È passata qualche settimana da Halloween ma il Chelsea pare aver incartato alla perfezione uno scherzetto ai danni del Manchester City.
Lo Stamford Bridge si è addobbato a festa per questo big match di Premier League con l'auspicio che il calore del tifo tipico fosse d'aiuto ai propri beniamini.
Dopo la convincente e rocambolesca vittoria contro il Tottenham, i Blues sono riusciti ad arrestare la corsa dei campioni d'Inghilterra in carica.
Valutando quanto il Chelsea ha investito in questi anni per ampliare la propria rosa, parlare di ripresa appare quasi un ossimoro. Eppure lo scorso anno è stato disastroso per i Blues e questa stagione non è iniziata nel migliore dei modi. In 12 giornate 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Risultato alquanto mediocre visti i presupposti.
La svolta pare essere arrivata grazie alla vittoria, seppur condizionata dalle circostanze, nel derby contro il Tottenham, in quel momento in forma smagliante e con piena fiducia nei propri mezzi. Il rigore di Cole Palmer ha aperto le danze per i Blues che sono così riusciti a pareggiare il momentaneo vantaggio degli Spurs e successivamente a vincere .
Dopo aver archiviato la pratica Tottenham, al cospetto di Pochettino si è presentato Guardiola. In un altro momento lo si sarebbe potuto definire un duello tra titani. Ora, c'è l'immensità di un Manchester City, forte di titoli e prestazioni, e un Chelsea che sta cercando di risalire la china e tornare fra le big.
Questo è stato però un botta e risposta continuo. Non sono mancati né il bel gioco e tanto meno i colpi di scena. Prima rete di Haaland al 25' su rigore a cui risponde prontamente Thiago Silva qualche minuto dopo e riporta tutto in equilibrio. Sfrontatezza è stata la chiave del match per il Chelsea, qualcosa che non si vedeva da tempo.
Nonostante la classifica continui a non sorridere al Chelsea - 16 punti in 12 giornate ed un misero 10° posto - questi due risultati positivi prima della sosta Nazionali possono essere un buon punto di partenza. Specie contando che sono arrivati contro due squadre di eccellente livello.
Il Chelsea si è mostrato più pericoloso e temibile di quanto potesse sembrare. Ha giocato a viso aperto ed i quattro gol sono stati subiti per una precisa volontà di essere esageratamente offensivi. I Blues non sono mai stati minimamente sfiorati dall'idea di arroccarsi nella propria area di rigore, dettaglio che ha reso la sfida particolarmente godibile.
Negli occhi di ogni appassionato di calcio, rimarranno impresse le partite giocate lo scorso anno dal Manchester City. Bel gioco, un Haaland extraterrestre, de Bruyne e Gundogan che tenevano le redini di un perfetto equilibrio tra risultato e prestazione ed infine la volontà di primeggiare su tutti.
Ora, tre dei quattro elementi sopracitati sono del tutto latenti. Il bel gioco è pressoché inesistente, De Bruyne è infortunato, Gundogan milita adesso nel Barcellona di Xavi e Haaland pur essendo straordinario in tutto ciò che fa, è fondamentale ma non imprescindibile.
Nonostante la natura propositiva del gioco di Guardiola, i suoi tendono ultimamente ad arroccarsi in difesa anche quando non strettamente necessario. Ciò non si è verificato in occasione della sfida contro il Chelsea ed è stato in gran parte merito dei Blues. Il Manchester ha quindi cercato di chiudere la pratica nel primo tempo, ma invano.
Il Manchester, pur raggiungendo risultati mirabili, sembra aver smarrito la frizzantezza che l'aveva sin qui caratterizzato. O almeno, questa la si rivede solo se adeguamente stimolato dal punto di vista atletico. Proprio come accaduto contro il Chelsea.
Nello scorso match di campionato, il compito atto a mettere nel bottino i tre punti non sarebbe stato sufficiente. A mancare tra le fila dei Citizens è la magia ed ancor più l'imprevedibilità. Ad averla mantenuta pare essere soltanto Rodri. Proprio colui che ha siglato una delle reti più iconiche della scorsa stagione.
Ora, sminuire i risultati del City sarebbe errato nonché ingiusto, considerato il momentaneo primato in Premier League. Tuttavia, quando sono i Citizens a scendere in campo, è lecito aspettarsi spettacolo oltre che risultati.