Calcio

Il PSG vola, Donnarumma no: prima espulsione e l'elenco delle sue papere

La quattordicesima giornata di Ligue 1 ha consacrato la fuga del PSG in vetta, dopo che anche il suo (unico) diretto rivale, il Nizza di Farioli, è inciampato nella prima sconfitta stagionale ad opera del Nantes.

Per i parigini, invece, una vittoria importante a Le Havre, con Mbappè solito protagonista (quindicesima rete stagionale) ma soprattutto in evidenza il portiere della nazionale azzurra, Gianluigi Donnarumma, alle prese con la sua prima espulsione dopo appena dieci minuti di match.

Dieci minuti da incubo a Le Havre

L'inizio del match del PSG in quel di Le Havre, sembrava davvero stregato. Nemmeno il tempo di cominciare a scaldarsi, che già Luis Enrique è costretto alla prima sostituzione, con Fabian Ruiz costretto ad uscire in barella per una lussazione alla spalla dopo una rovinosa caduta.

Non passano nemmeno due giri di orologio, che Donnarumma esce in ritardo e in maniera totalmente scomposta su Josuè Casimir, con l'arbitro che non può che estrarre immediatamente il rosso diretto. PSG in dieci e con già due sostituzioni effettuate al decimo del primo tempo: Ugarte per Ruiz e Tanas che entra tra i pali al posto di Barcola.

Ironia della sorte, proprio i due subentrati saranno i grandi protagonisti della serata. Il portiere salvando il vantaggio di Mbappè realizzato alla mezz'ora in almeno un paio di occasioni, Ugarte fornendo l'assist per il definitivo 0-2 finale.

Il primo "Rosso" diretto di Donnarumma

Nonostante i suoi ventiquattro anni appena, Gigio Donnarumma ne ha già parecchie di partite sulle spalle. Oltre duecentocinquanta con la maglia rossonera, alla soglia delle cento con quella dei parigini.

E in nessuna di queste, gli era in effetti mai capitato di vedersi affibbiare un cartellino rosso. Almeno non nei campionati ufficiali. Le uniche due volte in cui il portiere è stato espulso in carriera, sono nel lontano 2015 durante una partita del torneo di Viareggio (partita poi persa dal Milan contro il PSV) e in un match di Coppa Italia nel 2021, quando però non era nemmeno in campo ma tra i panchinari (match vinto in quel caso dal Milan ma solo dopo i calci di rigore).

In compenso, il portierone della nazionale non è nuovo a qualche svarione altisonante, tanto da rimanere in mente forse più delle sue mille parate salva risultato.

Le grandi papere di Donnarumma

Non esiste portiere al mondo che non abbia in curriculum almeno un buon numero di papere. Vale per tutti i più grandi rappresentanti del ruolo, perchè è insito nell'errore umano e, quando sei un portiere, quell'errore porta spesso al gol avversario. Per questo alla fine, se li ricordano tutti. Più delle grandi parate hanno garantito una vittoria, ma finite nel calderone delle mille altre.

Vale anche per Donnarumma, ovviamente, anche se in periodi come questo è più facile sottolineare i tanti errori ripetuti. Già, perchè anche solo prendendo le ultime partite, l'elenco delle papere comincia a essere lungo.

L'espulsione di questo week end è solo l'ultimo tassello delle settimane terribili di Gigio. Appena dieci giorni prima si era reso protagonista di una colossale papera contro il Monaco, quando al ventesimo sul risultato di uno a zero per i parigini, "gigioneggia" in una ripartenza dal basso sbagliando completamente il rinvio e mettendo il pallone sui piedi di Minamino che realizza il gol del pareggio (poi la partita straborda a favore del PSG che chiude comunque 5-2).

Nemmeno il tempo di asciugarsi i guantoni e fare mente locale, che Donnarumma è in campo contro il Newcastle in Champions e anche lì, mezza papera su una respinta corta di un tiro non irresistibile di Almiron che Isak insacca da due passi per il vantaggio ospite (recuperato solo al 98° per un dubbio rigore che Mbappè trasforma).

Certo tra le sue "top papere", i milanisti ricorderanno sicuramente quella occorsa al Marassi contro la Sampdoria nel 2018, con il portierone che invece di rinviare una palla in arrivo la consegna letteralmente a Defrel che insacca per l'1-0 dopo meno di un minuto (risultato che sarà anche quello finale). O quella che nel 2018 regala il derby all'Inter, dopo che Icardi la mette dentro di testa grazie a un'uscita a farfalle di Donnarumma.

E anche in nazionale le cose non sono andate meglio, a volte. Vedi l'errore che contro la Germania vale la rete del 5-2 (sempre in ripartenza consegnando palla agli avversari) o quella incredibile contro la Spagna sotto i fischi incessanti di S.Siro.

Insomma che i periodi neri possano capitare, non ci sono dubbi. Così come che la nostra memoria selettiva sia particolarmente propensa a ricordare più le situazioni negative che quelle positive. Ma certo, ogni tanto, c'è bisogno anche di riprendere il controllo e anche per i portieri è "umano" avere passaggi a vuoto.

Per sua fortuna, almeno in Ligue1, il PSG non sembra comunque avere rivali (e non li ha avuti, fin qua, nemmeno lui in rosa), specie dopo la sconfitta del Nizza che fa volare i parigini a quattro punti dalla seconda.