Calcio

Italia-Spagna nel segno di Morata: vuole tornare in Serie A dopo l'Europeo

Eccoci qui: Morata contro gli Azzurri. Da Spagna-Italia, e dalla Spagna all'Italia, perché tutte le strade dell'attaccante portano nel Bel Paese, e magari proprio a Roma.

Il detto torna utile per capire le dinamiche dell'ennesima estate e dell'ennesimo mercato durante i quali ad Alvaro Morata fischiano le orecchie. Si parla di lui. Ancora di lui. Sempre di lui. Sia perché l'Atletico Madrid è presa dalla voglia di cambiare "puntero", sia perché a 31 anni Morata cerca lo svincolo di fine carriera, però ad alti livelli.

Non sarà un'estate semplice, sarà invece certamente movimentata. L'intenzione dell'attaccante spagnolo è quella di capire subito dopo gli Europei quello che il suo piatto gli offrirà. L'agente è al lavoro, la sua volontà è chiara: priorità a un ritorno in Italia, paese natio della moglie e altra casa dei suoi figli. Non sono contemplate, al momento, possibilità di andare altrove. Vedi Arabia. Oppure Stati Uniti. Deve essere un'offerta tale da permettergli di restare in orbita nazionale e in grado di garantirgli quel minutaggio che ha avuto più frequentemente negli ultimi anni.

La rottura con l'Atletico Madrid

Ma perché Morata è arrivato alla rottura con l'Atletico Madrid? Perché ha sentito puzza di bruciato intorno, non per una diretta richiesta - o comunicazione - del club spagnolo. Alvaro ha un contratto con i Colchoneros fino al 2026. Quando era stata palesata la possibilità, due stagioni fa, di prolungare il prestito con la Juventus, il Cholo Simeone si era frapposto, garantendogli un amore fino a quel momento mai sbocciato.

E' stato di parola, e Morata è rimasto all'Atletico per avere un ruolo centrale, che di fatto ha mantenuto anche dopo l'arrivo di Griezmann, le porte girevoli lì davanti con l'ulteriore ingresso di Depay. Insomma: si è fatto largo tra maglie importanti, risultando spesso decisivo. Considerando anche il primo sigillo ad Euro 2024, sono 22 le reti in stagione, quando siamo davanti alla cinquantesima partita stagionale. Più o meno, un gol ogni due partite. Praticamente un bomber consumato, da media decisamente sostenuta.

Con l'Atletico però è difficile che possa continuare, in virtù delle dinamiche di mercato, dei rumors, delle intenzioni dei dirigenti rojiblancos. Lo stesso Morata se n'è lamentato: "Ho 31 anni, a ottobre saranno 32, non posso restare in squadra e non giocare. Non ne ho parlato ancora con nessuno, ma se vedo che l'Atletico compra otto attaccanti vuol dire che non sono la priorità del club". Per farglielo capire, s'intende, Alvaro si aspetta una proposta di rinnovo che possa soddisfare tutte le parti in causa.

Quali squadre possono prenderlo?

Se questa non dovesse essere l'intenzione del club, per lui si aprono le fatidiche due strade. La prima: restare e rimandare il problema, però con un po' di dubbi sul minutaggio finale, e dal prossimo anno ridiscutere il contratto oppure un addio praticamente certo. La seconda: anticipare tutto, vedere oggi quel che arriva dopo una stagione a ottimo ritmo, e decidere di strappare un triennale a buonissime condizioni. In un mercato, tra l'altro, in cui tutti cercano un numero nove, Morata può fare davvero la differenza.

Lo scenario più probabile infatti è proprio questo. Ad aiutare anche la clausola che ha all'interno del contratto lo stesso Alvaro, che potrebbe salutare per una cifra vicina ai 15 milioni di euro. Per capirci, solo per il prestito biennale, la Juventus ne aveva pagati venti. Soldi dovuti per un accordo che ancora oggi alla Continassa faticano a mettere insieme nei ragionamenti.

La Roma è allora la candidata principale, ma anche il club bianconero lo valuta nel caso in cui dovesse cedere sia Arek Milik - reduce da un problema al menisco - e che Moise Kean. A proposito di quest'ultimo: ci sono nuove, diverse, tante voci sul fatto che possa rientrare nelle idee di Simeone. Nello scorso gennaio aveva "fallito" le visite mediche, complice un'infiammazione alla tibia che necessitava di tempo per guarire. Ora Moise sta bene. Si sta allenando forte. Soprattutto, vuole lasciare la Juve, con cui ha un contratto fino al 2025. Le parti potrebbero venirsi incontro con uno scambio che accontenterebbe tutti, e in particolare i due giocatori.

Tornare alla Juve, per Morata, sarebbe l'opzione più bella e ricca di significato.