Calcio

Le avversarie dell'Italia a Euro 2024

Vista la collocazione degli azzurri in quarta fascia, nonostante il titolo di Campioni d'Europa in carica, poteva sicuramente andare molto peggio, ma si tratta comunque di un girone in cui tre squadre, che peraltro hanno giocato le Final Four di Nations League lo scorso giugno, possono avere legittime aspirazioni alla vittoria e con un'outsider, l'Albania, che potrebbe approfittare di eventuali passi falsi delle altre per centrare una storica qualificazione.

Ottengono il passaggio del turno infatti le prime due classificate di ogni girone e le migliori quattro delle terze classificate (su sei gironi complessivi). Ogni risultato quindi sarà decisivo per la qualificazione.

Ecco il calendario degli incontri dell'Italia nel girone B di Euro 2024

  • Italia-Albania (Dortmund, 15 giugno, ore 21)
  • Spagna-Italia (Gelsenkirchen, 20 giugno, ore 21)
  • Croazia-Italia (Lipsia, 24 giugno, ore 21)

Albania

Si tratta quasi di un derby per la popolazione albanese, che conta innumerevoli giocatori che non solo giocano in Italia, ma che hanno anche la nazionalità italiana e si sono formati calcisticamente nel nostro paese fin da bambini.

Negli ultimi anni sono stati commissari tecnici italiani, da Gianni De Biasi fino a Edy Reja, a far crescere il livello della rappresentativa balcanica. Da quest'anno in panchina siede il brasiliano Sylvinho, ex giocatore di Arsenal, Barcellona e Manchester City e già vice di Mancini all'Inter, ma nello staff tecnico conta ancora numerosi collaboratori italiani.

Il percorso di qualificazione

Il percorso di qualificazione dell'Albania è stato a dir poco trionfale: dopo l'iniziale sconfitta per 1-0 contro la Polonia le Aquile hanno chiuso il girone comprendente anche Repubblica Ceca, Moldavia e Isole Faroe senza ulteriori sconfitte, chiudendo con 4 vittorie e 3 pareggi al primo posto a pari punti con la Repubblica Ceca ma con una migliore differenza reti.

La squadra

Schierata abitualmente con un 4-2-3-1 (talvolta con un 4-3-3), la nazionale albanese ha i suoi punti di forza a centrocampo, dove troviamo l'interista Kristjan Asllani e il leccese Ylber Ramadani alle spalle del trequartista del Sassuolo Nedim Bajrami.

In difesa troviamo il laziale Elseid Hysaj, l'atalantino Berat Djimsiti e l'empolese Ardian Ismajli, in attesa del rientro del romanista Marash Kumbulla, che dovrebbe tornare in campo nel 2024.

Molte incertezze invece nel reparto avanzato: insieme a Bajrami, i migliori realizzatori nell'ultimo anno con 3 gol sono stati Taulant Seferi (che milita negli Emirati Arabi con la maglia del Baniyas) e Jasir Asani (che gioca in Corea con il Gwangju).

La formazione tipo dell'Albania (4-2-3-1):

  • Berisha; Hysaj, Ismajli, Djimsiti, Mitaj; Asllani, Ramadani; Asani, Bajrami, Uzuni; Cikalleshi.

Spagna

Gli incroci tra Spagna e Italia stanno diventando sempre più una consuetudine negli ultimi anni. Dopo l'eliminazione agli ottavi di finale di Qatar 2022 per mano del Marocco la nazionale iberica è stata affidata all'ex commissario tecnico dell'Under 21, Luis de la Fuente, che è stato subito in grado di portare le Furie Rosse alla conquista della Nations League, sconfiggendo proprio l'Italia in semifinale e superando ai rigori la Croazia in finale.

Questo recentissimo precedente pone quindi la Spagna in pole position della griglia di partenza di questo Europeo, competizione che l'ha vista soccombere ai rigori all'Italia in semifinale nell'ultima edizione.

