Calcio

Il pagellone del calciomercato: la Juve prova l'assalto

Si è conclusa la sessione di calciomercato invernale, una sessione che ha visto alcune squadre completamente rivoluzionate, mentre altre hanno operato solo degli innesti.

Andiamo ad analizzare come si sono mosse le varie squadre di Serie A, in rigoroso ordine di classifica (provvisorio)

Inter: voto 6

Poco da riparare per la "macchina" di Simone Inzaghi. Si è rimediato all'assenza di Cuadrado acquistando l'esterno canadese Tajon Buchanan, da tempo nei radar nerazzurri e che sarebbe comunque stato un obiettivo estivo, con tutta probabilità. Un errore di valutazione estivo "riparato" con un giocatore di prospettiva che potenzialmente può permettere una futura cessione con buona plusvalenza di Dumfries.

Si è cercato di sfoltire un po' un centrocampo troppo affollato con la cessione di Lucien Agoumé al Siviglia, ma sul filo di lana è sfumata quella di Stefano Sensi al Leicester a causa di problemi burocratici degli inglesi.

La permanenza di Alexis Sanchez ha allontanato la possibilità di intervenire sul reparto d'attacco, ed è questa l'unica nota negativa per la squadra, non poter contare su alternative di peso alla coppia Lautaro-Thuram. La speranza di Inzaghi è che il Marko Arnautovic visto finora sia troppo brutto per essere vero e che da qui alla fine torni ai livelli di Bologna.

Juventus: voto 7

Un rinforzo in difesa, Tiago Djalò, che peraltro sembrava già destinato ai rivali dell'Inter, e uno a centrocampo, Carlos Alcaraz. Si tratta dei due innesti che servivano ad Allegri, da un lato per rimpolpare la batteria dei difensori in grado di giocare a tre dietro, dall'altro il giocatore che può tamponare le squalifiche di Fagioli e Pogba a centrocampo. Si tratta di innesti interessanti, ma bisogna vedere se saranno pronti subito oppure di quanto tempo avranno bisogno per essere utili alla causa.

Si sono piazzati o ricollocati alcuni giovani: Hujsen alla Roma, Ranocchia (già all'Empoli) al Palermo in via definitiva, Aké spostato dall'Udinese all'Yverdon Sport, Frabotta dal Bari al Cosenza. A riprova del serbatoio rappresentato dalla squadra Next Gen, che offre anche innesti ottimi per la prima squadra come la rivelazione Yildiz.

Milan: voto 5

La situazione del Milan è di difficile lettura: i tanti infortuni in difesa hanno portato al rientro di Gabbia dal prestito al Villareal, ma Stefano Pioli avrebbe voluto un altro difensore nonostante nelle prossime settimane dovrebbero rientrare Tomori, Kalulu, Thiaw e forse anche Caldare. Il giovane argentino Marco Pellegrino, anche lui al rientro dall'infortunio, è stato ceduto in prestito alla Salernitana per prendere maggior confidenza con il campionato italiano.

È stato acquistato il giovane Filippo Terracciano dal Verona, jolly utile a tamponare assenze in varie zone del campo, ma è stato acquistato una vera e propria alternativa a centrocampo, che con la cessione di Krunic e le

Le cessioni in prestito di Chaka Traoré al Palermo e di Luka Romero rientrano nell'ottica di far crescere i giovani, così come i ricollocamenti di Daniel Maldini (dall'Empoli al Monza), Omoregbe (dal Fiorenzuola al Sestri Levante) e del portiere colombiano Vasquez (dallo Sheffield Wednesday all'Ascoli), ma rende evidente come probabilmente sia meglio varare la squadra Under-23 per seguire direttamente lo sviluppo dei propri talenti.

Atalanta: voto 6.5

Resistere agli assalti della Juventus per Teun Koopmeiners è probabilmente il miglior risultato della sessione invernale dell'Atalanta, ma anche l'innesto di Isak Hien dal Verona puntella la difesa, il reparto che più di ogni altro in questo momento ha bisogno di ricambi, ovvero la difesa.

Poi un paio di operazioni minori, il ricollocamento di Soppy dal Torino allo Schalke 04 e il prestito di Nadir Zortea al Frosinone, per una squadra che sta recuperando l'acquisto più importante dell'estate, El Bilal Touré, che finora non ha mai visto il campo.

Roma: voto 7

Un mercato iniziato con un allenatore e un'idea di gioco e concluso con un nuovo tecnico e una nuova impostazione tattica, condotto da un direttore sportivo dimissionario: le premesse per una sorta di disastro c'erano tutte, invece la Roma ha compiuto alcune ottime operazioni.

