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Calcio

Mehdi Taremi: il Prince of Persia pronto per la Serie A

Ora il nome di Mehdi Taremi è tornato di moda, perché a giugno si svincolerà dal Porto e per lui c'è già una discreta fila.

Ma a chi conviene davvero prenderlo?

Chi è Mehdi Taremi

Nato a Bushehr, città costiera che si affaccia sul Golfo Persico, Taremi iniziò a tirare i primi calci al pallone da giovanissimo, spinto dal padre che era a sua volta calciatore, seppur non professionista.

Dopo i primi anni in patria, si trasferisce in Qatar all'Al-Gharafa dove viene notato dagli scout del Rio Ave. Nel 2019 approda così nel campionato portoghese, dove gli basta un anno per affermarsi.

Arriva Nel 2020 la chiamata del Porto, dove diventa da subito una pedina fondamentale del 4-4-2 di Sergio Conceicao.

In tre stagioni non si limita a segnare moltissimo: 113 presenze con 61 gol e 37 assist in campionato, 25 con 10 gol e 6 assist in Champions League.

La scorsa stagione è stata quella migliore in carriera per lui, con 27 gol e 10 assist in 40 presenze tra Liga e Champions.

A chi farebbe comodo Taremi: Milan o Inter? Gennaio o giugno?

In estate si era parlato con grande insistenza di lui come del sospirato back-up per il logoro Giroud, ma in quella finestra non si è trovata la quadra. Il Porto ha ormai accettato di perderlo a zero nel prossimo giugno, e la Serie A è la sua probabile destinazione. Si parlava di lui anche come possibile sostituto di Kane al Tottenham, ma anche lì si è probabilmente deciso di aspettare lo svincolo.

Non è però detto che si attenda giugno 2024. Le vicende della stagione sembrano suggerire rinforzi in attacco all'Inter, già nella finestra invernale. Arnautovic e Sanchez non sono sembrati sostituti all'altezza della coppia delle meraviglie Lautaro-Thuram, quindi quello di Taremi potrebbe essere un profilo ideale anche sotto l'aspetto tecnico.

L'iraniano è infatti un tipo di giocatore abbastanza simile a Thuram, tecnica per trattare e smistare la palla, con minore spunto in velocità ma una fisicità più imponente.

Il problema di Taremi all'Inter, semmai, sarebbe un altro.

Dal 12 gennaio al 10 febbraio è in programma la Coppa d'Asia, e lui è tra i leader e titolari inamovibili della nazionale iraniana, dove ultimamente viene utilizzato dal CT Ghalenoei come attaccante esterno, con il romanista Azmoun come punto di riferimento centrale.

Dunque, il profilo di Taremi pare adatto al progetto Inter, anche perché a 31 anni e senza infortuni importanti in carriera, è nel pieno della maturità agonistica e tecnica. C'è però quel dubbio relativo alla Coppa d'Asia, che potrebbe essere un disincentivo e indurre l'Inter a puntare su qualcun altro (Muriel?).

Il suo arrivo a gennaio sarebbe utilissimo anche per il Milan, alle prese con una serie infinita di infortuni. Jovic finora ha convinto poco, Taremi potrebbe tornare molto utile ma forse il suo problema di compatibilità con il progetto-Milan è più che altro anagrafico.

Vero che arriverebbe a zero o quasi, e che al Porto percepisce un ingaggio di 1,8 milioni, dunque ci sarebbero i margini per accontentarlo senza sconvolgere gli equilibri economici.

Ma il Milan ha più volte dichiarato di preferire elementi di prospettiva ai giocatori già "fatti", pure se questi ultimi sarebbero utilissimi a dare solidità a questa contraddittoria e un po' intristita stagione rossonera.

La Serie A e l'Iran: Rezaei il pioniere, Azmoun l'ultimo arrivo

Nel calcio globalizzato, la probabilità di vedere nei principali campionati europei dei giocatori provenienti dai paesi più disparati è aumentata di molto. Tuttavia, nonostante sia un paese da quasi 90 milioni di abitanti, l'Iran non ha mai esercitato un fascino irresistibile, al di fuori di Luciano Gaucci.

Fu infatti l'ex vulcanico patron del Perugia a portare i primi due iraniani in Serie A, in una politica di espansione globale in cui riuscì comunque a scovare bei talenti (il giapponese Nakata su tutti). Se l'attaccante fu poco più che una comparsa con appena 6 presenze, il difensore Rahman Rezaei si ritagliò una bella carriera in Italia. Perugia, Messina, Livorno per un totale di quasi 130 gettoni di presenza e qualche gol.

Erano i primi anni 2000 e da allora ne sono dovuti passare circa una ventina, per vedere un altro iraniano calcare i nostri campi. Parliamo ovviamente di Sardar Azmoun, che la Roma ha prelevato quest'anno dal Bayer Leverkusen.