Il percorso di qualificazione

Il percorso di qualificazione degli iberici è stato quasi perfetto: nel girone comprendente Scozia, Norvegia, Georgia e Cipro hanno ottenuto 7 vittorie su 8, incappando solo in una sconfitta per 2-0 in casa degli scozzesi.

La squadra

Come da tradizione, la Spagna esprime un gioco basato sul possesso palla e che esalta l'elevato tasso tecnico dei suoi giocatori, ma nelle qualificazioni ha dato prova anche di una grande concretezza offensiva, con tante vittorie ottenute con largo punteggio.

Sarà però assente uno dei giocatori più importanti della squadra, il giovane Gavi del Barcellona, che è rimasto vittima recentemente della rottura del crociato e non recupererà in tempo per l'Europeo. È invece tornato a giocare dopo tanto tempo il suo compagno nel Barça, l'altro enfant prodige Pedri, che garantisce comunque tanta qualità al centrocampo. In attacco è un grande periodo di forma per Alvaro Morata, ex Juventus ora all'Atletico Madrid, capocannoniere del 2023 spagnolo con 6 reti e seguito dal centravanti del Real Madrid Joselu con 5.

Tanta qualità anche sugli esterni, tra Marco Asensio, Ferran Torres, Oyarzabal, Nico Williams, Pablo Sarabia e la giovanissima rivelazione Lamine Yamal, capace di segnare il suo primo gol all'esordio in nazionale a 16 anni e 57 giorni, fissando per entrambe le cose il record di precocità. In difesa la coppia di francesi naturalizzati Laporte e Le Normand.

La formazione tipo della Spagna (4-3-3):

  • Unai Simon; Carvajal, Laporte, Le Normand, Jordi Alba; Pedri, Rodri, Merino; Ferran Torres, Morata, Asensio.

Croazia

La Croazia, guidata da più di sei anni da Zlatko Dedic, ha la possibilità di prendersi subito una rivincita sulla Spagna dopo la finale di Nations League persa ai rigori nel giugno 2023.

La squadra balcanica è da anni in una fase di rinnovamento generazionale che non si è mai completata del tutto:, e continua ad alternare ottime prestazioni a momenti di black-out. Nei grandi tornei però raramente ha deluso: oltre alla finale di Nations League, ricordiamo anche il terzo posto negli ultimi Mondiali in Qatar.

Il percorso di qualificazione

È una Croazia apparsa un po' in difficoltà quella che ha chiuso il Girone D alle spalle della Turchia, incapace di vincere contro il Galles (un pareggio e una sconfitta) e ottenendo due vittorie di misura contro l'Armenia (il girone era poi completato dalla Lettonia).

C'è da sottolineare però che tutte in tutte le 5 vittorie ottenute non ha mai subito gol, e nel complesso ne ha subito solo 3 dal Galles (1-1 in casa e sconfitta per 2-1 nel Regno Unito) e 1 nella sconfitta casalinga contro la Turchia (poi "vendicata" dallo 0-2 inflitto ai turchi).

La squadra

Passano gli anni, ma gli uomini chiave della Croazia restano sempre Marcelo Brozovic e Luka Modric, i due giocatori maggiormente utilizzati da Dedic insieme al portiere Dominik Livakovic.

C'è un po' il problema del centravanti: Ante Budimir, Bruno Petkovic e Petar Musa non riescono a trovare continuità con la maglia a scacchi, e finora il problema del gol è stato risolto dall'esterno Andrej Kramaric (7 reti in 15 partite).

Dubbi su Ivan Perisic: l'esterno sinistro del Tottenham, ex-Inter, sta recuperando dall'infortunio al ginocchio, ma è difficile prevedere quali possano essere le sue condizioni a giugno.

La formazione tipo della Croazia (4-3-3):

  • Livakovic; Juranovic, Sutalo, Gvardiol, Barisic; Modric, Brozovic, Kovacevic; Kramaric, Budimir, Pasalic.