Il giovane Hujsen dalla Juventus è un buon rinforzo difensivo, in attesa del rientro del lungodegente Smalling, il laterale sinistro Angelino è perfetto per la difesa a 4 di De Rossi ma soprattutto l'uscita di Belotti (considerando il prossimo ritorno di Abraham) e l'arrivo di Tommaso Baldanzi, uno dei maggiori talenti espressi dal calcio italiano nelle ultime stagioni, possono cambiare forma all'attacco giallorosso.

Fiorentina: voto 7

Il difetto principale della rosa viola risiedeva nei pochi gol messi a segno dagli attaccanti, e per correre ai ripari si è preso un esperto nel campo, il Gallo Belotti, che spera di tornare a segnare come ai tempi di Palermo e Torino un una squadra che fa un gioco offensivo come la Fiorentina.

Poi si è ingaggiato Faraoni dal Verona, che sostituisce l'infortunato Dodò sollevando dalle troppe responsabilità i giovani Kayode e Pierozzi (quest'ultimo prestato alla Salernitana).

Un paio di errori di mercato, ovvero Brekalo e Mina, sono stati piazzati senza rimetterci troppo (uno in prestito oneroso all'Hajduk Spalato, l'altro ceduto gratuitamente, così come era arrivato, al Cagliari), e un paio di giovani, Dalle Mura e Amatucci, sono stati mandati a fare esperienza alla Ternana.

Lazio: voto 4

Nessun arrivo, una partenza (Toma Basic in prestito alla Salernitana) e il taglio di un esubero (Cicerelli piazzato al Catania). La squadra di Sarri ha cercato fino all'ultimo di ingaggiare un esterno offensivo, ma ha collezionato solo cocenti rifiuti (l'ultimo di Ryan Kent, dopo l'accordo trovato con il Fenerbahce).

Si è definito l'arrivo per la prossima stagione di Emanuele Valeri dalla Cremonese, che passerà i prossimi sei mesi al Frosinone: decisamente troppo poco per una squadra che sta disputando la Champions League.

Bologna: voto 8

Con lo strepitoso inizio di stagione disputato dai felsinei, era facile aspettarsi l'assalto ai tanti gioielli valorizzati da Thiago Motta. Ma il Bologna non solo si è tenuto stretto tutti i suoi migliori giocatori, ma è riuscito anche a rinforzarsi in maniera sensibile.

Ceduto van Hooijdonk al Norwich, è stato acquistato il promettentissimo centravanti argentino Santiago Castro del Velez Sarsfield, oltre al versatile attaccante danese Jens Odgaard dall'AZ Alkmaar.

Con un occhio sempre al futuro, si sono acquistati anche il difensore serbo Mihajlo Ilic (20 anni dal Partizan Belgrado) e il centrocampista svedese Kazper Karlsson (18 anni dallHalmstads).

Le cessioni hanno riguardato solo giocatori ai margini, come Bonifazi prestato al Frosinone o Okwonkwo, che nell'arco di due settimane tornerà a giocare dopo due anni di squalifica in prestito alla Reggiana.

Napoli: voto 7

Tanti volti nuovi in un Napoli che deve dare una svolta alla stagione, e sembrano tutti più che funzionali alla causa della squadra di Mazzarri: pronti subito a giocare, "affamati" e in grado di trasformare il volto tattico della squadra.

Da Pasquale Mazzocchi, esterno della Salernitana che può giocare sia a destra che a sinistra, a Cyril Ngonge, attaccante del Verona che può offrire un'alternativa a Politano. È tornato in Italia Hamed Junior Traoré, che ha fatto grandi cose con Empoli e Sassuolo prima di trasferirsi in Premier League al Bournemouth. E dalla Premier arriva anche il mediano belga Leander Dendoncker. Non si è chiuso l'affare Nehuen Perez a causa della ritrovata fiducia in Oostigard, così come sempre dall'Udinese non si è tentato l'affondo per Samardzic.

I fondi sono entrati grazie fondamentalmente alla cessione di Elmas al Lipsia, mentre altri giocatori sono stati piazzati in prestito: Gaetano al Cagliari, Zanoli alla Salernitana, Zerbin al Monza.

Torino: voto 6.5

Il Torino ha ceduto giocatori che non erano ormai chiaramente nelle grazie di Ivan Juric, in primis Radonjic al Maiorca, ma anche Karamoh al Montpellier, Seck al Frosinone, Zima allo Sparta Praga.

Al loro posto giocatori che possono rilanciarsi, come Matteo Lovato dalla Salernitana, Adam Masina dall'Udinese e David Okereke dalla Cremonese, che rispondono decisamente meglio alle necessità del tecnico. L'impressione è che ora il Torino sia più "centrato".

