Se Gianni Brera avesse dovuto scrivere una classifica dei migliori difensori del 2023, avrebbe senz'altro avuto qualche problema deontologico nel farlo. Si sarebbe sentito costretto, crediamo, a inserire nel listone quei bravi registi della zona difensiva: ma non chiamateli difensori, avrebbe tuonato. Eppure il calcio oggi è cambiato, e tra le qualità di un difensore non c'è più soltanto l'arte difensiva, ma anche quella offensiva. Pensiamo solo ai famosi 'braccetti', à la Bastoni, nome che con un po' di fatica non abbiamo inserito nella top 10, creati per offendere e difendere alti, offendendo appunto.
Curiosamente però la regola rimane eccezione, in uno sport che è talmente chiacchierato da essere alle volte quasi tenebroso. Diciamolo in una parola: i difensori più forti del 2023, almeno per quanto ci riguarda, sono ancora quei difensori capaci innanzitutto di difendere, e poi anche di attaccare. Val bene il gioco da dietro, ma non è vero che i marcatori sono scomparsi del tutto anzi. E le squadre più forti dell'anno solare ne hanno senz'altro beneficiato.
Come spesso capita ai geni del pensiero, l'illuminazione arriva quasi sempre dall'esperienza. Guardiola si è innamorato del suo quasi omonimo Gvardiol il 22 febbraio del 2023, a pochi giorni di distanza da San Valentino. Lipsia 1-1 Manchester City, il risultato, con il croato grande protagonista dell'incontro nonché marcatore del gol del pareggio - al ritorno finirà addirittura 7-0, con 5 gol di Haaland. Ormai però il dardo di Cupido aveva colpito Herr Pep, i cui desideri - come è noto - quasi sempre diventano realtà.
C'è un dato che fa abbastanza paura. Marquinhos è ancora un classe 1994. Ha ancora 29 anni, quindi davanti a sé perlomeno cinque anni ad alti livelli. È diventato capitano del PSG lo scorso anno, e quest'anno si è ritrovato a dover gestire il caso Mbappé da autentico leader. A livello tecnico, l'ex Roma forse non ha eguali nel mondo per il grado di completezza nel ruolo: lo abbiamo messo al nono posto perché a livello sportivo il suo PSG continua a bucare il bersaglio grosso. Lui però rimane una certezza assoluta.
Bremer sopra Marquinhos, siamo pazzi? Niente affatto. Il ragazzo, sotto l'ala prammatica di Max Allegri, sta crescendo partita dopo partita e, per caratteristiche fisiche, è potenzialmente il miglior difensore del pianeta. Miglior difensore della Serie A nella stagione 21/22, l'anno scorso ha più che altro fatto l'apprendistato, ma è in crescita evidente dall'inizio del 2023 ad oggi che guida la miglior difesa della Serie A e quella con più clean-sheets all'attivo. Insieme a Marquinhos, completa la coppia di centrali nazionali più forte del pianeta - anche più di De Ligt-Van Dijk.
Solo la finale di Champions giocata contro Haaland gli varrebbe la palma di difensore in top 10 nel 2023. Ma quella prestazione è solo la conseguenza di una stagione giocata sempre su livelli altissimi, persino in crescendo e con una costanza fisica spaventosa per un ragazzo della sua età. Arrivato tra i mugugni, Acerbi è ancora oggi il miglior difensore dell'Inter e, quindi, tra i più forti marcatori in Serie A.
La Cantera messa in mostra da Xavi tra la scorsa e l'attuale stagione, non va dimenticato, è stata solo la ciliegina sulla torta di una stagione estremamente positiva che ha visto il Barça vincere la Liga. Grande protagonista del successo è stato tutto il reparto difensivo, con Ter Stegen e Araujo a guidarlo senz'altro. Insieme all'Uruguay, quest'ultimo sta imparando a fare la storia. Col Barcellona, è obbligato a scriverla ogni volta che scende in campo: ma il cammino è ormai tracciato.
Giocatore fortissimo, cattivo in fase difensiva, più veloce di quanto la struttura fisica non faccia pensare ed estremamente intelligente da un punto di vista tattico. Sta crescendo anche a livello tecnico e l'età (classe 2001) è dalla sua. Con William Saliba Arteta ha sognato il grande smacco al City di Guardiola. Senza Saliba, l'Arsenal sta faticando terribilmente a ritrovarsi.
È vero che se hai un signore in panchina che di mestiere fa il prestigiatore, è tutto più facile. Ma non dimentichiamoci che Alaba nasce come terzino, si completa come centrocampista con l'Austria di cui è capitano, e diventa una delle leggende di questo sport come difensore al Real Madrid. Nonostante una stagione non esaltante dei blancos, lui è rimasto faro nel buio.
Insieme a lui, per una coppia di centrali quasi insuperabili, c'è Antonio Rudiger. L'ex Roma nel passaggio dal Chelsea al Real era stato dato per giocatore a fine carriera, con poche motivazioni e alcuni dubbi legati alla tenuta fisica. Tutt'altro: Rudiger rimane un marcatore formidabile, forse il migliore al mondo quando si tratta di incollarsi ad un attaccante avversario. Di lui a Brera sarebbe piaciuto il mestiere, cioè quell'abilità di aggiungere alle capacità tecniche una sana dose di cattiveria (e furbizia) aggiuntiva.
Il suo impatto col mondo Bayern gli è costato tre gol contro il Lipsia, ma poi Kim si è ripreso alla grande mostrandosi come uno dei migliori difensori al mondo, e confermando quel miracolo sportivo che è stata l'annata col Napoli scudettato lo scorso anno. Veloce, cattivo ma elegante, in crescita da un punto di vista tecnico, intelligentissimo a livello tattico: Kim, come Bremer, è destinato a dominare il ruolo nei prossimi anni.
Prima però entrambi dovranno superare Ruben Dias, un'impresa a dir poco ardua soprattutto perché il ragazzo, già forte di suo, è allenato dal migliore al mondo. Nella sua prima stagione al City il portoghese è stato nominato calciatore dell'anno del Regno Unito, giocatore dell'anno al City, miglior difensore della Premier League e nella top XI della scorsa Champions League. Oltre alle qualità di difensore che tutti conosciamo, Dias sta crescendo soprattutto dal punto di vista mentale: è un leader della sua squadra, e questo fa di lui, nella migliore squadra del pianeta, il miglior difensore al mondo.