Il Grande Torino

Calcio

I migliori attacchi della Storia della Serie A

Se è vero che l'attacco record del Torino nell'unico campionato della storia di Serie A a 21 squadre ha effettivamente trascinato i granata alla vittoria del titolo, le squadre che hanno segnato il maggior numero di gol in una stagione nelle altre formule del torneo in realtà non hanno poi conquistato lo scudetto.

Andiamo a vedere quali sono stati i migliori attacchi della storia della Serie A.

Squadra Stagione Partite giocate Gol segnati
Torino 1947-1948 40 125
Milan 1949-1950 38 118
Fiorentina 1958-1959 34 95
Juventus 1942-1943 30 75

Torino 1947-1948: 125 gol (Serie A a 21 squadre)

L'unico torneo che ha visto 21 squadre ai nastri di partenza (a causa del ripescaggio della Triestina, deciso per questioni patriottiche dovute alla disputa con la Jugoslavia sui territori giuliani) fu anche l'ultimo giocato per intero dal Grande Torino, che nella stagione successiva sarebbe andato incontro alla tragedia di Superga.

Pur schierando solo 15 giocatori nell'arco del campionato, la fortissima squadra granata si confermò di un livello superiore a tutti gli altri avversari, fissando il record di prolificità ancora in vigore: nonostante infatti abbia avuto più partite a disposizione, la squadra ha segnato con la frequenza di una rete ogni 28,8 minuti, 3,13 gol a partita.

I migliori marcatori furono Guglielmo Gabetto con 25 reti e Valentino Mazzola con 23, ma tutta la squadra granata era una macchina perfetta in grado di trovare la rete con tutti i suoi giocatori.

Milan 1949-1950: 118 (Serie A a 20 squadre)

Nel campionato a 20 squadre, ovvero la stessa conformazione attuale, il record di reti segnate appartiene al Milan, che l'ha fissato nella stagione 1949-1950, ovvero il campionato che ha visto segnare più reti nella storia della Serie A, ben 1265. La squadra guidata da Lajos Czeizler e Antonio Busini arrivò a segnare 118 gol, ovvero 3,11 reti a partita (una ogni 28,98 minuti).

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Nonostante la straordinaria prolificità dei rossoneri, guidati dal tridente svedese Gre-No-Li, ovvero Gunnar Gren, Nils Liedholm e sopratutto Gunnar Nordhal che fissò il record di 35 reti in una sola stagione (che sarebbe stato battuto solo nel 2016 da Gonzalo Higuain con la maglia del Napoli), lo scudetto fu vinto dalla Juventus che guidò la classifica dalla prima all'ultima giornata e che sconfisse nettamente i rivali nello scontro diretto del 5 febbraio 1950, una vittoria per 7-1 in quello che fu il primo match italiano ad essere trasmesso in televisione.

Fiorentina 1958-1959: 95 gol (Serie A a 18 squadre)

Nel campionato a 18 squadre, formula che si è giocata maggiormente nella storia della Serie A italiana, il record di gol appartiene alla Fiorentina, che curiosamente toccò la soglia dei 95 gol (2,79 a partita per una rete ogni 32,21 minuti) in una stagione in cui non solo non riuscì a vincere lo scudetto, ma non vantava nemmeno la presenza del capocannoniere tra le sue fila.

Il principe dei bomber della Serie A fu infatti l'interista Antonio Angelillo, che fissò il record per il campionato a 18 squadre con 33 gol, mentre lo scudetto fu appannaggio del Milan di Gipo Viani che contava sulla coppia gol formata da José Altafini e Giancarlo Danova, che nel complesso segnò 44 reti.

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Fece di meglio la coppia di attaccanti viola, Kurt Hamrin e Aldo Montuori, capaci di mettere a segno insieme ben 48 reti, ma non fu sufficiente ad arrivare davanti ai rossoneri, capaci di vincere lo scontro diretto a Firenze e relegare così i viola al secondo posto.

Juventus 1942-1943: 75 gol (Serie A a 16 squadre)

Nell'ultimo campionato a girone unico disputato prima dell'interruzione per il secondo conflitto mondiale la città protagonista assoluta fu Torino. Sulla sponda granata il Grande Torino prese la sua conformazione definitiva con gli innesti di Valentino Mazzola ed Ezio Loik, andando a conquistare il suo secondo titolo, mentre sulla sponda bianconera la Juventus ingaggiò la prima vera leggenda del calcio italiano, Peppino Meazza.

Il realtà il centravanti campione del mondo nel '34 e nel '38 era già sul viale del tramonto, dopo le ultime stagioni deludenti con la maglia del Milan, ma in maglia bianconera tornò su buoni livelli realizzativi, riuscendo ad arrivare in doppia cifra segnando 10 gol.

La squadra però fu trainata dai suoi compagni d'attacco, l'albanese Riza Lushta (16 gol) e Vittorio Sentimenti III (17 gol): in totale la squadra diretta da Virginio Rosetta e Luis Monti (ma con l'apporto fondamentale del giocatore-allenatore Felice Borel, che sarebbe subentrato ufficialmente a Monti solo a novembre) segnò 75 reti, una ogni 36 minuti di gioco (2,5 a partita).

Un impressionante score offensivo, minato però da una difesa che incassò ben 55 reti e che costrinse così i bianconeri ad un terzo posto finale, alle spalle delle due migliori difese del torneo: il Torino (31 reti subite) e il Livorno (34 reti subite). Capocannoniere invece fu il laziale Silvio Piola con 21 gol, che qualche anno dopo avrebbe vestito la maglia bianconera.