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Calcio

Come funziona il fuorigioco automatico che vedremo ai mondiali

Il fuorigioco automatico è già realtà e sicuramente gli appassionati avranno potuto vedere durante le partite le immagine di simulazioni in tempo reale che mostrano fuorigioco millimetrici, impossibili da percepire ad occhio nudo.

Lungi da noi dare un giudizio "filosofico" su come questo strumento serva a migliorare o meno il calcio moderno.

Cerchiamo semplicemente di capire il funzionamento e come questo aiuto tecnologico possa aiutare la terna arbitrale a prendere la decisione formalmente corretta in caso di situazione di fuorigioco.

Come funziona il fuorigioco automatico: la tecnologia alla base delle scelte

Partiamo dal dato tecnico, cioè la tecnologia che sta alla base del fuorigioco automatico.

Per avere una rilevazione precisa della situazione dinamica di gioco il fuorigioco automatico si avvale di strumenti all'apparenza semplici, che però combinati assieme forniscono il massimo dell'accuratezza.

Tutta la tecnologia del fuorigioco automatico si basa sul GPS, il modello di tracciamento delle posizioni che ormai è parte integrante delle nostre vite su molte applicazioni, non ultima quella dei navigatori per auto.

Grazie a 16 telecamere poste sul tetto degli stadi e ad un chip inserito nel pallone è possibile mappare interamente il terreno di gioco, riuscendo a capire il momento esatto in cui la palla viene calciata e la relativa posizione dei giocatori nel rettangolo verde.

All'interno di Al Rihla, nuovo pallone ufficiale dei mondiali di Qatar 2022, c'è dunque un chip che restituisce la posizione della sfera 500 volte al secondo e invia questo segnale ad un'intelligenza artificiale, che a propria volta incrocia questi dati con quelli provenienti dalle telecamere che hanno il compito di mappare la posizione di giocatori in campo.

Fully automated o semi automatico: la differenza tra i due fuorigioco

Chiarito il funzionamento tecnico veniamo adesso agli impatti sulle partite e sulle scelte che vengono poi espresse dalla terna arbitrale.

Ci sono due tipologie di automatizzazione del fuorigioco che sono state sperimentate: fully-automatic offside e semi-automatic offside.

La base tecnologica è sempre la tecnologia GPS spiegata in precedenza, quello che cambia è la procedura per la decisione finale.

Fuorigioco totalmente automatico

Il fuorigioco fully-automatic come suggerisce il nome è totalmente automatizzato, questo significa che la situazione di offside viene automaticamente rilevata dal sistema che invia poi un segnale all'arbitro esattamente come avviene per la gol line tecnology che serve a dirimere i gol-non-gol sulla linea di porta.

In questo caso l'arbitro non ha quindi voce in capitolo e non avviene nessun controllo umano sulla situazione di gioco.

La FIFA ha però preferito un approccio più morbido, che verrà utilizzato anche durante la Coppa del Mondo 2022.

Fuorigioco semi automatico

Infatti nel mondiale in Qatar la tecnologia utilizzata è quella del semi-automatic offside, cioè l'azione sarà sempre passata al vaglio del GPS per decidere sul fuorigioco, ma queste immagini saranno prima visualizzate in sala VAR, che avrà il compito di avvertire il direttore di gara in campo sull'esistenza del fuorigioco o meno.

Come affermato dal responsabile degli arbitri FIFA, il nostro Pierluigi Collina, l'arbitraggio di una gara non potrà mai diventare una cosa ad appannaggio di un robot e la componente umana è comunque da salvaguardare nel dirigere una partita.

La tecnologia serve solo da semplice aiuto in questo caso.

Arbitri e tecnologia ai Mondiali 2022

Questo sarà comunque il Mondiale più tecnologico di sempre per le terne arbitrali di tutto il mondo.

Spazio quindi al VAR, che ormai è un'abitudine che aiuta le decisioni anche se non spazza completamente tutte le polemiche, e alla Gol Line Tecnology che invece possiamo dire abbia risolto l'annosa questione dei gol fantasma.

L'idea della FIFA insomma è quella di ridurre al minimo, quasi azzerare, l'errore sulle situazioni oggettive (un fuorigioco, come una palla che oltrepassa una linea sono questioni di centimetri, quindi non opinabili) lasciando comunque la possibilità all'arbitro di avere gradi di interpretazione sulle situazioni dinamiche più intricate come contrasti da rigore.