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Calcio

L'avversaria europea del Napoli: il Barcellona

Anche se mancano ancora quasi due mesi prima che le squadre si affrontino, con tutto ciò che ne consegue in termini di possibili infortuni (o recuperi di giocatori attualmente infortunati) ed eventuali operazioni di mercato, è sempre interessante fare una fotografia del club in questione.

Napoli-Barcellona, quando si gioca

  • Andata: mercoledì 21 febbraio ore 21, stadio "Diego Armando Maradona", Napoli
  • Ritorno: martedì 12 marzo ore 21, stadio olimpico "Lluis Companys", Montjuïc, Barcellona

I precedenti tra Napoli e Barcellona

Le due squadre, che condividono il fatto di aver avuto tra le proprie file un fuoriclasse assoluto come Diego Armando Maradona, si sono affrontate in competizioni ufficiali soltanto di recente, per un totale di 4 volte. Il Napoli non è ancora riuscito a vincere, avendo raccolto solo 2 pareggi e 2 sconfitte, con cinque gol realizzati e nove subiti.

I confronti sono avvenuti nella Champions League 2019-20, con l'andata terminata 1-1 all'allora "San Paolo", mentre il ritorno si era disputato al Camp Nou (a porte chiuse per il Covid) nell'agosto 2020, 3-1 con gol di Lenglet, Messi e Suarez per il Barcellona, e di Insigne per i partenopei.

Nel 2021/22 il confronto si è ripetuto negli spareggi di Europa League, con il Barcellona eliminato dalla Champions League che affrontava il Napoli di Spalletti. Dopo l'1-1 al Camp Nou, ecco la sconfitta per 2-4 al San Paolo.

Come è andato il Barcellona nella fase a gironi

Il Barcellona ha chiuso al primo posto il Gruppo H su Porto, Shakhtar Donetsk e Anversa, con 12 punti frutto di 4 vittorie e 2 sconfitte in 6 partite. Dodici i gol segnati, 6 quelli subiti.

Come sta andando il Barcellona nella Liga

In campionato, il Barcellona è attualmente terzo con 35 punti (17v, 10p, 5s), a 9 dalla capolista Girona e a 7 dagli eterni rivali del Real Madrid.

Le polemiche sono divampate dopo l'ultimo trittico di partite, che ha visto i Blaugrana prima perdere in casa 2-4 con lo stesso Girona, quindi un altro KO in Champions con l'Anversa e uno scialbo pareggio al Mestalla, contro il Valencia.

Un po' poco, quando ti chiami Barcellona. La sconfitta di Champions, seppure del tutto ininfluente per qualificazione e primo posto, ha innervosito non solo i tifosi ma anche il presidente Laporta. Presidente che, tuttavia, si è poi affrettato di confermare piena fiducia a Xavi.

L'allenatore: Xavi

Arrivato a novembre del 2021 dopo il siluramento di Ronald Koeman, Xavi è un allenatore "home made", un ex canterano che ha trascorso l'intera carriera da giocatore al Barcellona. Naturale che, dopo i 20 anni da calciatore in cui aveva messo chiaramente in mostra doti da allenatore in campo, il suo destino potesse essere soltanto uno.

L'anno scorso ha riportato il Barcellona al titolo, quest'anno sembrano esserci più difficoltà. Il modulo attualmente in uso è un 4-3-3 che diventa 4-4-2 in fase di non possesso. Il Barcellona 2023/24 è una squadra molto tecnica ma anche molto giovane in tanti elementi, e che non ha nella fisicità un punto di forza.

Formazione-tipo del Barcellona

Questa è grosso modo la formazione che affronterà il Napoli a febbraio, considerando già out sia il portiere ter Stegen che il centrocampista Gavi. Entrambi sono infatti alle prese con infortuni che richiedono un lungo periodo di inattività e sicuramente non saranno pronti per gli ottavi di Champions League.

BARCELLONA (4-3-3): Inaki Pena; Cancelo, Araujo (I. Martinez), Koundé (Christensen), Balde; Gundogan, De Jong, Pedri; Raphinha (Yamal), Lewandowski, Joao Felix (Ferran Torres).

La situazione del club e dello spogliatoio

In genere, presentando un club avversario di una italiana, si cerca di identificare "la stella". Questo, con società come il Barca, è praticamente impossibile e forse è proprio quella una delle origini degli attuali problemi.

L'ultimo successo del Barcellona è datato 3 dicembre, 1-0 sull'Atletico Madrid con gol-partita di Joao Felix. Non un semplice gol dell'ex: il portoghese, per poter vestire la maglia del Barca, si è tagliato lo stipendio fino agli attuali 400mila euro annui.

Uno stipendio che per quasi tutti noi sarebbe da sogno, ma se si pensa che al Chelsea percepiva tra i 5 e i 6 milioni e allo stesso Atletico Madrid quasi 15. Per rendere l'idea, Frenkie de Jong e Robert Lewandowski guadagnano più di questa cifra in una sola settimana, e un altro arrivo di questa stagione come Gundogan guadagna quasi 10 milioni netti all'anno.

Nei mesi scorsi ci sono state polemiche intorno all'atteggiamento di Lewandowski nei confronti del teenager delle meraviglie Lamine Yamal. Al momento, Lewa ha prodotto 9 reti in 20 presenze stagionali, un sensibile calo rispetto alla scorsa stagione (33 reti in 46 presenze totali). Ci sono voci che vorrebbero il 35enne polacco messo clamorosamente sul mercato a gennaio, ma non hanno finora trovato conferme.

Certo non è semplice, per Xavi, trovare e mantenere un equilibrio considerando la situazione debitoria del club, le differenze salariali tra i giocatori e anche quelle generazionali.

Da qui a febbraio è probabile che molte difficoltà saranno state superate, ma questo si può obiettivamente dire anche per il Napoli.