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Calcio

L'Atletico Madrid è radicalmente cambiato

Ricordate l'Atletico Madrid di Diego Simeone, la squadra solida e impenetrabile, tutta grinta e pressione, manifesto del "cholismo" in grado di conquistare finali europee a ripetizione grazie ad una difesa insuperabile e ad un cinismo da fare invidia al miglior Allegri?

Ecco, dimenticatelo: la squadra che l'urna di Nyon ha riservato all'Inter come avversaria negli ottavi di finale di Champions League ne è una lontana parente, o meglio, una discendente, che ha imperato a sviluppare efficace trame di gioco e ad aumentare il peso offensivo, pur pagando qualcosa in termini di protezione della propria area.

La formazione tipo dell'Atletico Madrid

  • 3-5-2: Oblak; Azpilicueta, Witsel, Hermoso; Molina, Saul Niguez, Llorente, Koke, Lino; Griezmann, Morata

Capisaldi della formazione di Diego Simeone sono il portiere Jan Oblak, erede di Samir Handanovic nella nazionale slovena e uno dei più affidabili della Liga negli ultimi anni, le diable blanc Antoine Griezmann, che tornato a casa dopo la parentesi al Barcellona ha pienamente assunto il ruolo di leader tecnico della formazione, e il belga Axel Witsel, schierato sia come difensore centrale che come mediano.

Tra i giocatori a cui non rinuncia praticamente mai c'è anche il centravanti Alvaro Morata, vecchia conoscenza della Juventus e che in coppia con Griezmann sembra aver trovato la sua dimensione ideale, il difensore Mario Hermoso e il centrocampista Marcos Llorente.

Due vecchie conoscenze del calcio italiano sono anche gli argentini ex-Udinese Nahuel Molina, di base il titolare come esterno destro, e Rodrigo de Paul, centrocampista che si alterna in mezzo al campo con i veterani Koke e Saul Niguez.

In estate è arrivato dal Chelsea un giocatore di grande esperienza come Cesar Azpilicueta, che in un primo momento sembrava dovesse firmare proprio per l'Inter ma che invece è andato a rinforzare un reparto che conta anche sul montenegrino ex Fiorentina Stefan Savic, sull'uruguaiano José Maria Gimenez e sul turco Caglar Soyuncu.

Profilo emergente della squadra è l'esterno sinistro Samuel Lino, ventitreenne brasiliano dotato di ottima corsa e di un buon tiro (già 4 gol stagionali) che ha preso possesso della fascia in attesa del pieno recupero di Reinildo Mandava, titolare delle scorse stagioni che è appena rientrato da un infortunio al ginocchio.

Tra gli altri giocatori troviamo gli attaccanti Angel Correa e Memphis Depay, alternative di valore ai titolari, l'esterno sinistro Rodrigo Riquelme e il giovane centrocampista Pablo Barrios, al momento fuori per un problema al menisco.

Che stagione sta vivendo l'Atletico Madrid

Dopo i primi anni trionfali con Simeone alla guida, l'Atletico ha vissuto delle stagioni di alti e bassi che hanno fatto decisamente scendere l'entusiasmo attorno alla squadra. Simeone, comunque sempre amatissimo dal suo popolo, è corso ai ripari quest'anno modificando decisamente il gioco della sua squadra, come dicevamo in apertura.

In Champions League però si è visto un Atletico più simile a quello del passato rispetto a quello che stiamo vedendo in Liga, e infatti il cammino europeo ha dato frutti migliori: 4 vittorie e 2 pareggi, con 2 clean-sheet casalinghi (contro Celtic e Glasgow) e 6 gol incassati a fronte dei 17 segnati.

Numeri che, pur essendo lontani da quelli dell'Atletico "ingiocabile" e tignoso degli anni scorsi, sono decisamenti migliori di quelli ottenuti in Liga, dove ad ottime prestazioni dal punto di vista offensivo fanno spesso seguito inspiegabili black-out: 11 vittorie, 4 sconfitte e 1 pareggio, con 32 gol segnati e 16 subiti.

Che cosa aspettarsi da Inter - Atletico Madrid

Il pericolo maggiore per l'Atletico Madrid contro l'Inter risiede sicuramente nelle ripartenze veloci orchestrate da Lautaro e Thuram: la difesa di Simeone infatti soffre molto le situazioni in cui viene attaccata in velocità, in particolare un centrocampista riadattato difensore come Axel Witsel, che potrebbe soffrire molto il duello con un avversario veloce e tecnico come Thuram.

Conscio di questo, Simeone probabilmente giocherà una partita molto accorta dal punto di vista difensivo, in maniera da sfruttare il calore del Metropolitano nel match di ritorno non dovendo per forza scoprirsi per recuperare uno svantaggio.

C'è il rischio che si tratti di un doppio confronto giocato sui nervi e sulla pazienza, in attesa di sfruttare i minimi errori degli avversari. Al momento l'Inter sembrerebbe superiore sia sul piano del gioco che su quello del morale e della convinzione, ma soprattutto sul secondo punto l'Atletico Madrid negli anni ha dimostrato di poter attingere a risorse inaspettate.