Calcio

Europa League, il tema: che delusione le retrocesse dalla Champions, si salva solo il Milan

Rose superiori e ben attrezzate non sembrano bastare, nei primi 90 minuti dei playoff di Europa League. Se escludiamo la vittoria del Milan, l'unica netta e a senso unico per 3-0, per le altre bocciate della Champions League è stata una notte dura.

Alla pari del Diavolo, vincono solo Galatasaray e Benfica, fra le retrocesse dalla coppa regina, ma per turchi e lusitani sono successi di misura che lasciano aperto ogni discorso nei prossimi 90 minuti.

Scatenate le seconde di Europa League

Lo abbiamo detto qualche riga sopra e lo ripetiamo anche adesso: rose più importanti e più costose non hanno dato i frutti sperati nei primi 90 minuti dei playoff di Europa League.

E nemmeno il fattore campo ha giocato a favore delle retrocesse di Champions League che hanno incontrato tanti problemi contro le seconde classificate di Europa League.

Nei duelli tra "Bocciate" di lusso vs "Rimandate" speranzose, sono quest'ultime ad uscire dal campo con il sorriso, in quasi tutte le gare. Fatta eccezione per il Milan che supera 3-0 il Rennes e manda chiari segnali.

Per le altre 90 minuti molto complessi, anche nelle vittorie di Galatasaray e Benfica. I Leoni giallorossi piegano solo nel finale lo Sparta Praga per 3-2 e fra sei giorni sarà un match infernale in terra ceca. Lo stesso vale per le Aquile di Lisbona che regolano 2-1 il Tolosa, ma in Francia non sarà una passeggiata.

Le vittorie delle padrone di casa e dunque, delle squadre retrocesse dalla Champions League si esauriscono qui.

Tre i pareggi e due sconfitte, tra l'altro molto pesanti: una per quel Braga che da mettere paura a Real e Napoli, nella fase a gironi di Coppa dei Campioni, cade davanti al pubblico amico 4-2 contro l'ostico Qarabag.

L'altro è lo sbarazzino Young Boys che contro il più quotato Sporting cede in casa 3-1 e si appresta a salutare le coppe europee con anticipo rispetto alle proprie ambizioni.

Nel tris di match conclusi in parità, c'è tanta Italia che sorride. Quel pezzo di Sud Italia sulla panchina del Marsiglia che risponde al nome di Gattuso: il suo OL ferma sul 2-2 in trasferta lo Shakhtar.

L'altra parte di azzurro che si accende è quella della Roma che esce dal catino infernale del De Kuip con un pari per 1-1 che fa ben sperare e dopo aver ripreso una gara che la vedeva sotto in maniera immeritata.

Fra sette giorni il biglietto per gli ottavi di finale si può vidimare all'Olimpico con questa mentalità imposta da De Rossi.

Infine, Lens - Friburgo impattano 0-0 e rimandano ogni discorso alla gara in terra francese.

Senza il gol doppio in trasferta è spettacolo

L'abolizione della rete in trasferta che valeva doppio a parità di gol sta cambiando i match da dentro o fuori delle coppe europee.

Lo confermano le gare di andata dei playoff di Europa League e in qualche modo, i vari tonfi delle squadre provenienti dalla Champions League si spiegano anche con questo motivo.

Il fatto che segnare una rete, o peggio subirla, in trasferta non abbia più un valore così determinante, porta entrambe le squadre a giocarsi la qualificazione fin dal match di andata, senza attendere il ritorno per fare calcoli.

L'abolizione del gol in trasferta ha spazzato via paure e dogmi tattici, ma soprattutto è come invitare la lepre a correre verso l'obiettivo. Meno 0-0, meno gare bloccate e fin da subito assalti forsennati alle porte dei rivali.

I primi 90 minuti dei Playoff di Europa League ci confermano quanto già si era visto lo scorso anno, nella prima stagione del gol in trasferta depotenziato. E lo stesso discorso lo ha regalato anche la Conference League con i propri playoff.

Insomma, tra false partenza e minor tattica, i primi 90 minuti di Europa League nel 2024 hanno concesso molto spettacolo e tante amarezze alle squadre bocciate in Champions League.

Fra sei giorni la resa dei conti.