Calcio

Italia-Croazia, le pagelle: Azzurri salvi in extremis, croati eliminati

L'Italia si qualifica agli ottavi di finale degli Europei 2024 all'ultimo istante utile.

Il secondo posto nel Girone B è conquistato grazie al pareggio contro la Croazia arrivato al 98° grazie al gol di Zaccagni su suggerimento di Calafiori, dopo che Luka Modric aveva portato avanti i croati facendosi perdonare il rigore parato da Donnarumma qualche istante prima.

Ecco le pagelle di tutti i protagonisti di Italia-Croazia.

Italia

Donnarumma: 7

In avvio è pronto su un'insidiosissima conclusione di Sucic diretta all'angolino. Strepitoso sul rigore parato a Modric, ancor di più ad opporsi alla deviazione di Budimir qualche istante dopo, purtroppo viene bucato dalla ribattuta di Modric ma più di così sarebbe stato sovrumano.

Darmian: 5,5

Parte bene come braccetto di destra nella difesa a 3, ma ha la colpa di perdere Modric in occasione del vantaggio croato. Viene spostato nel ruolo di terzino sinistro con il ritorno della difesa a 4, si muove bene ma giocando con il piede opposto ha qualche difficoltà nella gestione della palla.

dall'82° Zaccagni: 7,5

Gli basta un tiro per diventare eroe nazionale per una sera. Ma per quanto la palla offerta da Calafiori era perfetta, disegnare la parabola sul lato opposto non era facile, soprattutto con tutta la pressione del momento addosso.

Bastoni: 6,5

Il più pericoloso dell'Italia in area avversaria, ed il fatto che sia il centrale difensivo la dice lunga sulla scarsa vena offensiva degli Azzurri. Sempre attento a non concedere spazio agli attaccanti croati.

Calafiori: 7

Difensivamente sufficiente, pur se con qualche piccola sbavatura priva di conseguenze. Sale sempre di più a rosicchiare metri al centrocampo croato, fino a riuscire all'ultimo istante ad intercettare la palla più importante della partita e a servirla con grande intelligenza all'accorrente Zaccagni.

Di Lorenzo: 5

Nel primo tempo la Gvardiol non accorcia mai e gli lascia vere e proprie praterie. Lui non ne approfitta mai, pur non dovendo mai preoccuparsi troppo di un Pasalic ectoplasmatico. Nella ripresa continua sulle stesse note fino a quando non torna a fare il terzino puro alle spalle di Chiesa.

Barella: 6

Tiene in piedi il centrocampo praticamente da solo, vista la scarsa vena di Jorginho e Pellegrini. Volenteroso e dinamico, ma negli ultimi 20 metri è poco lucido.

Jorginho: 5

Lento e scolastico, dovrebbe essere il fulcro della manovra azzurra ma in realtà le azioni più pericolose sono quelle che bypassano il regista italo-brasiliano.

dall'82° Fagioli: s.v.

Qualche minuto in campo, giusto per sollevare il dubbio che se ha il minutaggio nelle gambe forse sarebbe il caso di puntare su di lui al posto di Jorginho (che contro la Svizzera ha uno storico pessimo...)

Pellegrini: 5

Ha il merito di dare il là agli sforzi offensivi azzurri con una bellissima palla per Di Lorenzo dopo i primi minuti in balia della Croazia. L'Italia si sveglia dopo quell'azione, ma lui invece sparisce dalla partita.

dal 45° Frattesi: 5

Molta più sostanza e dinamismo rispetto a Pellegrini, ma quel braccio largo in area che causa il rigore è un'ingenuità grave. Sembra andare un po' in confusione dopo l'episodio, non riuscendo a chiudere adeguatamente molte azioni iniziate bene.

Dimarco: 5

Propositivo nel primo tempo, trova spesso lo spazio per gli inserimenti, ma i suoi cross non portano frutti. Quando Stanisic gli prende le misure lui non riesce mai a saltarlo.

dal 57° Chiesa: 5,5

Si fa vedere in fascia, ma quando trova spazio non conclude nulla, con alcune palle passate al nulla e altre appoggiate sui difensori croati.

