Calcio

Perché i calciatori sembrano avere la gobba?

No, non stiamo parlando del nomignolo affibbiato ai calciatori della Juve, e nemmeno della postura particolare di certi atleti, ma di quel rigonfiamento che troviamo quasi alla base del collo, tra le scapole, a prescindere dalla conformazione fisica dei calciatori: alti, bassi, esili o muscolosi, tutti presentano quella sorta di protuberanza.

Che cos'è la gobba che hanno i calciatori?

In realtà non si tratta di una gobba, bensì di un dispositivo tecnologico, un tracker GPS che serve a mappare e registrare i movimenti dei calciatori durante la partita.

Si tratta di un piccolo dispositivo elettronico, cucito normalmente all'interno della parte posteriore della fascia toracica posturale che i giocatori indossano sotto le magliette, dal peso irrisorio che quasi non viene avvertito dall'atleta, ma che permette di monitorarne le prestazioni in allenamento e in partita.

Sono piccole scatolette elettroniche che trasmettono ad una frequenza di campionamento di 50 Hz, le cui batterie vengono ricaricate attraverso apposite basi che spesso vediamo a bordo campo vicino alle panchine, vicino alle antenne che ricevono i dati in tempo reale.

È dal 2015 che la FIFA ha dato il via libera all'utilizzo dei tracker GPS durante le partite e in poco tempo sono diventati uno strumento fondamentale della preparazione atletica.

Che cos'è il GPS e come viene utilizzato nel calcio?

Il Global Positioning System è un sistema di rilevazione della posizione di un determinato elemento che sfrutta una rete di satelliti artificiali in orbita appena al di fuori dell'atmosfera terrestre.

Se detta così sembra una tecnologia esagerata, pensiamo che è ciò che ci permette di utilizzare quotidianamente i navigatori satellitari in ogni automobile e ormai anche con qualsiasi smartphone o smartwatch.

Attraverso le rilevazioni satellitari, il sistema mobile GPS fornisce una serie di indicazioni dettagliate su coordinate geografiche e sui tempi di spostamento. Applicando questo sistema all'attività sportiva, è possibile quindi rilevare con altissima precisione numerosi parametri relativi al movimento compiuto dall'atleta: distanza percorsa, velocità di spostamento e tempo trascorso diventano così parametri numerici che possono essere memorizzati e inseriti nei sistemi di calcolo a disposizione dei preparatori atletici.

Il GPS è così diventato uno strumento fondamentale per il monitoraggio del cosiddetto "carico esterno" dei calciatori, ovvero il lavoro e l'attività prodotti in un determinato momento, sia esso l'allenamento o la partita stessa.

Come vengono utilizzati i dati rilevati dal GPS

A differenza di quanto erroneamente ritenuto da molti, il sistema mobile GPS non offre dati riguardanti il "carico interno", ovvero le indicazioni riguardanti l'attività fisica dell'atleta come frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue e altri parametri fisici. Questi parametri in genere vengono rilevati al momento del raduno estivo, attraverso esami effettuati con strumentazioni specifiche, e poi in altri momenti della stagione

Questi parametri poi vengono incrociati con i dati raccolti dal GPS per verificare come l'attività va ad impattare sulle prestazioni del giocatore.

Inoltre i dati riguardanti la distanza percorsa, la direzione dei movimenti, le zone di campo maggiormente calpestate e quelle in cui si sono toccati più palloni e altro ancora vengono integrati dai match-analyst con vari altri dati riguardanti le partite come i palloni intercettati, i contrasti riusciti, le palle recuperate e altro ancora per fornire elementi utili all'allenatore e al suo staff per adattare lo schieramento tattico della squadra.