizione che sembrava smarrita (più che perduta), Steve Clarke ha adesso il compito di riavvicinare la gente alla nazionale. E la nazionale alle nuove generazioni, cresciute con un distacco un po' più forte dal mondo del calcio.
Intanto, gli scozzesi hanno potuto ammirare quanto arrivato dalle qualificazioni. E tra i risultati ottenuti, un paio di colpi sono andati magicamente a segno. Un esempio? La Spagna battuta, 2-0 ad Hampden Park; la vittoria in trasferta in Norvegia, i due successi contro Cipro. Dopo aver fallito la qualificazione al turno successivo ad Euro 2020 - sono arrivati fino ai gironi - la Tartan Army ha un bagaglio superiore di esperienza. E di qualità.
Del resto, basta vedere la crescita dei giocatori chiave: Andy Robertson del Liverpool, Scott McTominay dello United. John McGinn dell'Aston Villa, poi. Chiudendo con Billy Gilmour e Nathan Patterson, qualità balistiche e personalità affinata in Germania. Quel 4-0 subito contro l'Olanda, nel mese di marzo, non deve distrarre o lasciar pensare a qualcosa di diverso: c'è tanto lavoro da fare, ma Clarke ha tra le mani una selezione intrigante.
I primi impegni? Eh, niente male: la Scozia è capitata nel gruppo A. Cioè coi padroni di casa della Germania. Quindi Svizzera e Ungheria.
Come giocheranno, allora, i britannici? Clarke preferisce utilizzare terzini di spinta, e la sua formazione tende a essere fondamentalmente un 5-4-1 quando non ha il possesso del pallone, pronto a trasformarsi in un 3-4-2-1 quando la sua squadra è invece in fase di attacco.
Dykes sarà probabilmente la prima scelta lì in attacco: il prezioso lavoro senza palla compensa il suo modesto record realizzativo. Mentre McGinn e Christie lo affiancheranno nei pressi dell'area avversaria, da centrocampisti più avanzati, McTominay avrà un ruolo più libero e sarà incaricato di inserirsi in area. Clarke lo spera: vorrà dare seguito alla sua notevole frequenza realizzativa dalle qualificazioni.
Angus Gunn è stato il numero uno della Scozia dall'inizio delle qualificazioni agli Europei, dopo aver scalzato Craig Gordon come prima scelta di Clarke. Zander Clark è invece la seconda scelta, avendo usurpato il trono di Gordon come titolare del ruolo nell'Heart of Midlothian. Ecco: cosa ne sarà del veterano Craig? Probabile andrà comunque in Germania, finendo davanti nelle gerarchie al mai testato Liam Kelly. Saprà farsi apprezzare e valere.
La lunga assenza per infortunio di Aaron Hickey significa che il posto di terzino destro è tutto da capire: Nathan Patterson è in vantaggio su Anthony Ralston per la partita inaugurale del torneo contro la Germania. Il capitano Andy Robertson ha naturalmente il posto di terzino sinistro assicurato, il che significa che Kieran Tierney avrà imparato a fare il centrale difensivo. Anche solo per avere una chance. Jack Hendry e Scott McKenna sono le scelte principali in difesa centrale insieme a Tierney, con Ryan Porteous pronto a subentrare in caso di infortuni.
Il centrocampo è l'area in cui la Scozia vanta la maggior esperienza di alto livello. John McGinn è stato uno dei giocatori più importanti dell'Aston Villa nella corsa verso la Champions League ed è da tempo una figura chiave per la sua nazionale. Nel frattempo, Scott McTominay si è reinventato come centrocampista offensivo per la Scozia, tanto che Erik ten Hag alla fine ha deciso di copiare Clarke e dargli lo stesso ruolo con il Manchester United, portandolo a diventare il miglior marcatore dei Red Devils in Premier League. Il capitano del Celtic, Callum McGregor, assente nelle amichevoli di marzo per un infortunio, dovrebbe farcela. Billy Gilmour, nel frattempo, è cresciuto di importanza negli ultimi sei mesi e può aggiungere un tocco di fantasia alla mediana.
Il principale argomento di discussione attorno all'attacco di Clarke ha un nome e un cognome: Lawrence Shankland, capocannoniere della Scottish Premiership. Ha battuto Che Adams e soprattutto Lyndon Dykes, la potenziale prima scelta per la selezione. Shankland è stato ai margini della nazionale, però: non è un bomber d'area, semmai d'intorno. Non esattamente ciò che chiede il CT.
La stagione della consacrazione, e non che ne avesse realmente bisogno. Scott McTominay è stato il perno del Manchester United e della nazionale scozzese. Classe 1996, sempre e solo ai Red Devils, Scott è può fare il centrocampista e il trequartista. Arma letale: l'inserimento. In questa stagione ha messo a segno 8 reti ed è stato a lungo il più decisivo della squadra di Ten Hag.
Parlavamo di Shankland. Che a 29 anni si gode una nuova opportunità, per pensarsi grande, grandissimo. In nazionale dal 2019, all'Hearts ha svoltato dopo una serie di prestiti e di situazioni particolari. Fino al 2020 giocava in seconda divisione scozzese, poi la salita con il Dundee e tanti gol, tantissimi quest'anno. Occhio.