Calcio

La formazione del Napoli 2024-2025

"Amma fatica'", dice Antonio Conte. E strada che intraprendi, vicolo che imbocchi, incrocio che attraversi, ecco che a Napoli ripetono tutti la stessa canzone: okay Antonio, ma lo scotto della scorsa stagione è stato duro da pagare, soprattutto perché costantemente paragonato a qualche mese prima, allo scudetto di una squadra in piena aura come il suo allenatore, Luciano Spalletti.

Eh sì, due anni dopo è un'estate ben diversa, pure per lo stesso allenatore e oggi CT. In una stagione e qualche settimana, la squadra di Aurelio De Laurentiis ha avuto quattro allenatori. Da Spalletti a Garcia, da Garcia a Mazzarri, quindi Calzona e allora Conte.

Mamma mia, che fatica. Pure abituarsi a una squadra senza più automatismi, con parecchie difficoltà sotto tutti i punti di vista. Kvara e Osimhen erano rimasti, ma non è bastato. Si è inevitabilmente spezzato il filo col passato, Conte non punta a riannodarlo, vuole differenziare totalmente i due progetti. Ci proverà, almeno.

Napoli 2024-2025: la formazione

Napoli (3-5-2): Meret (CAPRILE); Di Lorenzo (Rrahmani), BUONGIORNO (Ostigard), Juan Jesus (Natan); Mazzocchi (Zanoli), Anguissa (FOLORUNSHO), Lobotka (Gaetano), Cajuste (Ngonge), SPINAZZOLA (Rui); LUKAKU (Simeone), Kvaratskhelia (CHEDDIRA/Raspadori)

Porta

Attenzione: non è detto che arriverà necessariamente la separazione con Meret. Anzi, a domanda diretta, Antonio Conte ha chiarito quelle che sono le sue gerarchie: "Meret è il nostro portiere, gode della mia massima fiducia: ho già parlato con lui e sa benissimo quali sono oggi le mie richieste nei suoi confronti". Dunque, si riparte da lui. Anche da lui, almeno.

Alle sue spalle c'è Caprile e per il nazionale italiano non è certo un avversario semplice. Arriva da una bella stagione e vorrebbe proseguire da scelta numero uno. Dovrà riscattarsi e superare le gerarchie. In bocca al lupo. Come terzo portiere, invece, resta ancora Contini.

Difesa

Primo pensiero: chi parte? C'è Rrahmani, c'è Natan, c'è ancora Ostigard. Di questi potrebbero rimanere tutti, forse il brasiliano potrebbe lasciare se dovesse arrivare un'offerta importante. C'è Juan Jesus, poi, che nella retroguardia a tre di Conte diventa importante, così come Giovanni Di Lorenzo. Sul capitano c'è un discorso da fare, inevitabilmente: si è intrecciato il rapporto con la piazza con la voglia di sperimentare altro. Magari la Juventus. Si vedrà.

Al momento diamolo ancora dentro i piani del Napoli - perché è così -, poi? Poi il grande colpo di quest'estate napoletana: Alessandro Buongiorno, ex leader difensivo del Torino e oggi perno e richiesta totale di Conte. Sarà lui in mezzo, con (sperano i tifosi napoletani) magari un aiuto per lo stesso Natan, giovane talento, l'anno scorso apparso un po' in difficoltà.

Centrocampo

La mediana potrebbe essere il reparto toccato meno. O meglio: al momento se ne parla poco, eppure il Napoli ha perso Zielinski e non ha riscattato Traoré come Dendoncker. Dunque, dovrà operare. Intanto, il primo nome è Folorunsho, che ha già allungato il contratto e farà parte della squadra azzurra. Lobotka resta e sarà il regista, mentre Gaetano potrebbe partire in prestito, così come Zerbin.

Sugli esterni? Mazzocchi è pronto a raccogliere più minutaggio, Zanoli è da valutare. Dall'altra parte è arrivato Leonardo Spinazzola dalla Roma, ma si pensa anche ad opzioni più offensive: Conte potrebbe tentare la carta Politano, così come Ngonge vorrà trovare spazio. Tutto in divenire.

Attacco

Romelu Lukaku è il nome del Napoli per l'attacco. Prima però deve risolversi l'annosa situazione Victor Osimhen, al momento ancora in standby sia per le richieste di De Laurentiis che per l'ingaggio piuttosto pesante che lo avvicina soltanto all'elite del calcio europeo. Ecco, via Osi, dentro BigRom: almeno, il piano è questo. E Antonio Conte non vedrebbe l'ora di riabbracciare l'eroe dello scudetto interista, che alla Roma si è visto a fasi alterne.

La situazione centravanti è sicuramente la più spinosa, e riguarda pure il destino di Simeone, che vorrebbe giocare di più per provare a ritrovare pure la nazionale argentina. C'è inoltre il nodo Kvaratskhelia, con il quale un po' di rumors estivi pure sono stati vissuti. Tra lui e Osimhen, comunque, ne partirà solo uno. C'è Cheddira, come alternativa, stavolta in pianta stabile. E c'è sempre Raspadori, ultimo ma non per importanza