Calcio

Dopo le dimissioni di Sarri, quale futuro per la panchina della Lazio?

Dopo 5 sconfitte nelle ultime 6 gare di campionato e l'eliminazione dalla Champions League dopo il 3-0 subito in casa del Bayern Monaco, Maurizio Sarri ha rassegnato le sue dimissioni da allenatore della Lazio.

Con la semifinale di Coppa Italia in vista e la necessità di ritrovare un piazzamento europeo, quali sono le prospettive della panchina biancoceleste?

L'addio di Sarri e la squadra affidata a Martusciello

Il tecnico aveva già affermato in più di un'occasione, in concomitanza con i periodi di crisi della squadra, che se fosse stato lui il problema non avrebbe avuto alcuna esitazione a farsi da parte. In un sempre più raro, al giorno d'oggi, sfoggio di coerenza, Sarri ha presentato le sue dimissioni al presidente Lotito all'indomani della pesante sconfitta casalinga 1-2 subita per mano dell'Udinese, squadra in lotta per non retrocedere.

Il presidente ha accettato le dimissioni ma non ha assolutamente scaricato le colpe sull'allenatore, anzi: già dopo la partita si era fermato per un paio d'ore allo stadio a colloquio con i giocatori, i quali sono stati "puniti" con un ritiro a Formello dal giorno successivo.

E, anche a sottolineare come ascriva la responsabilità della crisi più ai giocatori che all'allenatore, il contratto di Sarri è stato risolto in maniera consensuale, con il tecnico che continuerà a ricevere il proprio stipendio fino a fine stagione.

Inoltre è stato confermato il resto dello staff tecnico, con la squadra che è stata affidata, almeno fino alla sosta, all'allenatore in seconda Giovanni Martusciello.

Chi sarà l'allenatore della Lazio? Da Rocchi a Tudor fino a Palladino, tutte le ipotesi

Con la sosta per le nazionali, dopo l'impegno di sabato 16 marzo a Frosinone la Lazio tornerà in campo solo il sabato prima di Pasqua a Torino contro la Juventus, pochi giorni prima di riaffrontare i bianconeri a Roma in una semifinale di Coppa Italia che assume sempre più un'importanza fondamentale nell'economia della stagione biancoceleste.

Ecco che quindi in queste due settimane probabilmente si prenderanno decisioni per il futuro.

Nell'immediato si parla di una possibile soluzione ad interim, nelle persone di Tommaso Rocchi (attuale allenatore delle giovanili laziali) o Miroslav Klose (svincolato dopo la fine della sua esperienza all'Altach).

I due ex-centravanti biancocelesti (ma non è esclusa nemmeno la permanenza di Martusciello) sarebbero una soluzione ponte fino a fine stagione, focalizzata a "salvare il salvabile" attraverso la Coppa Italia e le ultime giornate di campionato ma soprattutto a valutare attentamente la rosa in vista di un profondo rinnovamento per la stagione successiva, in cui arriverebbe il nuovo allenatore.

L'obiettivo principale di Lotito sarebbe Raffaele Palladino, tecnico autore di due splendidi campionati alla guida del Monza ma sul quale c'è anche tanta concorrenza, vista la scadenza del suo attuale contratto a fine stagione. Piace la sua capacità di adattare il suo gioco alle caratteristiche e alle condizioni degli uomini a disposizione: dopo aver giocato a lungo con un 3-4-2-1 è recentemente passato con successo ad un 4-2-3-1 per meglio sfruttare la batteria di trequartisti a disposizione ed ovviare ad una carenza di esterni.

Altra opzione accreditata è quella di Igor Tudor: il tecnico croato, già vicinissimo al Napoli quest'anno, è svincolato dopo la fine dell'esperienza a Marsiglia la scorsa estate. Per quanto sia disponibile fin da subito, preferirebbe prendere in mano la squadra con tutto il ritiro estivo a disposizione per meglio gestire la transizione tra due sistemi di gioco estremamente diversi come quello di Sarri e il suo.