Calcio

Kvaratskhelia, Di Lorenzo e Osimhen. Cosa sta succedendo al Napoli?

Dalle stelle al decimo posto. Dal toccare il cielo, vista mare, con un dito al desiderio fortissimo di levare le tende. Cosa succede al Napoli? E soprattutto, perché neanche l'effetto Conte pare sia garanzia di affidabilità?

Per addentrarci in questo discorso serve fare una doverosa precisazione: il fattore Champions, soprattutto per determinati giocatori, è determinante. Rappresenta infatti una vetrina così importante da rivalutare pensieri, situazioni, opinioni. In particolare per i più giovani, che considerano il tempo altrove un tempo quasi perduto.

È probabilmente il caso di Kvicha Kvaratskhelia, solo l'ultimo in una scala temporale ma nient'affatto gerarchica. Prima di Kvicha, capitan Di Lorenzo. E prima di Di Lorenzo, Victor Osimhen. Presi singolarmente sono parti fondamentali del tutto. Presi insieme, sono praticamente il Napoli dello scudetto, escludendo Spalletti e un paio di compagni.

La situazione di Kvaratskhelia

Procediamo per gradi, e partiamo dalla fine, ossia da Kvara. Impegnato in questi giorni agli Europei (storici!) della Georgia, l'esterno ha fatto sapere al Napoli tramite l'agente di voler lasciare il club azzurro, probabilmente attirato dalle fortissime sirene estere che stanno suonando nella sua direzione. "Non voglio che la gente pensi che Kvara voglia restare a Napoli - ha raccontato l'agente Jugeli ai media nazionali -. Noi vogliamo andarcene, ma stiamo aspettando la fine dell'Europeo per non disturbare Khvicha. La priorità è il trasferimento in una squadra che giochi la Champions".

A Sport Imedi, anche Badri Kvaratskhelia, il papà, ha fatto un punto inequivocabile: "Non voglio che resti a Napoli, l'anno scorso sono cambiati tre allenatori ed è difficile giocare in una situazione del genere. Ha lavorato con quattro allenatori diversi in due anni, questo mi preoccupa molto. Ma deciderà da solo, anche se per me sarà scomodo. Non ho parlato con Khvicha di questo argomento, non lo farò fino alla fine di Euro 2024".

Dunque, nessun passo in alcuna direzione prima della fine degli Europei della Georgia. Il Napoli, dal canto suo, si è immediatamente tutelato. Attraverso un comunicato apparso su X, gli azzurri hanno ribadito la propria posizione: "In riferimento alle dichiarazioni dell'agente di Kvaratskhelia, Mamuka Jugeli, e del padre Badri, il Calcio Napoli ribadisce che il giocatore ha un contratto di altri tre anni con la società - si legge -. Kvaratskhelia non è sul mercato. Non sono gli agenti o i padri che decidono del futuro di un calciatore sotto contratto con il Napoli ma la società Calcio Napoli!!! Fine della storia".

Braccio di ferro pronto a essere disputato, probabilmente lontano da Castel Volturno. Ma che proposte ha Kvara e perché uscirsene così? Probabilmente neanche il giocatore si aspettava questo tipo di uscita da parte di chi gli gestisce interessi e carriera. Ma l'intenzione dell'entourage sono chiare: Kvicha crede di meritare di meglio della squadra che gli ha regalato la gloria. Ad attenderlo c'è la proposta del PSG, l'ambizione di diventare l'erede di Kylian Mbappé che si scontra con il desiderio del Napoli di trattenerlo ancora, almeno un altro anno.

Conte è stato irremovibile. Secondo quanto raccontano anche i media locali, avrebbe accettato la possibile e potenziale cessione di Victor Osimhen, ma Kvara era la sua garanzia totale. Per essere subito, immediatamente competitivo.

La situazione di Di Lorenzo

Anche Di Lorenzo, in un certo senso, Conte l'ha visto a garanzia del futuro. E qui, come per Kvara, la partita sembra apertissima come la volontà del giocatore sembra chiarissima. Dopo una stagione vissuta con molta difficoltà, soprattutto ambientale, il capitano azzurro ha espresso il desiderio di cambiare aria e di essere anche agevolato nel farlo. Ossia: niente barricate, se dovesse trovarsi una quadra (e una squadra) che vada bene a entrambe le parti, a quel punto Giovanni e il Napoli potrebbero separarsi.

Il Napoli però non molla, vorrebbe ripartire anche da Di Lorenzo, che ha un contratto rinnovato subito dopo lo storico scudetto e quindi il coltello non esattamente dalla parte del manico. Che tipo di offerte ci sono, al momento? Si è parlato tanto di un interessamento della Juventus, ma Giuffredi ha smentito. A prescindere, continua l'opera di mediazione di Manna e di Antonio Conte. Chissà se basterà.

La situazione di Osimhen

Paese che vai, caos che trovi. Dopo un anno passato tra un po' di questioni e un po' di gol, Osimhen non ha trovato pace neanche con la Nigeria. L'ultimo caso è emblematico: un infortunio patito contro il Lecce gli ha impedito di giocare nelle partite di qualificazione ai Mondiali contro Sudafrica e Benin. No, non è andata bene alla selezione nigeriana, che ha infatti raccolto appena un punto. Il CT ha allora punzecchiato Osi, mettendo in dubbio la veridicità del suo ko; da qui la risposta: "Non lascio uscire il mio nome dalla vostra bocca, nessuno può dirmi quello che devo fare. Pubblicherò le foto nelle story, dirò tutto". Il tutto urlato e in diretta su Instagram.

E il futuro? L'impazienza regna per Osimhen, che a quest'ora si sognava già con una meta fissa, decisa, altrove per diventare grande. E invece per Victor non è arrivata neanche una proposta concreta, a partire dal Chelsea e continuando con il PSG. Nulla che possa soddisfare il Napoli e soprattutto il giocatore, adesso preoccupato dall'impasse. Servirà tempo, un po' per tutti, pure per sbollire.