Genoa: voto 7.5

Un gran colpo da parte del Genoa è l'acquisto di Vitinha, centravanti portoghese proveniente dal Marsiglia che offre finalmente un'alternativa di spessore a Retegui. Con la permanenza di Gudmundsson, vero e proprio traguardo di questa sessione, il Grifone ha ora un reparto offensivo di tutto rispetto, considerate anche la partenze di Puscas verso il Bari e l'arrivo del promettente nigeriano David Ankeye dallo Sheriff Tiraspol.

Per il resto si è incassato una somma ingente con la cessione di Dragusin al Tottenham, che ha portato anche al prestito del laterale Spence che va a sostituire in rosa Hefti, ceduto al Montpellier, mentre come centrale difensivo è arrivato Cittadini dal Monza (via Atalanta). Un altro cambiamento in rosa è stato il ritorno di Kutlu al Galatasaray e il prestito di Jagiello allo Spezia (a cui si può ancora aggiungere la cessione di Galdames al Vasco De Gama), a cui si è rimediato con l'ingaggio di Emil Bohinen dalla Salernitana. Infine è arrivato un portiere di riserva nella persona del giovane austriaco Franz Stoltz dal St. Polten.

Monza: voto 6.5

Il Monza di Gilardino ha ingaggiato il centravanti di peso che le mancava, Milan Djuric dal Verona, e ha rimpinguato la batteria di trequartisti e seconde punte per fare fronte all'infortunio di Caprari e alla squalifica del Papu Gomez: ecco quindi Zerbin dal Napoli, Maldini dall'Empoli (via Milan) e il giovane Popovic dal Partizan Belgrado (ma già promesso al Napoli per la prossima stagione).

Sul fronte cessioni, si è sfoltita la rosa con Cittadini al Genoa, Franco Carboni alla Ternana, Maric al Rijeka e Lamanna al Lecco.

Frosinone: voto 6

Il Frosinone può gioire innanzitutto della permanenza di Matias Soulé fino a fine stagione: il rischio che rientrasse alla Juventus, fosse anche solo per essere ceduto a peso d'oro, era grande.

Di Francesco ha puntellato la difesa con i prestiti del centrale Bonifazi dal Bologna, del terzino destro Zortea dall'Atalanta e del sinistro Valeri della Cremonese (che dovrebbe poi trasferirsi alla Lazio durante l'estate prossima). In attacco sono arrivati i rinforzi nelle persone di Demba Seck dal Torino e soprattutto dal promettente Farès Ghedjemis, arrivato dal Ruen, terza serie francese. Pochi movimenti di rilievo tra le cessioni: Lulic al Bari e Avella al Brescia.

Lecce: voto 5,5

Un acquisto interessante per il Lecce, quello dell'argentino Santiago Pierotti dal Colon, che dovrebbe compensare la cessione di un uomo chiave delle scorse stagioni come Gabriel Strefezza, passato al Como. Per il resto alcune cessioni in prestito di giocatori che avevano poco spazio, ovvero Faticanti alla Ternana e Listkowski e Smajlovic al Lecco: un po' poco per una squadra che non ha ancora un margine di sicurezza dalla zona retrocessione.

Sassuolo: voto 6

Partito Matias Vina, rientrato alla Roma per essere poi ceduto al Flamengo, il Sassuolo ha rinforzato la difesa con l'arrivo dello scozzese Doig dal Verona e di Kumbulla in prestito dalla Roma.

Sul fronte uscite, è stato mandato in prestito Augustin Alvarez alla Sampdoria per permettergli di recuperare dal lungo infortunio.

Il problema del Sassuolo non è mai apparso il livello qualitativo della rosa, per cui il non aver stravolto la rosa ma aver solo puntellato la difesa è un atto di fiducia verso l'allenatore: vedremo se pagherà alla fine.

Verona: voto 3

Il Verona, nonostante le grandi difficoltà societarie, sta lottando con tutte le sue forze per non retrocedere. Ma se a gennaio si cedono i due migliori cannonieri della squadra, Djuric al Monza e Ngonge al Napoli, il capitano Faraoni alla Fiorentina e i migliori difensori Doig al Sassuolo e Hien all'Atalanta, oltre al frutto del vivaio Terracciano al Milan, l'impresa diventa impossibile.

A queste si aggiungono le cessioni di Amione al Santos Laguna, Hongla al Granada, Mboula al Racing, Saponara all'Ankaragucu, Kallon al Bari, Gunter al Karagumruk e Braaf al Fortuna Sittard (e probabilmente Henry al Gent) appare chiaro che ci si ritrova di fronte ad una vera e propria smobilitazione a campionato in corso.

