L'Arsenal - tre volte vincitore della Premier League - non ha mai perso l'occasione di prendersi gioco della fragile mentalità dei suoi rivali concittadini. Sono ancora la migliore squadra del nord di Londra, con gli Spurs lontani 23 punti nell'ultima classifica del campionato. Tuttavia, anche i Gunners hanno chiuso la quarta stagione di fila senza trofei: l'ultima Premier l'hanno chiusa al secondo posto, a -2 dal City campione d'Inghilterra. L'Arsenal è cresciuto sotto la guida di Arteta, ma ora rischia di dover fare i conti con lo stesso destino degli storici rivali.
È innegabile, in tutti i casi, che la squadra stia continuando a migliorare e ad acquisire, apparentemente, una maggior consapevolezza di poter essere un gruppo forte e vincente. Nell'ultima stagione ha battuto il suo record di punti ottenuti nelle partite contro le altre cinque delle cosiddette Big Six, come vengono spesso chiamate le sei migliori squadre della Premier League. Nelle dieci partite contro Manchester City, Liverpool, Manchester United, Chelsea e Tottenham, l'Arsenal ha fatto 22 punti e non ha mai perso (sei vittorie e quattro pareggi). È stata insomma sotto diversi aspetti la squadra migliore del campionato, ma la seconda migliore in quello che conta per la vittoria finale: il numero di punti accumulati.
Ma ora andiamo ad analizzare, reparto per reparto, la possibile formazione dell'Aston Villa 2024-25:
Durante il calciomercato estivo del 2023, David Raya è andato in prestito all'Arsenal, con cui ha debuttato da titolare contro l'Everton, mantenendo la porta inviolata. Sempre con la maglia dell'Arsenal lo spagnolo classe '95 ha esordito per la prima volta in Champions League contro il PSV, in un match che si è concluso 4-0 per i Gunners. Il 4 luglio 2024, dopo una stagione da titolare, è stato riscattato dal club londinese per 35 milioni. Traguardo che si aggiunge alla vittoria dell'Europeo con la Spagna, seppur non vissuta da titolare. L'attuale sessione di calciomercato potrebbe portare un altro portiere all'Arsenal: si tratta del classe '06, Tommy Setford, dell'Ajax.
Linea a quattro di Arteta composta, ai blocchi di partenza, da White, Saliba, Gabriel e Zinchenko. Il grosso punto di domanda riguarda l'eventuale arrivo di Riccardo Calafiori: la trattativa per portare l'azzurro nei Gunners sembrava praticamente conclusa, poi la brusca frenata. Al momento pare essere tutto in stand-by, con il calciatore pronto a trasferirsi in Premier ma i due club non ancora d'accordo su cifre e formula del trasferimento. Non mancano, in casa Arsenal, le riserve: Tomiyasu, Timber, Kiwior e Tierney i naturali sostituti dei quattro titolari.
Rice e Jorginho a centrocampo. Il primo è arrivato in Inghilterra con tutto il peso delle enormi aspettative definite dal costo del suo trasferimento. Oggi - alla sua seconda stagione con l'Arsenal - si è rivelato il giocatore perfetto, quello che mancava allo scacchiere del maestro Mikel Arteta. Corsa, intelligenza tattica, intensità, solidità difensiva e una inusuale presenza in zona gol: Rice ha risolto i pochi problemi dei Gunners inserendosi con personalità e qualità dal primo istante. E ora, nella stagione 2023/24, vuole confermarsi. Jorginho, invece, reduce dall'amara delusione con l'Italia agli Europei, parte titolare nella probabile formazione, confermandosi ancora un punto di riferimento per i Gunners. Attenzione al giovanissimo Charlie Patino, rientrato dal prestito allo Swansea e inizialmente aggregato alla squadra Under 21 ma con prospettive di entrare nella rosa della prima squadra.
In attacco, Saka, Odegaard e Martinelli compongono il terzetto in grado di agire alle spalle del centravanti, Havertz. Quest'ultimo è stato convocato da Nagelsmann per gli Europei giocati in casa dalla Germania, conclusi nella semifinale contro la Spagna. Esperienza europea anche per Saka, ormai perno dell'Inghilterra di Southgate. Il norvegese classe '98 e il brasiliano - fresco di partecipazione all'ultima Copa America col Brasile - chiudono l'undici, in cui figura - tra le riserve - Nelson, Vieira, Smith-Rowe, Trossard e Gabriel Jesus.