L'amichevole dell'Atalanta contro il Parma non ha lasciato solo una sconfitta per 4-1 che alza molti interrogativi sul gioco bergamasco, ma ha visto anche Gianluca Scamacca lasciare il campo per un infortunio che è apparso da subito grave.
Il responso dei medici è stato quello temuto, ovvero la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Per il giocatore quindi subito programmata l'operazione per la ricostruzione e prescritta un'assenza dai campi di circa sei mesi, per Gasperini una bella gatta da pelare.
Il reparto offensivo dell'Atalanta non è per nulla sguarnito, ma nessun giocatore in rosa ha le caratteristiche di Scamacca. L'unica altra vera punta centrale è El Bilal Touré, attaccante su cui la Dea ha puntato moltissimo (pagato quasi 30 milioni all'Almeria la scorsa stagione) nonostante abbia perso buona parte della scorsa stagione per infortunio.
Si tratta di un centravanti che a differenza di Scamacca preferisce essere servito in velocità, utilissimo nelle occasioni in cui l'Atalanta gioca in transizione offensiva ma che non ha il fisico per recitare il ruolo di pivot offensivo che spesso ha recitato Scamacca la scorsa stagione (e prima di lui Zapata).
Tutti gli altri giocatori che normalmente giocano in attacco, dall'eroe della finale di Europa League Ademola Lookman al neo-acquisto Nicolò Zaniolo passando per Charles De Ketelaere e Teun Koopmeiners, che sembrava un sicuro partente, sono attaccanti sui generis, che preferiscono giocare lontano dall'area di rigore e spaziare per il campo a ricevere palla.
Nessuno può quindi ricoprire il ruolo di vero e proprio riferimento offensivo come faceva Scamacca, e questo obbliga l'Atalanta a tornare sul mercato.
Nonostante gli investimenti fatti finora in questo calciomercato (Zanilo, Godfrey, il riscatto di De Ketelaere, Sulemana) il saldo tra acquisti e cessioni per l'Atalanta segna un + 8,35 milioni; considerati anche i guadagni provenienti dalla partecipazione alla nuova Champions League possiamo tranquillamente affermare che le possibilità per acquistare un sostituto di Scamacca ci sono.
Se poi dovesse effettivamente concretizzarsi la cessione di Teun Koompmeiners alla Juventus il budget aumenterebbe considevorevolemente, anche se servirebbe sostiuire anche il trequartista olandese. Senza considerare che Scamacca dovrebbe tornare a disposizione per fine anno ed il rischio è di avere un certo sovraffollamento in avanti a partire dalla seconda parte di stagione.
Ecco quindi che un profilo come quello di Arkadiusz Milik, giocatore di esperienza, affidabile ma senza vere pretese di titolarità assoluta, potrebbe fare al caso dell'Atalanta, soprattutto perché il suo cartellino potrebbe essere incluso nella trattativa per Koopmeiners con la Juventus.
Altri giocatori di esperienza che potrebbero ricoprire il ruolo di "titolare a tempo" a Bergamo, giusto nell'attesa che Scamacca recuperi pienamente, potrebbero essere Marko Arnautovic dell'Inter o lo svincolato Anthony Martial.
Differente è il discorso se l'Atalanta volesse investire su un giocatore maggiormente di prospettiva, che possa essere un titolare anche dopo il recupero di Scamacca. In tal caso si parla di un deciso interesse per Mateo Retegui, italo argentino del Genoa e della nazionale italiana, dove ha già ricoperto il ruolo di prima alternativa a Scamacca. Il giocatore ha però un costo considerevole, che dovrebbe essere coperto da una cessione (sempre Koopmeiners?), dato che il Genoa sta già chiudendo la cessione di Gudmundsson e non ha tutta questa necessità di incassare subito dato che ha già anche il sostituto in casa, il portoghese Vitinha ingaggiato con lungimiranza nel corso della scorsa stagione.
Altri nomi papabili sono quelli di Andrea Pinamonti del Sassuolo e di Giovanni Simeone del Napoli.
La terza via è quella di ingaggiare un giocatore in cerca di rilancio, magari con una formula di prestito che permetta di rinviare i discorsi su un ingaggio in via definitiva all'anno prossimo, potendo valutare le sue prestazioni e le condizioni di Scamacca.
Il profilo ideale in questo caso è quello del portoghese Beto, reduce da un'annata molto deludente in Premier League con la maglia dell'Everton (3 gol in 30 presenze). Nel suo periodo con la maglia dell'Udinese però, quando non aveva problemi fisici, si era dimostrato un attaccante esplosivo e dalle caratteristiche simili a quelle di Duvan Zapata, predecessore di Scamacca nell'attacco atalantino e uno dei centravanti più valorizzati dal gioco di Gasperini. Un suo eventuale rilancio in maglia nerazzurra potrebbe rappresentare anche un possibile investimento per la Dea, non solo un tamponamento dell'emergenza Scamacca.