Calcio

Francia - Belgio, il derby del ranking tra due delusioni della fase a gironi di Euro 2024

Come in ogni grande torneo, ai nastri di partenza ci aspettava molto da Francia e Belgio. Les Bleus e Diavoli Rossi si annoverano tra le candidate alla vittoria finale di Euro 2024 ma, almeno per quanto visto nella fase a gironi, finora si sono rivelate due tra le più grandi delusioni.

Francia e Belgio hanno chiuso entrambe al secondo posto nei rispettivi gironi, alle spalle dell'Austria e della Romania che, all'opposto, si sono dimostrate le sorprese di questo Euro 2024. Si crea così un ottavo di finale che contrappone le migliori due Nazionali europee nel Ranking FIFA.

Il tema principe di questo confronto è la fase difensiva. Al fortino transalpino si contrappone un reparto, quello belga, alle prese con un totale rinnovamento. La retroguardia (quasi imperforabile) ha di fatto salvato la Francia finora, mentre poteva costare una precoce eliminazione ai Diavoli Rossi.

Appuntamento alle ore 18:00 di lunedì 1 luglio 2024 per il fischio d'inizio di questo ottavo di finale, che si prospetta tra i più divertenti di questo turno.

Il paradosso Francia-Belgio: le prime del Ranking a confronto

  1. Argentina
  2. Francia
  3. Belgio
  4. Brasile
  5. Inghilterra

Attualmente, queste le prime cinque Nazionali nel Ranking FIFA. Risulta quindi evidente come Francia e Belgio siano le due squadre UEFA meglio posizionate. Questo Euro 2024 evidenzia ulteriormente la fallacità del calcolo che porta alla creazione di questa speciale classifica, nella quale si tiene conto anche dei risultati delle amichevoli.

Nonostante abbia sempre fallito nei grandi tornei, il Belgio occupa la terza posizione perché nelle qualificazioni e nelle amichevoli vince praticamente sempre, spesso con punteggi rotondi. Lo stesso si può dire della Francia, che dal Mondiale 2018 vinto e dalla finale in Qatar 2022 ha tratto il resto dei punti necessari per issarsi al secondo posto, alle spalle della sola Argentina.

Il Ranking, tuttavia, non scende in campo. Un po' come il potenziale. Francia e Belgio, essendo vittime della loro posizione così alta in questa classifica, subiscono le pressioni di chi ha sempre il ruolo di favorito. Una delle due, però, dovrà salutare già agli ottavi Euro 2024.

Da una parte, risulta più comprensibile il girone zoppicante fatto dal Belgio. Difficile invece comprendere la sterilità offensiva della Francia, dove il ciclo Deschamps sembra ormai giunto al suo inesorabile termine.

La difesa: croce per il Belgio, delizia per la Francia

La fase difensiva è fondamentale all'interno di un Europeo, forse anche di più di quella offensiva. Non subire gol ti permette di andare avanti, mal che vada fino ai rigori. Subirlo, invece, ti può eliminare. Lo ha capito la Francia, che ha subito un solo gol nelle tre partite della fase a gironi, su rigore contro la Polonia.

Nel Belgio, invece, le performance della retroguardia rischiavano di essere una croce pesante da portare. Contro la Slovacchia gli uomini allenati da Domenico Tedesco hanno perso 1-0, subendo l'unico gol della loro fase a gironi. Una rete pesante, che li constringe a rincorrere nelle due sfide restanti.

Sia Francia che Belgio hanno subito quindi le stesse reti finora a Euro 2024 (1 in 3 partite), ma la lettura sulle loro fasi difensive è quasi agli opposti. I Diavoli Rossi stanno ricreando da zero un reparto che può contare solo sul solo Vertonghen della vecchia guardia.

Oltre al gol su azione subito contro la Slovacchia, il Belgio ha rischiato più volte di incassare la rete anche contro Romania e Ucraina, riuscendo a mantenere la porta inviolata grazie alle prodezze di Casteels. La Francia, invece, non ha quasi mai costretto Maignan agli straordinari.

Koundé agisce da terzino destro nel 4-3-3 di Deschamps, permettendo in fase di possesso a Theo Hernandez di salire, diventando braccetto di una difesa a tre composta con Upamecano e Saliba. Questa variabile tattica comporta una spinta sugli esterni che converge sulle ali alte e, da qua, si apre il dibattito sulla fase offensiva.

Francia a risparmio energetico, Belgio De Bruyne dipendente

Passando all'attacco si inverte l'analisi fatta in precedenza per la difesa di Belgio e Francia. In questo caso, i Diavoli Rossi sono la squadra che nella fase a gironi ha fatto vedere qualcosa in più. Anche perché i transalpini non hanno praticamente fatto vedere niente.

Nella fase offensiva della Francia ha pesato l'assenza di Mbappé nella seconda partita, contro l'Olanda. Il neo giocatore del Real Madrid ha segnato su rigore contro la Polonia, mentre è rimasto a secco con l'Austria. Anche lui pare vittima di un sistema di gioco, quello "ideato" da Deschamps, decisamente troppo statico.

Nella Francia ognuno occupa sistematicamente la sua zona di campo. Il poco movimento generale impedisce ai talenti transalpini di svariare, o di giocare tra le linee. Questo limita le giocate e l'estro dei singoli, impedendo di fatto alle partite che vedono protagonisti i Les Bleus di decollare. Di fatto, quello di Deschamps è un sistema a risparmio energetico.

Francia e spettacolo per ora non vanno di pari passo ad Euro 2024, mentre il Belgio di Tedesco sembra decisamente De Bruyne centrico. Dalle sue giocate dipendono i Diavoli Rossi, che tuttavia hanno segnato appena due reti in tre partite. Ciò nonostante, il solo Lukaku ha visto annullarsi tre gol dal VAR. Sintomo di una squadra che non fatica a trovare il modo di rendersi pericolosa.

Il Belgio crea molto, tira molto e ha un baricentro decisamente più alto della Francia, che adotta invece una tattica più conservativa. In questo contesto, se i Diavoli Rossi dovessero lasciarsi troppo campo alle spalle, la velocità degli interpreti offensivi di Deschamps potrebbe fare loro molto, molto male.