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Calcio

In Premier hanno un problema con gli arbitri?

Che nessun altro campionato europeo riesca ad avere lo stesso ascendente sui campioni della Premier League è indubbio.

Tuttavia, come in ogni favola reale che si rispetti, qualcosa da aggiustare c'è. Ed è la classe arbitrale che si trova al vertice. Troppi errori macchiano la massima categoria inglese ed il VAR sembra un mezzo insufficiente per arginarli.

Questi episodi, come ben noto, si verificano in ogni campionato europeo seppur di alto livello. Tuttavia, gli errori commessi in Premier League paiono denotare persino una latente conoscenza del regolamento. Ciò risulta ancora più grave dal momento in cui questi direttori di gara hanno una notevole considerazione a livello europeo e arbitrano partite di un certo rilievo in Europa.

Tornando ora alla Premier League, gli episodi verificatisi in quest'ultima giornata sono due ed in entrambi in big match. Curioso anche il fatto che in tutti due i casi, il misfatto si sia verificato nei minuti finali. Quelli più concitati nonché quelli che potevano far sì che l'ago della bilancia potesse pendere da un'altra parte.

Il Var alza le mani

Il primo episodio dubbio, ovvero del quale si possono contestare modalità e scelte arbitrali, si è verificato in occasione di Chelsea-Brighton. Sfida animata nella quale entrambe le compagini hanno impiegato uno sforzo non indifferente per portare a casa i tre punti.

Al netto del fatto che al triplice fischio l'abbia spuntata il Chelsea, il motivo di discussione si è verificato al 100'. Il Var in questo caso ha totalmente ribaltato la decisione di campo dell'arbitro. Il cruccio è capire cosa esattamente abbia visto di diverso il direttore di gara sugli schermi.

A pochi minuti dalla fine del match, l'arbitro aveva inizialmente concesso calcio di rigore per un tocco di mano in area di rigore da parte di Colwill dopo un cross di Adingra. Il direttore di gara viene richiamato al Var e dopo aver riguardato le immagini, propende per una revisione della sua decisione.

Al fischio finale, il risultato sorride al Chelsea ed il rigore prima dato poi tolto avrebbe forse permesso al Brighton di portare a casa un punto. Inoltre rivedendo l'episodio si può evincere come Colwill non colpisca il pallone con il viso - come decretato dopo l'intervento del Var.

Questo episodio è emblematico di come non sempre l'utilizzo del Var sia illuminante rispetto alla decisione di campo. Al contempo è giusto interrogarsi per capire se nel campionato più bello d'Europa possano verificarsi questo tipo di enigmi e per quanto ancora queste modalità di direzione riusciranno ad attrarre i grandi campioni.

L'urlo di Haaland

Se l'episodio che ha visto coinvolti Chelsea e Brighton è stato fonte di polemiche, quanto accaduto in occasione di Manchester City-Tottenham ha monopolizzato il dibattito. Le mozioni verso l'arbitraggio di Simon Hooper sono state molteplici e tutte a ragion veduta.

Sfida combattuta ed entrambe le compagini con la voglia di rimettersi in carreggiata. Il City non sembra più così invincibile e tanto meno inavvicinabile. Il Tottenham sta tentando di riemergere da un momento di crisi.

È stato un continuo botta e risposta. Sfida accesa e dai ritmi elevati ma tutto sommato corretta. Proprio per questo, quanto accaduto nel finale si rivela essere ancora più odioso nonché molto lontano dai dettami del regolamento.

L'errore di Hooper non coinvolge il Var, si tratta di un vero e proprio strafalcione dal punto di vista del regolamento. Nel corso del 4' di recupero Haaland subisce fallo sulla trequarti avversaria. Non protesta, non si rotola per terra e non chiede nulla.

Il norvegese, nonostante il fallo, si rimette subito in piedi e lancia Grealish in campo aperto. Davanti all'inglese nessuno, anzi solo Vicario. L'unico che avrebbe potuto impedirgli il gol. Ciò sarebbe verosimilmente se Hooper non avesse fischiato. Il regolamento parla chiaro. In questi casi si applica la regola del vantaggio che qui è totalmente ignorata ed ha scatenato la rabbia di Haaland. Non si era mai visto l'attaccante così furioso.

La soluzione è possibile?

Quanto accaduto in queste partite corrisponde alle due facce di una stessa medaglia.

Da un lato l'intervento del Var che ha ribaltato la decisione di campo corretta presa dall'arbitro. Dall'altra un direttore di gara che ha totalmente sorvolato regole ben precise, danneggiando la compagine che avrebbe potuto concludere il match con un vantaggio nei minuti finali.

Ora, cambiare ciò che è stato non è possibile. È tuttavia auspicabile che venga fatta una revisione della classe arbitrale, dalla quale poter attingere solo i migliori della classe.

Questo permetterebbe un upgrade non indifferente anche dal punto di vista dell'immagine. Proporre direttori di gara competenti e consci del regolamento sia tra i confini nazionali che a livello europeo dovrà essere uno degli obiettivi prossimi della federazione inglese.