Il big match della 4ª giornata di Serie A, Juventus-Roma, si è chiuso con uno 0-0 non troppo prodigo di emozioni.
Due squadre messe in campo bene, in cui ha prevalso inizialmente la paura di sbagliare e di lasciare spazio agli avversari. Nel secondo tempo le occasioni per attaccare sono aumentate ma nessuno degli attaccanti ha avuto il guizzo necessario per portare in vantaggio la propria squadra.
Ecco le pagelle dei protagonisti di Juventus-Roma, la partita che ha chiuso la prima parte della Seria A prima della pausa per le nazionali.
Efficace nell'unico tiro in porta della Roma, non è sempre preciso e puntuale nel far ripartire l'azione nelle fasi finali.
Duello abbastanza intenso con Angelino e Saelemaekers nel primo tempo, nella ripresa con lo spostamento di Soulé prima e soprattutto con Zalewski nel finale paga un po' sia la stanchezza che l'inesperienza.
Non lascia spazi utili a Dovbyk, anche se in un paio di occasioni l'ucraino lo anticipa, pur non riuscendo a rendersi pericoloso. Nel finale deve cambiare completamente forma mentis dovendo occuparsi di Dybala, ma riesce ad annullare anche i tentativi dell'argentino.
Anche lui duella con Dovbyk, anticipandolo quasi sempre sia di testa che di piede.
Nessun errore tanto clamoroso ma tanto affanno contro Soulé nel primo tempo. Rimane negli spogliatoi all'intervallo.
Esordio in Serie A a vent'anni dall'ultima partita di suo padre nel campionato. Tanta voglia di fare, tanto dinamismo, tanti guizzi pericolosi ma non sempre assecondati dai compagni.
Bravo a fare schermo davanti alla difesa e nel portare il pressing agli avversari nel primo tempo, nel secondo, dopo un ottimo recupero che porta ad una grande occasione per Vlahovic, calano i giri del motore.
Nel finale la Roma prende possesso del campo e il centrocampo bianconero scompare.
Buono il lavoro di copertura, ma nessuna geometra degna di nota nel primo tempo, nonostante fosse lui il giocatore che dovrebbe dettare la manovra bianconera. Ammonito per un pestone dopo solo un minuto, gioca contratto finché resta in campo.
Appena entrato in campo si rende protagonista di un'azione palla al piede al limite dell'area giallorossa che poteva cambiare la partita. Sembra il migliore dei biglietti da visita, ma resta una fiammata isolata.
Ala destra nel primo tempo, terzino sinistro nel secondo, corsa e impegno sempre uguali, qualità così così. Non è certo lui il giocatore che deve accendere la luce.
Primo tempo da trequartista centrale, secondo da ala sinistra. L'estro c'è sempre, la gamba no, ma quando il pallone passa dai suoi piedi succede sempre qualcosa. Ma per prendere palla spesso si ritrova in zone del campo in cui non può essere pericoloso. e alla lunga scompare dai radar.
Dopo le prime due sfavillanti partite, un primo tempo decisamente anonimo. Resta negli spogliatoi all'intervallo.
Dà equilibrio alla squadra ma forse gira un po' troppo al largo dall'area avversaria rispetto a dove lo vorrebbe Thiago Motta. Deve affinare ovviamente i movimenti e l'intesa con la squadra.
Parte bene, volenteroso e pericoloso, ma con il passare dei minuti è sempre meno preciso, sia nel controllo che nel tiro, e soprattutto sempre più egoista. Ignora colpevolmente un paio di volte Conceiçao per cercare la conclusione personale, suscitando i brusii dello Stadium.
Esordio davanti al suo nuovo pubblico, non ha occasioni per mettersi in luce.
La squadra è messa in campo benissimo, equilibrata e in grado di coprire bene tutto il campo. Gli errori dei giocatori non sono certo colpa sua e la panchina non offre troppe alternative a parte giocatori arrivati da pochissimo, ma nel finale soffre un po' troppo.
La Juventus tira in porta solo una volta, come la Roma, ma il serbo è molto più attivo di Di Gregorio, risultando spesso fondamentale in uscita. Un paio di rilanci precisi alimentano azioni pericolose dei giallorossi.
Sempre attento in chiusura, più passano i minuti e più cresce anche in fase offensiva, creando spesso superiorità numerica per i giallorossi.
Solido e ruvido come al solito in difesa, nel finale si rende protagonista anche di un paio di pregevoli proiezioni offensive.
Una piccola sbavatura in area che non macchia una gara nel complesso attenta e combattuta.
Gara sufficiente, ma a volte saltato in difesa e a volte poco preciso in attacco. Ma alla fine è sempre presente in entrambe le fasi.
Gettato nella mischia a sorpresa da De Rossi, dimostra un ottimo atteggiamento considerando età, esperienza, avversario e stadio in cui esordiva da titolare. Sempre pronto a pressare e contrastare senza timori referenziali.
Esordio decisamente interessante: in poco tempo dimostra tecnica, intensità e voglia di lasciare il segno. Può rivelarsi un acquisto chiave per la Roma.
Equilibratore fondamentale della squadra, si piazza davanti alla difesa e blocca qualsiasi iniziativa bianconera per via centrali, costringendoli ad attaccare sempre dalle fasce.
Nello schieramento giallorosso dovrebbe essere l'uomo che accende la luce, ma a parte un paio di sortite ben controllate dai difensori juventini viene risucchiato dal pantano di centrocampo.
Entra per aiutare il forcing finale giallorosso, ma non ha grandi opportunità di rendersi decisivo.
Volenteroso e applicato, non ha ancora ovviamente intesa con i compagni di squadra, di cui non riesce a leggere adeguatamente i movimenti in fase offensiva. Ammonito per un brutto fallo su Savona, si spegne nella ripresa.
Nel finale è tra i protagonisti del forcing giallorosso, con tanto pressing alto e cross nell'area bianconera, anche se non sempre c'è la massima precisione.
Partita difficilissima a fare a sportellate con Bremer e Gatti. Si impegna al massimo e riesce a impegnare la linea difensiva creando spazi per i compagni, ma personalmente non la prende quasi mai.
Entra per provare a sfruttare maggiormente la velocità rispetto al fisico contro la difesa juventina, ma non ha la possibilità di rendersi protagonista.
Pericoloso quando la palla arriva sulla sua fascia di competenza, ma mai decisivo. Cabal va spesso in affanno nel tentativo di fermarlo nel primo tempo, ma non riesce mai a superare il raddoppio bianconero.
Entra male in partita, quando entra Shomurodov e si avvicina maggiormente alla porta la sua pericolosità aumenta. Non è sicuramente adatto a giocare ala nel 4-3-3 di De Rossi, se invece gioca seconda punta è un giocatore da tenere d'occhio anche in giornate non sfavillanti come questa.
Squadra solida che risponde sempre di più ai suoi dettami, riassunti benissimo nell'atteggiamento del giovane Pisilli, premiato per il suo impegno con la prima maglia da titolare nientemeno che in casa della Juventus. Mette a tacere voci e pettegolezzi impiegando con profitto Cristante, Zalewski e Dybala, anche se nel caso dell'argentino è chiaro che c'è un equivoco tattico da risolvere.