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Calcio

La storia di Napoli-Juventus: i precedenti tra coppe e gare scudetto

Il nord contro il sud. L'aristocrazia e il popolo. La squadra degli operai e quella dei padroni.

Ne hanno scritte, dette, immaginate e infuocate: Napoli-Juve, però, è sempre rimasta una partita di calcio. Più o meno. Dal San Paolo (oggi Maradona) al Delle Alpi (oggi Allianz Stadium), di strada ne ha fatta questa rivalità sempre più accesa e fondamentalmente modernissima: se il primo match è datato 21 novembre 1926, anno della nascita del club azzurro, è da metà anni Ottanta che tra le due squadre è nata una rivalità forte e imponente. Crescente. Fino a sfociare in atti e accuse, soprattutto tra i tifosi.

In attesa di capire ciò che sarà - anche in questa stagione, tra le due squadre può esserci uno scudetto in palio -, vale la pena guardare a ciò che fu, a tutto quello che è stato.

Ed è stato spesso spettacolo, tra Napoli e Juventus: 178 partite disputate tra le due squadre, 44 sono state le vittorie dei partenopei, 84 quelle dei bianconeri. Nel mezzo, 50 pareggi, tra questi proprio l'ultimo dello scorso 6 gennaio: 1-1 senza particolari scossoni, con gli azzurri pure decimati da infortuni e assenze.

Le statistiche in generale del match

Nonostante le frequenti sconfitte, il Napoli non ha mai smesso di produrre preoccupazioni alla Juventus. Ne danno prova i gol segnati, 216; quelli juventini sono stati 289.

Due chicche per appassionati: la Juve è la squadra più volte affrontata dagli azzurri, ma anche quella contro la quale hanno la percentuale di vittoria più bassa (24,7%). Il marcatore della sfida è Antonio Vojak, doppio ex: 5 stagioni alla Juve tra il 1925 e il 1930, 5 stagioni al Napoli tra il 1930 e il 1935. Ha segnato 11 gol come Del Piero. Seguono Borel e Higuain (altro doppio ex) a quota 9, poi Boniperti fermo a 8.

Il filotto più importante l'ha messo a segno la Vecchia Signora: dopo la vittoria scudetto del Napoli nel 1990, gli anni successivi, anche per l'addio di Maradona, sono stati più frastagliati: dall'ottobre 1991 al dicembre 1993, la Juventus ha sempre vinto, tra Torino e Napoli.

Non solo: la Juve ha infilato 23 risultati utili consecutivi contro gli azzurri, che hanno ritrovato la vittoria al ritorno in Serie A, nel 3-1 deciso da Gargano e da una doppietta del difensore Maurizio Domizzi. Tutto questo, dopo il vantaggio di Del Piero su assist di Palladino. Altri tempi.

Le finali tra Napoli e Juve

Tra Napoli e Juventus si sono giocate ben sei finali, tutte di competizioni italiane. La prima è arrivata nel 1990, in Supercoppa Italiana: un vero e proprio trionfo per la squadra allenata da Alberto Bigon, che poteva contare su un meraviglioso Maradona alle spalle di Careca e Silenzi. Proprio Silenzi aprì le marcature dopo 8 minuti, all'11' raddoppio di Careca. Al 2-1 di Baggio, il Napoli si scatenò: Crippa, Silenzi e Careca per il 5-1 finale. Un trionfo straordinario contro il gruppo allenato da Gigi Maifredi.

Ventidue anni più tardi, le due squadre si ritrovarono di fronte per una doppia finale, a tre mesi di distanza. Il 20 maggio 2012, nell'ultima partita di Alex Del Piero con la maglia della Juventus, gli azzurri superarono i bianconeri, freschi di vittoria dello scudetto: Cavani e Hamsik inaugurarono un'era diversa per quel Napoli, allenato da Mazzarri e finalmente tornato a un trofeo. Pochi mesi dopo, per la Supercoppa Italiana, la Juve batté gli azzurri ai supplementari, portando ad Antonio Conte il secondo titolo sulla panchina bianconera. Per i campani, fu decisivo il gran caos nel finale: espulsi Pandev e Zuniga. E in doppia superiorità numerica, un'autorete di Maggio e la chiosa di Vucinic regalò il 4-2 finale, con sorrisi stampati e coppa tra le braccia.

Entrambi salutano poco dopo, ai loro posti Allegri e Benitez. Ed è subito Supercoppa del 2014. Ed è ancora calci di rigore: stavolta sono gli azzurri a superare i bianconeri, dopo una partita thriller terminata 2-2 alla fine dei supplementari. Tevez e Higuain nei 90 minuti, Tevez e Higuain nei 120 minuti. Risultato: è Padoin a sbagliare il rigore decisivo.