Raspadori: 5

Corre tanto e cerca di legare il gioco tra centrocampo e attacco, ma è spesso ignorato dai compagni e quando ha il pallone non riesce mai a vincere un duello, anche a causa dell'evidente gap fisico con gli avversari.

dal 75° Scamacca: 5

Fisicamente tiene meglio di Raspadori, ma non si rende mai pericoloso e l'intesa con Retegui è praticamente nulla.

Retegui 5,5

Nei limite delle sue doti ce la mette tutta, cerca la profondità e impegna Pongracic e Sutalo in molti duelli fisici. Ma per come gioca l'Italia sembra spesso un pesce fuor d'acqua, le poche volte in cui arrivano dei cross dalle fasce si rende pericoloso.

c.t. Spalletti: 5,5

Ancora una volta, il disegno tattico sembra buono, dato che gli esterni italiani troverebbero spesso spazi pericolosi nel primo tempo, ma il tasso tecnico della squadra non sembra adeguato alle sue idee. Ha il merito di avere il coraggio di cambiare radicalmente la squadra con i vari cambi, alcuni che sarebbero potuti anche arrivare prima in realtà.

Croazia

Livakovic: 7

Para tutto il parabile per 97 minuti. Gli Azzurri non sono precisissimi ma quando serve è sempre pronto, in particolare su un tentativo a botta quasi sicura di Bastoni.

Stanisic: 6

Dimarco non lo impensierisce e a Chiesa prende le misure dopo pochi minuti. Serata in cui svolge il suo compito senza grandi sbavature.

Sutalo: 6

Con la palla tra i piedi è decisamente rivedibile, ma quando si tratta di fare a sportellate con Retegui fa sentire tutto il suo peso.

Pongracic: 6,5

Partita più che buona in fase di copertura, meglio del compagno di reparto in fase di impostazione.

Gvardiol: 6

Come tutta la linea difensiva, non soffre particolarmente i tentativi azzurri. Ma vista la serata di Di Lorenzo è apparso decisamente troppo timido in fase propositiva.

Modric: 7

Nonostante l'età è quello più dinamico del centrocampo croato. Donnarumma gli para il rigore ma qualche istante dopo è prontissimo ad insaccare il gol che fa sognare la Croazia fino ad un istante dal termine. Il cuore della Croazia è lui.

dall'80° Majer: s.v.

Una decina di minuti in campo al posto dell'uomo simbolo della squadra, vede la qualificazione sfumare senza colpe.

Brozovic: 5

Corricchia in copertura, imposta in maniera scolastica e non riesce mai a far cambiare ritmo alla sua squadra. Un Brozo in versione vacanziera, forse troppo ammorbidito dagli agi sauditi.

Kovacic: 6

Si muove tantissimo in campo, ma lascia l'iniziativa offensiva ai compagni di reparto. Bravo nel pressing e nei contrasti.

dal 70° Ivanusec: 6

Entra per alzare il pressing croato e cercare di bloccare le iniziative azzurre. Compito riuscito solo in parte.

Sucic: 5,5

In avvio una splendida conclusione all'angolino che impegna severamente Donnarumma. Resta però il solo lampo della sua partita.

dal 70° Perisic: 6

Entra e si dedica esclusivamente a compiti di copertura, in un finale in cui la Croazia cerca di gestire il risultato.

Kramaric: 6

Tanto lavoro sporco in attacco, tanti duelli con Bastoni, decisivo nel conquistarsi il rigore.

dal 90° Juranovic: s.v.

Entra per la festa, esce vivendo il dramma sportivo dell'eliminazione.

Pasalic: 5

Non si capisce bene quale dovrebbe essere la sua posizione, se esterno o falso nove, fatto sta che non si nota mai. Sostituito all'intervallo.

dal 45° Budimir: 6

L'Italia ci mette un po' a capire come riassettare la difesa dopo il suo ingresso in campo, è decisivo nell'azione del vantaggio croato con la sua conclusione sventata miracolosamente da Donnarumma. Poi però non si nota più.

c.t. Dalic: 5,5

La Croazia che ha fatto sognare la piccola nazione balcanica negli ultimi anni è chiaramente a fine corsa. Cerca di ottimizzare ciò che gli rimane, è più fortunato che altro nel passare in vantaggio ma poi è troppo conservativo nel cercare di gestire il vantaggio.