Calcio

Euro 2024, al via gli ottavi di finale: ancora la Svizzera sul cammino dell'Italia

Gli Azzurri di Luciano Spalletti, grazie al secondo posto conquistato, sfideranno la Svizzera nel primo match della loro fase ad eliminazione diretta di questo Euro 2024.

Svizzera-Italia sta diventando un classico negli ultimi anni. Sicuramente, questo confronto è sempre stato uno spartiacque per il cammino degli Azzurri. Positivo ad Euro 2020, decisamente meno nelle qualificazioni al Mondiale in Qatar.

Se l'Italia può sfruttare l'onda d'entusiasmo derivante dal finale di gara contro la Croazia, la Svizzera si è confermata un cliente scomodo. Gli elvetici di Yakin hanno impensierito non poco la Germania padrona di casa, che ha evitato la sconfitta proprio come gli Azzurri a pochi secondi dallo scadere.

Da una parte, dunque, l'Italia deve mettere da parte la fase a gironi, resettare e adesso ripartire da zero. All'opposto, la Svizzera spera di replicare la scintillante prova offerta contro la Germania per realizzare uno sgambetto mai realizzato agli Azzurri prima d'ora in una fase finale. Fischio d'inizio alle ore 18 di sabato 29 giugno 2024.

Svizzera-Italia: uno scontro spartiacque

Dal trionfale europeo del 2021 a questo Euro 2024, c'è sempre la Svizzera nel destino dell'Italia. Tre anni orsono gli Azzurri guidati da Roberto Mancini replicarono il 3-0 rifilato nella prima giornata alla Turchia, annichilendo gli elvetici e mettendo le mani sul primo posto di un girone poi chiuso a punteggio pieno.

La doppietta di Locatelli e il sigillo di Immobile hanno messo al tappeto la Svizzera ad Euro 2020. Due calciatori che, però, in questa edizione dell'europeo non sono stati nemmeno convocati da Luciano Spalletti. Sintomo di un'Italia che è cambiata molto dal successo di Wembley contro l'Inghilterra, anche a causa della mancata qualificazione al Mondiale in Qatar.

L'Italia chiude al secondo posto il girone di qualificazione al Mondiale 2022, alle spalle proprio della Svizzera. Ai fini del piazzamento finale degli Azzurri hanno inciso i pari con Irlanda del Nord e Bulgaria, ma hanno pesato almeno altrettanto i due passi falsi commessi contro gli elvetici.

Quel secondo posto ci ha condannato a dover disputare il match, rovinosamente perso, di playoff contro la Macedonia del Nord. Insomma, la Svizzera per l'Italia è gioie e dolori. Come diceva il grande Carlo Verdone, "può esse fero o può esse piuma".

L'effetto Zaccagni e l'assenza di Calafiori

L'Italia deve obbligatoriamente cavalcare l'onda dell'effetto Zaccagni. Quel gol realizzato all'ultimo secondo di un lunghissimo recupero, quando ormai ogni speranza sembrava abbandonata, non può che recare positività al gruppo guidato da Luciano Spalletti.

L'aspetto mentale è fondamentale in una competizione breve come un'europeo, ma lo è altrettanto anche la forma fisica. Ecco perché, di pari passo col primo fattore, si auspica un miglioramento nell'intensità e fluidità di gioco dell'Italia. Gli Azzurri si sono mostrati contratti contro la Croazia, riuscendo a reagire solamente dopo aver incassato la rete.

A tal proposito, l'Italia non riesce mai a portarsi avanti nel punteggio. In tutte e tre le partite del Gruppo B gli Azzurri si sono trovati in svantaggio per 1-0, con esiti totalmente diversi in base all'avversario. Adesso che si entra nella fase ad eliminazione diretta è ancor più fondamentale non trovarsi in svantaggio.

Inoltre, l'Italia dovrà fare a meno di quel Riccardo Calafiori che ha evitato la sconfitta contro la Croazia a suon di interventi difensivi decisivi e di assist al bacio. La palla a Zaccagni arriva dai suoi piedi e, soprattutto, dalla sua intraprendenza. In sua assenza, Spalletti deve trovare questa 'garra' da altri elementi della formazione.

La nuova Svizzera di Yakin

Se l'Italia ha cambiato molto in questi ultimi anni, altrettanto ha fatto la Svizzera, a partire dalla panchina. Gli Azzurri si imposero ad Euro 2020 contro la Nazionale guidata da Vladimir Petkovic, che venne poi esonerato dall'incarico al termine del torneo. Al suo posto è stato scelto Murat Yakin, che ha sgambettato l'Italia due volte nelle qualificazioni al Mondiale 2022.

Yakin non è ancora riuscito a battere l'Italia, evento che sarebbe storico anche per la stessa Svizzera. Gli elvetici non hanno infatti mai battuto gli Azzurri in una fase finale di una competizione internazionale e il loro ultimo successo risale ad un 1-0 delle qualificazioni al Mondiale '94.

Anche in campo la Svizzera ha operato cambiamenti importanti. Xhaka, Akanji ed Embolo restano i capisaldi di una formazione che sta scoprendo Ndoye e Aebischer, ma anche Duah. Yakin ha rinnovato a sua immagine e somiglianza una Nazionale che nell'ultimo decennio sta riscrivendo la propria storia in positivo.

Svizzera e Italia a due facce

Svizzera e Italia hanno avuto un'andamento simile nella fase a gironi. Entrambe hanno vinto, subendo gol, l'esordio, per poi fare un passo indietro nella seconda uscita. Se gli Azzurri sono caduti contro la Spagna, gli elvetici hanno raccimolato appena un pareggio contro la modesta Scozia.

L'imprevedibilità pare l'elemento di collegamento tra Svizzera e Italia. In pochi si sarebbero aspetatti gli elvetici capaci di spaventare la Germania e di sfiorare il colpaccio che sarebbe valso la testa del Gruppo A. Un numero altrettanto basso di persone si sarebbe aspettato un'Italia così a fasi alterne.

Difficile capire la vera natura di queste due Nazionali. L'Italia è quella che ha rimontato l'Albania e ha ripreso per i capelli il match contro la Croazia? Oppure è quella remissiva vista contro la Spagna? La Svizzera, invece, si presenterà con lo stesso smalto che ha intimorito la Germania padrona di casa, o sarà la versione opaca mostrata con la Scozia?

A differenza della fase a gironi, non c'è un domani. Questa è una sfida da dentro o fuori. Il pari non servirebbe a nessuno, solamente a protrarre oltre il novantesimo la contesa. La Svizzera cerca l'impresa, l'Italia invece non vuole smettere di sognare.