Calcio

Fiorentina ferita, ma Juve solida: ecco perché al Franchi può accadere di tutto

Al termine della seduta, i giocatori di Italiano si sono avvicinati alla tribunetta che ospita i supporters. Uno a uno, faccia a faccia, orecchio ben teso per ascoltare il discorso dei capi ultras. "Ci girano come a voi per queste due partite - dicono -, perché s'è perso due partite di m.... Però noi sappiamo quello che ci mettete in campo e domenica va dato tutto per superare queste due partite, perché per noi è come un derby. Queste due sconfitte sono solo una parentesi, bisogna mettere attributi e cuore ed entrare in campo con il cervello attaccato".

La fila di parole, edulcorate, rende bene l'attesa e le intenzioni della Viola: in Toscana è il derby, non avendone altre per la forza accentratrice della Fiorentina. Come Napoli, Firenze ha una sola squadra e un solo credo. La nemica di una vita è l'avversaria di tutte. E negli ultimi anni la Juventus ha sempre saputo come farla franca, in particolare a Torino. 1-1 nella passata stagione, pur di rimonta e pur dominando dall'inizio alla fine: segnò Milik, poi fu assolo toscano, ma senza un grosso frutto da staccare. E adesso? Adesso la Fiorentina è cresciuta, ma forse la Juve è diventata ancor più grande. La squadra bianconera ha intenzioni da scudetto e l'ha ribadito la vittoria di San Siro contro il Milan più il successo nel finale con il Verona. Quella di Italiano sta sfruttando l'onda più lunga di un ottimo avvio: battere la Juve vorrebbe dire candidarsi alla zona Champions. E in maniera prepotente.

Fiorentina-Juventus: il significato della partita

  • Quando si gioca: domenica 5 novembre ore 20.45
  • Dove si gioca: stadio Franchi di Firenze
  • Dove vederla: DAZN

Ribaltiamo il fronte: cosa vorrebbe dire vincere a Firenze per la Juventus? Pensandoci, nella visione allegrista del successo, che senza sofferenza ha poco senso di esistere, non c'è allora test più probante di quello del Franchi. Non è stato sempre facile: ambiente, squadra, momento. Il viaggio in Toscana è esattamente scalare un colle, a volte morbido, a volte troppo in salita. Cadute e discese della storia bianconera sono passate da lì.

La gara di Coppa Italia del marzo 2022, vinta all'ultimo minuto grazie a un autogol di Venuti dopo aver resistito a diverse pressioni, compreso un palo, è stato un simbolo allegrista. Tatticamente, questa trasferta si sposa con la Juventus, che predilige essere attaccata piuttosto che attaccare e contrattaccare piuttosto che imporre il gioco. A dimostrarlo, ad eccezione della giornata sfortunata a Reggio Emilia contro il Sassuolo, Allegri ha ottenuto tre vittorie e un pareggio in trasferta, senza subire nemmeno un gol, incluso l'incontro ad Bergamo. Chiaro, comunque: la sfida di domenica al Franchi nasconde più di un'insidia per la Juventus e Allegri è ben consapevole di ciò. Il calcio insegna che affrontare una squadra che gioca meglio rappresenta sempre un rischio. E la Fiorentina ha sconfitto il Napoli campione in casa propria, dimostrando la miglior carta di presentazione stagionale di Vincenzo Italiano.

In modo paradossale, per la Juventus, sarebbe stato preferibile incontrarla dopo un'impresa simile. Affrontarla ora, dopo due battute d'arresto immeritate in campionato contro Empoli e Lazio, potrebbe essere pericoloso. Allegri si troverà di fronte una Fiorentina ferita, consapevole di essersi danneggiata da sola e determinata a riscattarsi con una prestazione memorabile nella sfida più sentita in città.

Le armi delle due squadre

La Juve dovrà allora equiparare l'intensità agonistica dei toscani, che saranno guidati da giocatori come Nico Gonzalez e Bonaventura, in un momento di forma straordinaria. Inoltre, la Juventus dovrà confrontarsi con la predisposizione della Fiorentina a tenere il possesso palla, essendo seconda solo al Napoli in questo parametro (mentre la Juventus occupa la decima posizione). Nonostante non disponga di un attaccante iconico, la Fiorentina riesce comunque a segnare, come dimostra il fatto che, dopo Inter, Napoli e Roma, nessun'altra squadra ha realizzato più gol di quella di Italiano.

Occhi aperti su Lucas Beltran, il cui recente ingresso nel cuore del gioco e del pubblico fiorentino lo rende un giocatore determinante per la squadra. Il giovane argentino è consapevole che segnare contro la Juventus sarebbe un traguardo fondamentale in questo percorso emozionale. Ci sono passati un po' tutti, e in particolare Vlahovic e Chiesa, stavolta dall'altro lato. A proposito di quest'ultimo: con gli infortuni finalmente alle spalle, potrebbe vivere la prima da avversario dopo la cessione di 3 anni fa. Allegri, per ottenere una vittoria prestigiosa e rimanere in cima alla classifica, farà comunque affidamento principalmente sulla solidità della difesa, sia la sua che quella degli avversari. A parte l'eccezione di Sassuolo, la sua retroguardia non ha subito gol in trasferta, e complessivamente ha incassato solo 6 reti in campionato, una in più rispetto all'Inter capolista. D'altro canto, la Fiorentina ha già subito 14 gol, un dato superato solo dalle ultime 11 squadre in classifica. In questo momento, Italiano sta valutando se schierare Milenkovic, reduce da un periodo sfortunato e pieno di errori.

Le probabili formazioni

La Fiorentina dovrebbe dunque schierarsi con il 4-2-3-1 consueto, con la scelta di Beltran prima punta e l'ex Arthur in cabina di regia (fuori Lopez e Mandragora). Davanti a Terracciano, spazio nuovamente a Comuzzo sull'out destro (è fuori Kayode), da capire la situazione di Milenkovic, mentre sembra certo di un posto Martinez Quarta. Parisi c'è - aveva preoccupato, ma era solo una botta - così come Duncan. Poi: Ikoné, Bonaventura, Gonzalez.

  • Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Comuzzo, Milenkovic, Quarta, Parisi, Arthur, Duncan, Ikoné, Bonaventura, Gonzalez, Beltran.

Situazione infortuni da monitorare pure per la Juventus: sono fuori Weah, Danilo, Alex Sandro e De Sciglio. Toccherà dunque nuovamente a Rugani, con Gatti e Bremer davanti a Szczesny. Sugli esterni, più McKennie di Cambiaso per l'esterno destro. Miretti prenderà il posto di interno, Locatelli e Rabiot sono invece intoccabili, mentre Kostic può agire a sinistra; Vlahovic e Chiesa titolari, con Kean pronto a subentrare.

  • Juventus (3-5-2): Szczesny, Gatti, Bremer, Rugani; McKennie, Miretti, Locatelli, Rabiot, Cambiaso; Chiesa, Vlahovic.