Certo i nuovi arrivi possono rivelarsi promettenti, ma appare francamente difficile puntare alla salvezza composta da giovani che devono capire da zero il campionato italiano: Noslin dal Fortuna Sittard, Dani Silva dal Vitoria Guimaraes, Mitrovic dalla Stella Rossa, Tavsan dal NEC Nijmegen, Belahyane dal Nizza, Swiderski dal Charlotte, Centonze dal Nantes e Ruben Vinagre dallo Sporting. Una schiera di scommesse che potranno anche pagare e rivelarsi buoni investimenti per il futuro, ma che lasciano troppi interrogativi per il presente.

Udinese: voto 5.5

Un rinforzo in difesa per Gabriele Cioffi, l'argentino Lautaro Giannetti dal Velez Sarsfield, e nessun altro innesto per cercare la salvezza. C'è da dire che sono rimasti Nehuen Perez e Lazar Samardzic, richiesti da più parti, in particolare da Napoli, ma forse per agguantare la salvezza sarebbe servito un innesto di peso in avanti. Basterà il recupero di due attaccanti che finora non hanno praticamente mai visto il campo come Brenner e Keynan Davis.

Nel mentre si è sfoltita la rosa piazzando molti giocatori in prestito: Pafundi al Losanna, Quina al Vizela, Camara al Charleroi, Masina al Torino, Guessand e Semedo al Volendam, Diawara al Beerschot e Ballarini alla Triestina, mentre Marley Aké è rientrato alla Juventus per poi volare in Svizzera all'Yverdon.

Da un punto di vista economico, sono le solite operazioni di valorizzazione di giovani da tutto il mondo che hanno reso l'Udinese una delle società economicamente più tranquille d'Italia. Ma dal punto di vista sportivo sarebbe lecito chiedere qualcosa in più ogni tanto.

Cagliari: voto 6

Gaetano dal Napoli e Mina dalla Fiorentina sono due rinforzi mirati per centrocampo e difesa che possono tornare utili a Ranieri per ottenere la salvezza. In attacco le opzioni a disposizione di Ranieri sono già numerose, e forse si poteva pensare a qualche alternativa per le fasce, ma in generale si è operato tutto sommato bene, pensando a giocatori in esubero come Goldaniga (ceduto al Como), Capradossi (lasciato libero), Gaston Pereiro (in prestito alla Ternana) e Desogus (in prestito al Gubbio), mantenendo tutti i giocatori di maggior valore (potrebbe ancora partire Shomurodov, mai troppo considerato da Ranieri).

Si è scelto di dare fiducia e responsabilizzare la rosa già a disposizione del tecnico: può essere la strada giusta, ma solo i prossimi mesi ce lo diranno.

Empoli: voto 6.5

L'arrivo di Davide Nicola in panchina ha cambiato decisamente volto all'Empoli, ma lo spettro della retrocessione è ancora pendente. La decisione di vendere ora Tommaso Baldanzi alla Roma è da leggere nell'ottica di incassare il più possibile dal talento di casa, invece che rischiare di trattare da squadra retrocessa e avere meno potere contrattuale.

La partenza del trequartista (e di Daniel Maldini che è passato al Monza) è stata tamponata dall'arrivo di un centravanti fisico come Cerri dal Como, che può rivelarsi essenziale nella lotta salvezza, e da un talento un po' perso che si tenterà di rilanciare come Niang, arrivato dai turchi dell'Adana Demirspor.

A centrocampo, partito Ranocchia in direzione Palermo via Juventus, è tornato Zurkowski dallo Spezia e il suo contributo si è già fatto sentire con 4 reti in 2 partite. In difesa si è mandato il giovane Guarino a fare esperienza a Modena, sostituito dal georgiano Goglichidze acquistato dalla Torpedo Kutaisi.

Salernitana: voto 6.5

Una vera e propria rivoluzione per la squadra di Inzaghi, che ha visto partire Mazzocchi (Napoli), Lovato (Torino), Daniliuc (RB Salisburgo), Botheim (Malmo), Bohinen (Genoa) e Jovane Cabral (tornato allo Sporting e passato all'Olympiacos).

Sono arrivati Zanoli dal Napoli e PIerozzi dalla Fiorentina come esterni, il campione del mondo Jerome Boateng (che però era svincolato da mesi), Pellegrino dal Milan e Pasalidis dall'OFI Creta come difensori, Basic dalla Lazio e Gomis dal Kasimpasa come centrocampisti, Emanuel Vignato dal Pisa e Shon Weissman dal Granada come attaccanti (oltre al rientro di Mikael dall'America, ma potrebbe ripartire).

Un buon mix di giocatori di esperienza e giovani promettenti, che si innestano in una squadra che ha comunque mantenuto i suoi punti di riferimento. La situazione è difficile, dato l'ultimo posto in classifica, ma è stato fatto tutto il possibile per migliorare la situazione.