Calcio

L'Italia vinse gli Europei del '68 grazie a una monetina

Questa sera andrà in scena la finale tra Spagna e Inghilterra, l'Italia è fuori da tempo e quindi vogliamo fare un tuffo nel passato. Perché se Euro2021 ci ha visti vincitori grazie a due vittorie ai rigori e una ai supplementari, l'edizione del 1968 in cui vincemmo la nostra prima competizione europea fu ancora più rocambolesca.

L'Italia, allenata da Ferruccio Valcareggi, iniziò il suo cammino nelle qualificazioni con determinazione e un approccio tattico solido. La squadra azzurra superò il primo ostacolorappresentato dalla Bulgaria ai quarti di finale (una volta la competizione non disponeva della fase a gironi) vincendo 4-3 nelle due partite andata e ritorno, ribaltando il 3-2 della prima gara con un 2-0.

La fase finale del torneo si svolse proprio "a casa nostra", aggiungendo un ulteriore aspettativa e speranza tra i tifosi. Le semifinali contro l'Unione Sovietica si conclusero ancora una volta in parità, e fu necessario ricorrere al lancio della monetina per determinare la squadra finalista. La sortesorrise agli azzurri, che avanzarono alla finale. Cioè si avete capito bene: siamo andati in finale con una testa o croce.

E questo è solo l'antipasto di come avremmo poi alzato al cielo il trofeo.

Il 10 giugno 1968, allo Stadio Olimpico di Roma, l'Italia affrontò la Jugoslavia all'ultimo atto. La partita fu un'intensa battaglia che terminò con un pareggio per 1-1.

All'epoca, non esistevano i rigori per decidere l'esito di una finale pareggiata, quindi si dovettericorrere ad un replay, ovvero dovemmo rigiocare la finale.

Due giorni dopo, il 12 giugno, sempre allo Stadio Olimpico, l'Italia scese in campo con unaformazione rivisitata, riflettendo l'abilità tattica e la flessibilità di Valcareggi. Grazie ai gol di Luigi Riva e Pietro Anastasi, l'Italia vinse 2-0, conquistando così il suo primo titolo europeo.

La vittoria dell'Italia nel 1968 fu merito di una squadra compatta, guidata da figure emblematichecome il compianto capitano Giacinto Facchetti, Dino Zoff e gli attaccanti Riva e Anastasi. Ognunodi questi giocatori lasciò un'impronta indelebile nella storia del calcio italiano e divenne un'iconaper le generazioni future.

Il trionfo del 1968 fu un momento di orgoglio nazionale e diede il via a un periodo di grandisuccessi per il calcio italiano, dopo il pessimo Mondiale del 1966. Questo titolo servì da trampolinodi lancio per ulteriori successi, tra cui la vittoria nel Campionato del Mondo del 1982.

L'eredità di quella squadra del 1968 rimane viva nella memoria collettiva degli appassionati di calcio italiani, ma non tutti sapevano come fosse arrivata, quindi era giusto rispolverarvi la memoria. Quell'anno, l'Italia non solo vinse un trofeo, ma dimostrò anche al mondo la suaresilienza, la sua passione e il suo spirito indomabile, qualità che ancora oggi definiscono il calcio italiano seppur con alti e bassi.

Oltre, ovviamente, a una sana botta di fortuna nei momenti più significativi.