Calcio

Spagna-Italia, un grande classico degli europei moderni tra intensità e tattica

Si sta per scrivere un altro capitolo di un classico del calcio moderno, almeno per quanto riguarda gli Europei. Dal 2008 ad oggi, infatti, Spagna e Italia si sono affrontate in ogni edizione della rassegna continentale, con risultati e vincitori diversi

La Spagna ha dimostrato estremo cinismo nel match d'esordio ad Euro 2024. Il 3-0 inflitto alla Croazia è figlio delle eccellenti doti tecniche dei calciatori a disposizione di De La Fuente, più che di schemi tattici riusciti.

La difesa della Spagna, però, deve ringraziare Unai Simon se è riuscita a mantenere la porta inviolata. Con l'Italia potrebbe essere un'altra storia. Dopo l'avvio shock, la Nazionale di Spalletti ha mostrato una bella reazione e conferma in Nicolò Barella l'elemento chiave della propria formazione.

Andiamo dunque ad analizzare l'ennesimo scontro tra Spagna e Italia, incentrandosi sul momento di forma delle due Nazionali e su alcuni temi chiave del match.

Spagna-Italia: un intramontabile classico

Spagna e Italia si preparano a vivere il sesto scontro nelle ultime cinque edizioni dei campionati Europei di calcio. Nel 2008 a festeggiare furono gli iberici, che prevalsero ai rigori grazie agli errori di De Rossi e Di Natale ed eliminarono gli Azzurri ai quarti di finale, andando poi a vincere il torneo.

Nel 2012, come in questa edizione, Spagna e Italia si sono trovate nella fase a gironi. Curiosamente, anche in quel caso c'era pure la Croazia nel raggruppamento. Furie Rosse e Azzurri si scontrano nella prima giornata, pareggiando per 1-1, e poi si affrontano nuovamente in finale, quando gli iberici dominano e vincono con un netto 4-0.

L'Italia riporta dalla sua parte i festeggiamenti nel 2016, quando sotto la guida di Conte batte 2-0 la Spagna negli ottavi di finale. Questa resta l'unica edizione dal 2008 ad oggi nella quale la vincitrice dello scontro tra queste due Nazionali non ha poi vinto la competizione, perché gli Azzurri vengono eliminati dalla Germania nei quarti.

Ad Euro 2020 l'Italia batte nuovamente la Spagna, ma stavolta lo fa in semifinale. Gli Azzurri si vendicano dell'eliminazione del 2008 trionfando nella lotteria dei calci di rigore e andando poi a vincere la competizione. In tre delle ultime quattro edizioni, dunque, quando queste due Nazionali si sono trovate una di fronte all'altra, alla fine una delle due ha poi vinto.

Spagna tra cinismo e fortuna

Se si guardasse solamente il risultato, la Spagna avrebbe iniziato in maniera perfetta questo Euro 2024. Tuttavia, contro la Croazia si sono viste anche cose negative. In primis la difesa iberica, spesso distratta e salvata solamente dalle prodezze di Unai Simon, come in occasione del rigore.

Dall'altra parte, il cinismo degli attaccanti spagnoli ha permesso alla Nazionale iberica di issarsi velocemente sul doppio vantaggio, mettendo il match sui propri binari. Ciò nonostante, le occasioni per riaprire la partita non sono affatto mancate alla Croazia. La fortuna in alcuni episodi si è rivelato un fattore fondamentale nel rendere così rotondo il risultato finale della sfida.

L'Italia può infastidire la linea difensiva spagnola, almeno quella vista contro la Croazia. Allo stesso tempo, la retroguardia azzurra potrebbe subire le offensive di Yamal, che sin dall'esordio si è confermato ingranaggio fondamentale dello scacchiere di De La Fuente.

Barella e Donnarumma: stessi simboli in una nuova Italia

Si vede la mano di Spalletti in questa Italia, dai compiti assegnati a Calafiori all'evoluzione ad attaccante completo di Scamacca. Se Chiesa esterno destro non ha convinto a pieno, Jorginho si è riscoperto impeccabile in mediana. Il vero top player della Nazionale, però, è Nicolò Barella.

Il centrocampista dell'Inter, pur non essendo al meglio, segna il gol del 2-1 all'Albania e si conferma leader degli Azzurri. Carattere da vendere e piedi fatati, dalle sue giocate passa il destino della Nazionale. Lo stesso si può dire di Donnarumma, decisivo al 90' nel salvataggio sul tiro di Manaj.

Come ad Euro 2020, Barella e Donnarumma si confermano giocatori chiave per i risultati dell'Italia. Come la Spagna ha Rodri e Unai Simon, noi abbiamo loro due. Due campioni che, come detto da Buffon, sono tra i migliori al mondo. E noi ce li godiamo.

La tattica della Spagna contro l'intensità dell'Italia

Sembra assurdo, ma nello scontro tra intensità e tattica, tipico delle sfide tra Spagna e Italia, questa volta non siamo noi i tattici. La Nazionale di Spalletti cavalca il proprio stato mentale e alterna momenti di altissima pressione ad altri nella quale quasi si assenta dalla partita. All'opposto, gli iberici di De La Fuente paiono seguire uno spartito ben preciso.

La Spagna è tattica non tanto perché segue uno schema fisso, quanto perché ogni componente della formazione iberica ha dei precisi compiti assegnati. Viene sempre lasciato spazio al funambolismo e alle giocate individuali, ma sempre dentro un piano partita ben chiaro. Questo enfatizza la fantasia di Yamal, ma anche il cinismo di Fabian Ruiz. Il tutto col metronomo Rodri al centro.

Dall'altra parte, l'Italia è umorale più che ordinata. Non in senso negativo, anzi. L'enfasi volitiva degli Azzurri vista nella rimonta all'Albania certifica uno stato mentale estremamente solido. I festeggiamenti dopo ogni gol segnato, invece, ci ricordano di quanto i nostri ci tengano a fare bene.

Anche stavolta la sfida tra Spagna e Italia promette spettacolo. Dalla porta al centravanti i duelli interni sono molteplici, tutti equivalentemente interessanti. Questo scontro è Donnarumma contro Unai Simon, Jorginho contro Rodri, ma anche Scamacca contro Morata. Una cosa è certa: ci sarà da divertirsi.