Calcio

Quando il Messina incantò la Serie A

Nel panorama calcistico italiano, ci sono storie che vanno oltre il semplice susseguirsi di partite e risultati. Sono storie di resilienza, di passione e di incredibile determinazione. Una di queste storie è quella del Messina nella stagione 2004/2005, un racconto che ha catturato l'immaginazione degli appassionati di calcio di tutto il mondo.

Quando il Messina ha ottenuto la promozione in Serie A dopo quasi quattro decenni di assenza dalla massima serie, pochi avrebbero immaginato che la squadra siciliana sarebbe diventata protagonista indiscussa del campionato.

Nonostante la mancanza di giocatori di spicco e risorse finanziarie limitate, i giallorossi hanno sorpreso tutti, affrontando le sfide con un gioco audace e coraggioso che ha catturato l'attenzione degli amanti del calcio.

Questa è la storia di come una squadra, guidata dall'instancabile allenatore Bortolo Mutti e animata da giocatori determinati come Salvatore Aronica, Marco Storari, Arturo Di Napoli, Alessandro Parisi o Riccardo Zampagna, ha superato ogni ostacolo per conquistare il cuore degli amanti del calcio e lasciare un'impronta indelebile nella storia del calcio italiano.

Un ritorno atteso 40 anni

Il 5 giugno 2004 segna un momento epico per il Messina perchè ottiene la promozione in Serie A con una vittoria schiacciante per 3 a 0 contro il Como nell'ultima partita ufficiale disputata presso il vecchio Giovanni Celeste, destinato a essere sostituito dal nuovo San Filippo, tanto caro negli anni di Serie A ai tifosi. Arturo Di Napoli realizza una doppietta, mentre Alessandro Parisi sigla il terzo gol, garantendo così il traguardo ambito.

La crescita della squadra sarà supportata anche dall'affetto dei tifosi, che affollano il nuovissimo stadio San Filippo con oltre 28mila abbonati su una capienza di circa 38mila posti,e che raggiunse la presenza record di oltre 40mila spettatori nella partita contro la Juventus. I messinesi dimostrano un sostegno incondizionato alla propria squadra, confermando così il loro ruolo determinante nell'economia giallorossa di quell'anno.

Dal sogno alla realtà

Ai nastri di partenza, la squadra si presenta con una rosa rinforzata dagli acquisti di giocatori di spessore come Riccardo Zampagna, Massimo Donati (in prestito dal Milan), Ivica Iliev, Dimitrios Eleftheropoulos e Atsushi Yanagisawa. Nonostante gli esperti definiscano il Messina come una "squadra materasso", i ragazzi di Mutti ribaltano il pronostico, emergendo come una delle sorprese più brillanti del campionato.

La stagione ha inizio con un pareggio senza gol in trasferta, in un campo notoriamente difficile come quello del Parma. Dopo il battesimo al Tardini, il calendario propone un doppio confronto cruciale nella lotta per la salvezza: si affrontano le sfide contro Roma e Milan, rispettivamente vicecampioni e campioni d'Italia.

Imprese epiche

Gli eroi della promozione in A si trovano di fronte campioni del calibro di Totti e Montella prima, e Nesta, Maldini e Crespo poi. Tuttavia, il 19 settembre 2004, avviene qualcosa di straordinario e di memorabile. Nella gara contro la squadra capitolina, durante il primo match casalingo, si registra un entusiasmante 4 a 3. Un risultato ancora impresso nella mente di ogni tifoso messinese.

Nonostante la tripletta di un Montella scatenato, il Messina non si arrende e risponde con quattro gol strepitosi: il primo su rigore, realizzato da Alessandro Parisi, il "Roberto Carlos dello Stretto" così definito da molti in quel periodo; poi il raddoppio segnato dall'amato capitano Sullo; il 3 a 3 viene ottenuto da Domenico Giampà in una giocata degna di nota, preludio al magnifico pallonetto di Zampagna, abilmente servito da Iliev. È un momento di gloria per il Messina che riempie di gioia e di speranza i propri tifosi.

La sfida ancora più significativa arriva alla terza giornata, quando il Messina si reca nella Scala del calcio (San Siro) per affrontare il Milan. La compagine siciliana riesce in un capolavoro riuscendo a ottenere una vittoria inaspettata per 2 a 1. Sebbene il Milan segni il primo gol grazie a Pancaro, i tifosi rossoneri assistono increduli alla rimonta del Messina, che ribalta completamente la partita con i gol di Giampà e Zampagna. Nonostante i tentativi del Milan di recuperare il pareggio, il Messina riesce ad espugnare San Siro.

Periodo di assestamento

Certamente, il Messina ha avuto un inizio sprint nelle prime cinque giornate, posizionandosi dietro alla Juventus, che dominava incontrastata un campionato (che poi le sarà revocato). Tuttavia, nel corso della stagione, la squadra di Mutti ha attraversato momenti di calo come era prevedibile d'altronde.

Infatti, dopo le imprese ecco che arriva il Lecce a infliggere una sonora sconfitta, condita da 4 reti subite tra le mura amiche. Il ritorno a San Siro (dopo l'eroica partita con il Milan) contro l'Inter non ebbe lo stesso esito dato che si concluse con una netta vittoria dei nerazzurri, che ne fecero cinque. Prima della metà della stagione, ecco forse una delle soddisfazioni più grandi per il popolo giallorosso, Di Napoli e compagni sconfissero i rivali della Reggina per 2 a 1 in una partita dove a brillare sono Yanagisawa e Re Arturo Di Napoli.

Questo successo fu replicato anche nel ritorno con uno 0 a 2 al Granillo dove ci fu anche la prima rete di un certo Gaetano D'Agostino, che vedremo poi con la maglia dell'Udinese le stagioni a venire.

Non solo, anche tra le mura amiche la squadra continua a brillare. Infatti, nel girone di ritorno anche l'Inter cade al San Filippo. Questa volta è Rafael a portare a casa i tre punti dopo il gol del pareggio di Di Napoli, confermando così la "supremazia" della squadra siciliana sulle milanesi in un anno magico.

Alla fin fine

In mezzo alle sfide e ai trionfi, la stagione del Messina nella Serie A 2004/2005 si rivela un viaggio emozionante e indimenticabile. Nonostante alti e bassi, il Messina ha raggiunto una posizione di prestigio, posizionandosi al settimo posto in classifica, ai margini della zona UEFA. Questo successo non fu solo il frutto dell'impegno dei giocatori, ma anche del genio tattico e della leadership di Bortolo Mutti, che ha condotto la squadra alla sua migliore stagione di sempre.

Il Messina del 2004/2005 rimarrà per sempre un esempio di come la determinazione, il coraggio e lo spirito di squadra possano superare ogni ostacolo. E mentre il sole tramonta sullo Stretto, la storia di questa squadra continuerà a brillare nel ricordo e nei cuori di ogni tifoso che ha vissuto in prima persona quei magnifici momenti.