Calcio

Europa League: la mano del Var sul Liverpool e la caduta della Roma 

Gli impegni europei, siano essi di Champions, Europa o Conference League, tengono gli appassionati di calcio particolarmente connessi all'evento.

I motivi possono essere molteplici. Vedere in campo un promettente giovane profilo come il portiere Guillaume Restes. Oppure la fascinazione che provoca la favola del Klaksvik.

Il giorno dopo è il momento delle analisi a mente fredda oltre che dei bilanci tanto delle compagini coinvolte quanto dell'operato di arbitri e Var. Due sono le sfide che meglio si prestano a questa disamina relativamente alla quarta giornata di Europa League: Tolosa-Liverpool e Slavia Praga-Roma.

Liverpool vittima di sé stesso e del Var

Come in ogni romanzo calcistico degno di nota, a farla da padrone sono le polemiche. E pure stavolta al centro di esse si trova il Liverpool di Jurgen Klopp e le decisioni del Var. Oltremanica, le scelte della terna arbitrale sono state accolte con un'ondata di dissenso ed indignazione. Va però chiarito che nel corso della trasferta francese i Reds non sono sembrati all'altezza della sfida. Più per aver sottovalutato la sfida che per reale sudditanza rispetto alla rosa del Tolosa.

Il Liverpool, dopo aver fallito lo scorso anno la qualificazione nella massima competizione europea, si sta giocando ora l'Europa League. Dati i nomi roboanti ed un terzo posto condiviso in Premier League con l'Arsenal, i Reds avrebbero potuto potenzialmente aumentare la qualità della competizione.

Così non è stato. Come riconosciuto dallo stesso Klopp, la prestazione dei suoi è stata insufficiente e deludente. Tant'è che lo stesso tecnico ha ribadito che nonostante i suoi siano andati vicini al pareggio, la sconfitta è stata meritata. Al termine della prima frazione di gioco, i Reds erano già in svantaggio di un gol, incrementato poi nella ripresa da altre due reti del Tolosa.

Sono state poi due le reti del Liverpool nella seconda frazione di gioco, di cui il primo un autogol. La bolgia dello stadio Municipal a supporto del Tolosa è stato qualcosa di incredibile ma data la storia recente dei Reds è impensabile sia stato quel clima ad influenzare la loro performance.

Per dovere di cronaca è corretto dire che allo scoccare del triplice fischio finale, Jarell Quansah era riuscito a segnare la rete del pari. Il gol è stato poi annullato dal Var per un fallo di mano commesso da Mac Allister. Ciò ha creato non poche discussioni.

Specie i tabloid inglesi si sono scatenati rispetto a questa scelta. Gli stessi si sono scagliati contro il Var, in quanto dalle immagini a disposizione mostrano come Mac Allister pare abbia prima stoppato il pallone con il petto e successivamente questo sia rimbalzato sul braccio. Nonostante questa decisione opinabile, la prestazione del Liverpool resta mediocre.

La montagna russa capitolina perde la vetta

Prima sconfitta giallorossa nel Girone G di Europa League. A fare scalpore non il passo falso in casa dello Slavia Praga che ha fatto delle mura amiche il suo fortino, bensì la prestazione sottotono ed inconsistente della Roma. Ben lungi dalla mentalità vincente mostrata in occasione della sfida contro il Lecce.

Questo 0-2 abbatte record sin qui positivi che sarebbero incrementati in caso di esito differente. Questa debacle ha infatti interrotto una serie di cinque vittorie consecutive per la Roma nella fase a gironi di una competizione europea.

Inoltre, la compagine capitolina ha concluso senza segnare un match dei gironi di una competizione Uefa per la prima volta dal dicembre 2020 contro il CSKA Sofia. Gli uomini di José Mourinho hanno quindi interrotto una striscia di 19 match consecutivi con almeno una rete all'attivo in questa particolare fase del torneo. Queste cifre danno quindi contezza del danno, in termini di numeri compiuti dalla Roma, nonché dalla perdita della vetta del proprio gruppo.

Al termine del match, lo stesso Special One in conferenza stampa ha riconosciuto i meriti dello Slavia Praga e sottolineato le defezioni tattiche e mentali avute dai suoi. La Roma non è mai sembrata in partita, quasi estraniata dal contesto nel quale si trovava. Mourinho ha anche evidenziato il fatto che l'unico ad aver avuto l'approccio corretto sia stato Edoardo Bove. Giovane prospetto giallorosso che per la giovane età pecca giustamente in esperienza.

Altro dato negativo riguarda Romelu Lukaku, giocatore nel quale il portoghese riponeva gran parte delle speranze offensive. Il belga non ha timbrato il cartellino in occasione della partita contro lo Slavia Praga, interrompendo così una striscia di 14 presenze consecutive in Europa League con almeno una rete segnata, una serie iniziata nel novembre 2014 quando vestiva la maglia dell'Everton nonché la più lunga striscia di gare con almeno una marcatura all'attivo per un giocatore in una specifica competizione Uefa.

Ora che il derby è alle porte, questa debacle deve essere dimenticata. La Roma aveva fatto delle competizioni europee il suo punto di forza, specie dal punto di vista delle prestazioni. Quanto accaduto pare aver sovvertito almeno in parte questa tendenza per cui è fondamentale ritrovare certezze in campionato. Meglio ancora se contro la Lazio.