Calcio

Bilancio e previsioni economiche per il mercato estivo del Napoli

La gestione del Napoli è stata sempre prudente ed esemplare.

Anche nei periodi più difficili, il presidente Aurelio De Laurentiis e l'amministratore delegato Andrea Chiavelli hanno mantenuto le finanze del club solide, diventando un modello di successo non solo in Italia.

Un modello da seguire

Un anno fa, il Napoli è tornato a vincere il campionato italiano riducendo gli stipendi, vendendo giocatori costosi come Koulibaly e non rinnovando i contratti di stelle come Mertens e Insigne.

Il bilancio del 2023 si è chiuso con un utile di quasi 80 milioni di euro, il più alto mai registrato da una società di Serie A, superando il precedente record del 2016-17, sempre detenuto dal Napoli con 66,6 milioni di euro. Il club ha dimostrato una gestione chiara e rigorosa, mantenendo alta la competitività sportiva.

La vera sfida è il presente

Dopo l'ultimo bilancio, il patrimonio netto del club era di 148,5 milioni di euro. Tuttavia, ora il presente del Napoli è una sfida più che difficile: il decimo posto nella stagione disastrosa successiva allo scudetto avrebbe potuto suggerire un ridimensionamento, ma le prime azioni del club indicano il contrario.

Nella stagione che verrà, il Napoli dovrà fare a meno dei ricavi della Champions League, che insieme ai diritti TV, rappresentano una delle entrate principali. Nonostante ciò, De Laurentiis ha deciso di investire su un allenatore di alto livello, correndo un rischio anche grazie alla disponibilità di Antonio Conte di ridurre le sue richieste per il salario base e puntare sui bonus.

Conte guadagnerà 6 milioni netti all'anno per tre stagioni, portando il costo totale per gli allenatori del prossimo anno a 8,5 milioni netti. Infatti, De Laurentiis dovrà ancora pagare Rudi Garcia, l'allenatore scelto per la stagione post scudetto, che ha un contratto di 2,5 milioni di euro fino al 30 giugno 2025, a meno che Garcia non trovi un'altra squadra e decida di rinunciare a una parte dello stipendio o negozi una buonuscita.

L'addio di Osimhen è il compromesso per la mancata qualificazione alla Champions

I costi del Napoli negli ultimi mesi si sono impennati dato che nel 2024 è entrato a bilancio il nuovo contratto, da 10 milioni netti a stagione, di Victor Osimhen, firmato poco prima di Natale 2023. Ora, la società è chiamata a un nuovo grande sacrificio se vuole convincere Khvicha Kvaratskhelia.

Dall'attuale contratto da 1,4 milioni a stagione ne potrebbe chiedere almeno 5 milioni per rinnovare. Per questo, il Napoli ha bisogno di fare cassa con la cessione di Osimhen, che ha una clausola rescissoria tra i 120 e i 130 milioni. Dunque, senza i soldi Champions, l'addio di Victor diventa l'assicurazione per il club che, per rimanere ai vertici del campionato, deve farlo senza perdere solidità economica, proprio quella che l'ha contraddistinto fin qui.

Non ci sarà rivoluzione, ma è chiaro a tutti che il Napoli ha bisogno di un paio di difensori almeno, un paio di centrocampisti per sopperire, anche, all'addio di Zielinski e di un centravanti che prenda il posto del bomber nigeriano, sul quale Conte non ha potuto porre nessun veto a differenza di quanto fatto con Kvaratskhelia, anche se..

Cos'è successo nella notte?

Dopo la mezzanotte c'è stato letteralmente un fulmine nel cielo di Napoli. "Vogliamo lasciare Napoli, ma stiamo aspettando prima la fine dell'Europeo. La nostra priorità è trasferirci in una squadra che giochi la Champions League". Queste le dichiarazioni di Mamuka Jugeli, l'agente di Khvicha Kvaratskhelia.

Non solo, il procuratore ha trovato subito una spalla nelle parole del padre, arrivate pochi minuti più tardi. "Non voglio che resti a Napoli, l'anno scorso sono cambiati tre allenatori ed è difficile giocare in una situazione del genere".

Tre punti esclamativi

Pensieri netti, come quelli dello stesso Napoli che non ha fatto passare molto tempo prima di una risposta ufficiale, pubblicata sui canali del club partenopeo: "In riferimento alle dichiarazioni dell'agente di Kvaratskhelia, Mamuka Jugeli, e del padre Badri, il Calcio Napoli ribadisce che il giocatore ha un contratto di altri tre anni con la società. Kvaratskhelia non è sul mercato. Non sono gli agenti o i padri che decidono del futuro di un calciatore sotto contratto con il Napoli ma la società Calcio Napoli!!! Fine della storia". Quel "fine della storia" lascia poco spazio all'immaginazione: il Napoli non cambia idea, Kvara è incedibile.

Nodi da sciogliere

Così Conte e Manna avranno tanti nodi da sciogliere a partire dal caso Kvara e Di Lorenzo fino ad arrivare al sostituto di Osimhen, passando per difesa e centrocampo. Oltre a Buongiorno, c'è Mario Hermoso, difensore spagnolo in scadenza dall'Atletico Madrid: mancino, di personalità e qualità, può giocare da centrale o da braccetto di sinistra nel tridente difensivo, con la stessa naturalezza e la stessa affidabilità.

Sempre in difesa, come secondo colpo, si valutano i profili di Perez (Udinese) e Dragusin (Tottenham) già trattati a gennaio. Intanto, il d.s. Manna punta al brasiliano Vanderson del Monaco come profilo per rinforzare la fascia destra: 22 anni, tre gol in 20 presenze nell'ultima Ligue 1.

A centrocampo le attenzioni sono puntate su Javi Guerra del Valencia ma occhio perché i rientri da prestito di Gaetano e Folorunsho non vanno sottovalutati. Il Napoli infatti ha bisogno di giocatori duttili che abbiano appunto le caratteristiche di questi due giovani, che per altro hanno anche già dimostrato il loro valore in Serie A.

Davanti, invece, uno uscirà (Osimhen) e l'altro entrerà e da questo punto di vista non è un segreto che Conte straveda per Lukaku. Ma il Chelsea si è defilato dalla corsa al nigeriano con l'arrivo di Maresca sulla panchina, infatti, il tecnico dei Blues sembra avere altre idee per l'attacco e così anche l'ipotesi di una trattativa da soldi più Lukaku sembra tramontata.

Staremo a vedere come andrà finire ma la cosa certa è che il mercato ancora non inizia e la situazione a Napoli sembra già essere bollente.