Ma che cos'è il vip se non un altro dalla società, un estraneo al popolino, uno che si eleva al di sopra d'esso e in quanto tale non può identificarvisi?
Se ci pensate bene, il vip è proprio questa figura angelica che il popolo venera, ma col quale non può entrare in contatto - pena l'essere parte di esso, e non più vip.
Chi è dunque il tifoso vip se non una contraddizione vivente? Eppure spesso il vip non sceglie d'essere tale, o comunque non dimentica le origini sue.
Oggi ci occupiamo di chi, da tifoso vip di una squadra specifica, la Lazio, non potrebbe mai mettere tra parentesi le origini - in fondo ogni tifoseria ha i suoi dogmi, e il mito della prima squadra della Capitale, un mito che è prima di tutto storia documentaria, è cruciale per i tifosi della Lazio.
Chi sono, però, i vip della Lazio?
Il più celebre è senz'altro Lucio Battisti, del quale Mogol - suo stretto collaboratore - parlò come di un laziale per questioni di famiglia - il padre era tifoso abbonato all'Olimpico - e non per eccessiva fede personale. Egli senz'altro conservò sempre un affetto particolare per la Lazio, ma parlare di 'tifoso' è esagerato.
Restando in ambito musicale, è certa e più volte testimoniata la fede di Tommaso Paradiso, ex frontman dei The Giornalisti e attuale cantautore di successo in Italia.
A proposito di cantanti, ma a livello internazionale: sapevate che Robbie Williams simpatizza Lazio? E se vi dicessi lo stesso per Achille Lauro?
Restando nel mondo dell'arte, più ricco assai è invece il parterre di tifosi-vip cinefili e cineasti.
Come non citare Anna Falchi, autrice di uno spogliarello indimenticabile durante i festeggiamenti per lo Scudetto del 2000 all'Olimpico, o Sandra Milo?
Come dimenticarsi, a livello internazionale, di Russel Crowe - che ha più volte dichiarato alla stampa giallorossa, incredula, la sua fede laziale?
Sempre nell'ambito del cinema, tifoso accanito è Enrico Brignano, come anche lo sono Christian De Sica e Dario Argento - così sua figlia Asia - o Enrico Montesano e Francesco Pannofino, indimenticabile René Ferretti in Boris nonché straordinario doppiatore.
Una figura a metà tra il cinema e il folklore popolare è invece Sora Lella, del cui volto la Curva Nord conserva gelosamente una bandiera nel proprio settore. La Sora Lella, sorta di figura mitica a Roma, è stata una grande cuoca e ha recitato insieme a Verdone nei suoi film. Romana verace, affermò in risposta ad Alberto Sordi: "quando so' nata io, la Roma non c'era. C'era solo la Lazio".
Stessa fede anche per Mario Brega, a proposito di film con Verdone. Sempre a metà tra il cinema e stavolta lo sport è il tifoso-vip Mike Tyson, pugile immortalato più volte con la maglia della Lazio.
Infine, in ambito giornalistico, è bene ricordare due figure sempre molto 'attente' a esprimere la propria fede finché erano in attività per il servizio pubblico, poi più libere e fiere di poterla esternare: sono Riccardo Cucchi, indimenticabile voce di Tutto il calcio minuto per minuto a RadioUno, e Giampiero Galeazzi, celebre Bisteccone inviato per RaiSport e commentatore memorabile di alcune Olimpiadi azzurre.
Da citare anche Stefano De Grandis, oggi a SkySport, figlio d'arte di Mimmo De Grandis, compianta firma del giornalismo a Roma: «Mio padre giocava nelle giovanili della Lazio. Quando avevo 12 anni mi portava ai ritiri. Ero innamorato di Giorgio Chinaglia, che mi prendeva sulle spalle. Dopo ho apprezzato vari giocatori ma con nessuno potrà mai esserci quel trasporto genuino vissuto con Giorgione».
Infine, anche Giuseppe Cruciani, conduttore a La Zanzara, non ha mai nascosto d'essere laziale.