Calcio

Orange Devils: ten Hag vuole portare un po' di Olanda al Manchester United

Da Red Devils a Orange Devils: per risollevare le sorti del Manchester United il tecnico Erik ten Hag sembra voler puntare tutto sui suoi connazionali e sui giocatori di scuola olandese.

Dopo due campionati alla guida dello United, la stagione che si appresta ad iniziare è l'ultimo appello per ten Hag. Se il terzo posto agguantato nella sua prima stagione a Old Trafford aveva dato speranze per il futuro, l'ottava posizione con cui ha concluso l'ultima Premier League ha fatto sorgere nuovi interrogativi sulla sua posizione, nonostante in questi due anni siano arrivate anche una Coppa di Lega e una FA Cup.

Dopo gli anni trionfali di Sir Alex Ferguson, che avevano reso lo United la squadra più tifata al mondo, per i Red Devils sono seguiti dodici anni difficili, con solo un'Europa League vinta da José Mourinho ad inframezzare la lunga sequenza di delusioni.

I giocatori dell'Ajax portati da Ten Hag a Manchester

I maggiori successi della carriera Erik ten Hag li ha ottenuti alla guida dell'Ajax, ed evidentemente ha deciso di ricreare l'atmosfera vincente che c'era ad Amsterdam anche a Manchester.

L'anno scorso aveva ottenuto il portiere André Onana dell'Inter (scelta che gli è costata molte critiche visto il rendimento problematico dell'estremo difensore camerunense nella prima parte della stagione), oltre al difensore argentino Lisandro Martinez e l'ala brasiliana Antony, tutti suoi ex giocatori all'Ajax.

Inoltre in rosa poteva già contare sul centrocampista Donny van de Beck e altri giocatori di scuola olandese, come Christian Eriksen e Tyrell Malachia. Nonostante i tanti problemi dei Red Devils, la coesione di squadra ha dato segni di miglioramento, come dimostrato dalla finale di FA Cup vinta contro nel derby contro il Manchester City.

I nuovi obiettivi: da Joshua Zirzkee a Matthijs de Ligt

Quest'estate, forse anche sull'onda dell'ottimo risultato della nazionale dei Paesi Bassi ad Euro 2024, ten Hag ha deciso di continuare l'opera di "olandesizzazione" della squadra: per sostituire due profili di prima grandezza come il difensore Raphael Varane e l'attaccante Anthony Martial infatti sono stati individuati due "tulipani".

Si tratta del difensore Matthijs de Ligt, già allievo di ten Hag ad Amsterdam e passato per la Juventus prima di trasferirsi al Bayern Monaco, e dell'attaccante del Bologna, rivelazione della scorsa Serie A, Joshua Zirkzee.

Nonostante i risultati altalenanti degli ultimi anni, il Manchester United rimane una delle squadre che possono permettersi di spendere di più al mondo: lo scorso anno hanno speso , ora si parla di 50 milioni di clausola rescissoria più 15 di commissioni per Zirkzee (cifre che hanno allontanato il Milan dalla trattativa) e di un investimento dello stesso ordine di grandezza per de Ligt: forte del gradimento del giocatori lo United ora tratterà con il Bayern, che ha versato 67 milioni nelle casse juventine per il cartellino del ventiquattrenne difensore non più tardi di due anni fa.

Se queste due trattative andassero in porto, il totale di giocatori formati in Olanda o comunque che hanno passato molti anni in Eredivisie (e spesso proprio all'Ajax) salirebbe a otto: la tonalità dei Red Devils diventerebbe decisamente più Orange.