Calcio

Parma - Marsiglia 3-0: quando i ragazzi terribili di Malesani chiusero il millennio con una perla

La storia del calcio è composta da vittorie in sequenza di grandi squadre, come Real Madrid, Barcellona o Milan, ma anche di autentiche imprese compiute dalle cosiddette "underdog". Basti pensare al Nottingham Forest, o all'Amburgo, di esempi ce ne sono.

A volte, nel calcio, Davide batte Golia. Questo sport premia da sempre il merito sportivo, regalando notti indimenticabili come quella del 12 maggio 1999.

Proprio in chiusura di millennio, il Parma ha regalato ai suoi tifosi e, in generale, a tutto il popolo italiano appassionato di calcio, un trionfo da almanacchi. I ragazzi terribili di Alberto Malesani sorpresero l'intera Europa, concludendo magnificamente una cavalcata formidabile.

Per alcuni componenti della rosa di quel Parma, come Buffon o Cannavaro, ma anche Crespo e Veron - giusto per citarne qualcuno - quella notte si rivelò un punto di partenza.

Per il club emiliano, invece, quell'incredibile successo per 3-0 contro il Marsiglia regalò una Coppa Uefa e divenne l'apice di uno dei più meravigliosi progetti sportivi del Belpaese.

Metaforicamente parlando, l'accesso negli anni 2000 non ci ha più permesso di rivedere quel Parma, che è rimasto come bloccato nel millennio precedente.

Nessuno però può toglierci quel cammino targato Malesani, quel gruppo così pregno di campioni e quella notte del 12 maggio 1999, rimasta scolpita nella storia di questo sport.

La nascita del vincente Parma di Malesani

Il Parma di Malesani è un qualcosa di (forse) irripetibile. Imprevedibile, sfrontato ma compatto, estremamente talentuoso ma allo stesso tempo ordinato. Eppure, la trionfale cavalcata in Coppa Uefa della stagione 1998/1999 inizia con una sconfitta.

Il club emiliano accede alla Coppa Uefa grazie al sesto posto conquistato in Serie A nella stagione precedente. Nell'estate del 1998 la proprietà rinforza decisamente la rosa, portando talenti del calibro di Veron e Asprilla, ma non solo.

Arrivano a Parma anche elementi chiave dello schieramento come Vanoli e Boghossian, ma anche Fuser e l'esperto Abel Balbo. Per questo stupisce il ko per 1-0 contro il Fenerbahce nei trentaduesimi di finale. Un 3-1 al Tardini nel match di ritorno permette a Crespo e compagni di accedere al turno successivo.

Anche i sedicesimi di finale si rivelano un ostacolo ben più complicato del previsto da superare per il Parma. A Cracovia, i ducali non vanno oltre l'1-1 contro il Wisla, ma ancora una volta è decisivo il fattore Tardini. Stefano Fiore e un autogol (come col Fenerbahce) permettono ai ragazzi di Malesani di vincere 2-1 e di volare agli ottavi.

La trionfale cavalcata del Parma in Coppa Uefa

Oltre al Parma, anche Roma e Bologna accedono agli ottavi di finale di Coppa Uefa, a dimostrazione della competitività della Serie A negli anni '90. I ducali pareggiano anche stavolta la gara d'andata, contro i Rangers, ma al ritorno tra le mura amiche non perdonano.

Il Parma subisce il gol di Albertz nel primo tempo, ma gioca una ripresa da cineteca. Balbo, Fiore ed Enrico Chiesa calano in sequenza un tris che stenderebbe anche Ivan Drago e permettono al Parma di accedere ai quarti di finale.

Tre delle otto squadre rimaste in Coppa Uefa 1998/1999 sono italiane. Parma. Bologna e Roma ci sono ancora tutte. Tra le tre, però, nei quarti spicca la spumeggiante prova dei ragazzi di Malesani. I ducali perdono 2-1 a Bordeaux, ma al Tardini un doppio Crespo e un doppio Chiesa infliggono ai transalpini un 6-0 da libri di storia del calcio.

Che meraviglia quel Parma, ma ancora il quadro non è completo. In semifinale l'avversario è l'Atletico Madrid, che non era la corazzata dell'ultimo decennio ma comunque squadra tosta. Gli emiliano completano il filotto casalingo nel match di andata e trionfano per 2-1 al Tardini.

Colpisce ancora un estremamente decisivo Abel Balbo, che apre le marcature prima del sigillo di Enrico Chiesa nel finale. Al ritorno colui che oggi è il padre di Federico mette a segno una mirabolante doppietta.

Chiesa e Crespo matano l'Atletico e sfatano il tabù trasferte. In quel momento, quel Parma aveva in mano tutte le carte per completare quel trionfale cammino. Manca solamente l'ultimo atto.

L'avversario del Parma: Marsiglia in finale tra le polemiche

Ad attendere il Parma in finale c'è nuovamente una francese. Dopo il Bordeaux, ecco il Marsiglia di Laurent Blanc, Gourvennec e Pires. Anche il cammino della compagine transalpino è ricco di determinanti successi casalinghi.

Gli uomini di Rolland Courbis dopo aver superato Sigma Olomouc e Werder Brema, hanno avuto la meglio nel derby francese col Monaco agli ottavi con un complessivo 3-2.

Il Marsiglia sfrutta poi il fattore Velodrome col Celta Vigo nei quarti e trova il Bologna nel penultimo atto di quella edizione della Coppa Uefa.

Il Marsiglia si qualifica alla finale solamente grazie alla regola dei gol segnati in trasferta, ma deve rinunciare a ben quattro giocatori, squalificati per la rissa avvenuta nel finale del match di ritorno contro il Bologna.

Parma - Marsiglia 3-0: Crespo, Vanoli e Chiesa completano il capolavoro

Nonostante le assenze nel Marsiglia, in quel 12 maggio 1999 a Mosca si registra un dominio del Parma. Gli Dei del calcio sono dalla parte degli emiliani, già campioni della competizione quattro anni prima.

Lo si capisce al 25', quando Blanc appoggia al proprio portiere senza accorgersi della presenza di Crespo. L'attaccante argentino anticipa furbescamente l'uscita di Porato e con uno scavetto infila in porta l'1-0 Parma.

Il Parma è un fiume in piena, continua a creare e ad attaccare alla ricerca del raddoppio, che arriva dopo appena 10 minuti. Fuser raggiunge il fondo sulla destra e mette al centro un cross al bacio, che giunge preciso sulla testa di Vanoli. Porato non può arrivare, palla all'angolino e 2-0 al 36'.

Veron non smette di inventare e il Marsiglia non riesce a reagire. Si conferma ancora il matrimonio tra talento e disciplina nella formazione di Malesani. Ad inizio ripresa il giocatore simbolo di quel Parma, Enrico Chiesa, cala il sipario su quel capolavoro col sigillo del 3-0. Un gol meraviglioso, di potenza ed equilibrio, che annichilisce i transalpini.

Nel finale Camara non trova il gol della bandiera, ma poco cambia. Il Parma domina il Marsiglia, trionfa e bissa la vittoria in Coppa Uefa del 1995. Un double storico. Una perla dei ragazzi terribili di Malesani, che chiudono il millennio entrando nella storia del calcio dalla porta principale.

La formazione di quel Parma di Malesani si recita a memoria: Buffon in porta, supportato da Thuram, capitan Sensini e Fabio Cannavaro. Fuser a destra e Vanoli a sinistra, Dino Baggio e Boghossian nel mezzo. Fiore dodicesimo uomo, poi davanti fantasia al comando. Veron dietro a Chiesa e Crespo. Che poesia, quel Parma.