Nel 2020, ancora un trofeo in palio, stavolta una Coppa Italia: il Napoli torna a vincere e lo fa nuovamente ai calci di rigore. Pure qui: errori decisivi di Dybala e Danilo. Quello vincente? Di Arek Milik, ora vestito di bianconero.

L'ultima sfida con una coppa in palio è arrivata il 20 gennaio del 2021, Supercoppa italiana: Pirlo contro l'amico Gattuso. E Cristiano Ronaldo più Alvaro Morata, per il 2-0 finale: niente scampo per i partenopei, che saluteranno Rino a fine stagione, scippato di un posto Champions all'ultima giornata e proprio dai bianconeri.

La prima volta in assoluto

Un gran bel tuffo tra i ricordi, no? Sono però naturalmente diminuiti i testimoni oculari della primissima sfida tra Juventus e Napoli, quando la squadra all'epoca allenata da Beppe Viola affrontò quella di Paulo Innocenti. Ad aprire le marcature fu proprio Viola, che con Vojak, Caudera, Grabbi e Munerati arrivò fino all'8-0 finale.

Ancora Vojak fu protagonista del match di ritorno, stavolta con una tripletta. Per avere la prima vittoria partenopea bisogna aspettare il 19 maggio del 1929: in casa, fu una rete di Carlo Buscaglia a battere Gianpiero Combi e Umberto Caligaris, presto campioni del mondo in maglia azzurra.

Le gare-scudetto tra Napoli e Juventus

Tutto bello, sì. E tutto storicamente rilevante. Ma dove nasce la rivalità acerrima tra Napoli e Juventus?

Per alcuni storici del calcio c'è una data in cui cambia tutto, o comunque iniziano a incrinarsi varie situazioni. E' il 1° dicembre del 1968: al San Paolo, dopo aver acquistato Sivori e di fatto sognando lo scudetto, il Napoli vinse 2-1 e si propose come antagonista principale. Nacque però una rissa complicata da sedare, partita dalla marcatura asfissiante dello juventino Favalli nei confronti dell'ex di turno.

Nel 1972, il Napoli si trovava invece sull'orlo del dissesto finanziario: per migliorare i conti, arrivò a cedere Zoff e Altafini alla Vecchia Signora. Apriti cielo: nacque il mito del "core 'ngrato", cuore ingrato, riferito all'italobrasiliano. Amato dai napoletani ed emigrato a Torino, per provare a vincere.

Naturalmente, gli anni ruggenti furono soprattutto quelli Ottanta, in particolare il 1981: Napoli e Juventus si giocarono lo scudetto fino all'ultima curva, ad avere la meglio fu proprio il club bianconeri, che sconfisse gli azzurri al San Paolo con un'autorete di Mario Guidetti.

Nel 1986, Platini e Maradona si contendevano il trono di miglior giocatore al mondo: vinse prima le Roi, portando a casa lo scudetto; poi toccò al Pibe, che cambiò la storia napoletana nel 1987 e in particolare con una partita. Quella del 9 novembre 1986: dopo il vantaggio di Laudrup, in quindici minuti gli azzurri ribaltarono tutto. Prima il pari di Ferrario, poi il vantaggio di Giordano e infine la chiosa di Volpecina, giovanissimo e fondamentale. 1-3 chiuso a chiave nei ricordi: valse un pezzo enorme di tricolore.

E ancora: i quarti di finale della Coppa Uefa 1988-1989, con il grande ritorno al San Paolo del Napoli (3-0) dopo il 2-0 subito a Torino, con gol decisivo di Alessandro Renica e le fortissime contestazioni juventine per un arbitraggio non esattamente felice. Poi il crac azzurro, di fatto dopo il secondo scudetto, fino agli incontri in Serie B, in quella stagione 2006-2007 che sancì il ritorno nel grande calcio di entrambe le squdre.

Inutile aggiungere come, tra 2010 e 2020, compresi i nostri giorni, Napoli e Juve si sono contese stagioni intere, coppe, partite. E pure giocatori: un altro core 'ngrato è stato Gonzalo Higuain, passato dall'azzurro al bianconero nel 2016. Poi lo strappo di Maurizio Sarri, il Masaniello dimenticato: dopo due anni al Chelsea, anche lui aveva ceduto alla corte juventina. Una storia senza fine, insomma. E per fortuna.