Calcio

Maxi recuperi ai Mondiali: i motivi e il futuro

Una novità balzata all'occhio in occasione dei Mondiali 2022 in Qatar è stata la lunghezza dei minuti di recupero, vale a dire quel tempo aggiuntivo per le interruzioni di gioco in quanto il calcio è uno sport che non prevede il tempo effettivo, motivo per il quale si è pensato ad aumentare i minuti addizionali.

Maxi recupero e tempo effettivo

Il motivo per cui gli arbitri hanno allargato il tempo di recupero è da ricondurre all'idea del cosiddetto "tempo effettivo", ossia quello in cui effettivamente il pallone è in gioco, limitando quindi i momenti morti della partita tra perdite di tempo, infortuni e soprattutto l'interruzione del Var. Infatt,i il tempo effettivo attualmente non supera i 60 minuti complessivi, mentre con il tempo effettivo l'arbitro fermerebbe il cronometro ad ogni interruzione per farlo ripartire egli stesso, come avviene nel basket, ad esempio, dove non è previso il recupero proprio per questo motivo.

Il recupero è la soluzione?

Per capire se la scelta operata dagli arbitri è la strada verso il prolungamento del tempo effettivo bisogna prendere allora alcuni dati. A farlo ci aveva già pensato OptaPaolo ponendo un confronto tra i Mondiali 2018 e i primi match dell'edizione in corso mostrando che, nonostante i maggiori minuti giocati in media in un match sia stato maggiore in Qatar (106' a 97'), il tempo effettivo medio è stato comunque di 55' come in Russia quattro anni prima. L'indicazione data da Pierluigi Collina, ex arbitro italiano e ora capo degli arbitri FIFA, era tesa appunto da aumentare il tempo effettivo di gioco adottando la linea del maxi recupero per compensare le interruzioni lunghe quali sostituzioni (che sono aumentate da sei alle 10 massime consentite) e festeggiamenti di reti, che porterebbero perdite di tempo da 30 secondi a un minuto e mezzo, a cui si aggiunge il Var. Per il designatore il risultato sarebbe positivo aumentando lo spettacolo per il pubblico ma probabilmente ciò potrebbe rappresentare solo il preludio all'introduzione vera e propria del tempo effettivo.

Il futuro per il tempo effettivo

L'indicazione di Collina è condivisa dall'IFAB, l'associazione che si occupa di stabilire le modifiche e le innovazioni alle regole del calcio, e sarà implementata nella nostra Serie A a partire da gennaio quando riprenderà il campionato. Effettivamente, il tempo effettivo medio nella competizione nostrana in questa stagione è tra i più bassi dei campionati top 5: con 54'30'' risulta davanti di due secondi solo alla Liga, mentre in Ligue 1 è pari a 56'19'' in testa. In questi Mondiali, però, si sta giocando in media 30 secondi in più rispetto alla Serie A e questo dei maxi recuperi potrebbe essere solo l'avvicinamento al tempo effettivo in stile basket con 60 minuti e stop al cronometro per fronteggiare le continue e numerose pause.