Alla squadra toscana dedichiamo un articolo a parte, ma nel programma di questa 1ª giornata che coinvolge 32 squadre di 28 federazioni paesi diversi (Turchia, Slovacchia e Belgio si presentano al via con due squadre) abbiamo selezionato altre cinque partite che rendono questa Conference League degna di interesse.
Nel gruppo A il Lille è sicuramente la squadra favorita, ma l'inizio di stagione ha destato qualche difficoltà della squadra di Paulo Fonseca: per avere ragione dei croati del Rijeka nel turno preliminare, dopo la vittoria per 2-1 a Lille, i francesi sono dovuti passare per i supplementari, trovando il gol qualificazione con Jonathan David solo al 108° (e con le regole in vigore fino a poco tempo fa, con la sconfitta 1-0 sarebbero stati eliminati nei tempi regolamentari).
C'è da dire però che in casa il cammino dei "Mastini" è stato lineare, con 3 vittorie su 3 tra preliminari di Conference League e Ligue 1. Fuori casa, però mai una vittoria: oltre al pareggio ai supplementari in Croazia, 2 pareggi e 1 sconfitta in trasferta in campionato.
L'Olimpia Lubiana, campione di Slovenia e detentore della coppa nazionale, da parte sua ha subito solo 2 sconfitte in trasferta su 15 partite giocate finora: in campionato alla prima giornata sul campo del Koper, nel terzo turno di qualificazione alla Champions League in casa del Galatasaray (1-0, dopo la sconfitta per 0-3 subita all'andata). In realtà il pareggio per 1-1 con il Qarabag nei preliminari di Europa League vale come una sconfitta, dato che si partiva dalla vittoria degli azeri in Slovenia per 0-2 e con il pareggio l'Olimpia è stato "degradato" alla Conference League.
Buon inizio di stagione per il Bruges: a parte la sconfitta indolore nel turno preliminare di Conference League sul campo dell'Aarhus per 1-0 (dopo la vittoria all'andata per 3-0 in Belgio), l'unica altra sconfitta stagionale è arrivata due settimane fa sul campo del Gent in campionato.
Per il resto 8 vittorie e 2 pareggi, che sono valsi l'attuale terzo posto in campionato e l'accesso alla Conference League attraverso l'eliminazione ai play-off degli spagnoli dell'Osasuna, favoriti alla vigilia. Da prestare attenzione all'attacco, che si sviluppa principalmente sull'asse Andreas Skov Olsen-Igor Thiago (13 gol in due).
Il Besiktas, da parte sua, ha vinto 6 partite su 6 nei turni preliminari di Conference League (contro Tirana, Neftchi Baku e Dinamo Kiev), ma è reduce dalla prima sconfitta stagionale sul campo del Trabzonspor che ha reso la distanza dalla vetta occupata dal Fenerbahce di 12 punti.
Si tratta di una squadra da tenere comunque in grande considerazione, che presenta tanti giocatori di spessore europeo a partire dal centravanti senegalese Vincent Aboubakar per arrivare al centrocampista Alex Oxlade-Chamberlain e al difensore Eric Bailly, ma anche gli ex Serie A Ante Rebic, Salih Ucan, Rachid Ghezzal e Omar Colley.
Squadra vincitrice della Coppa di Polonia, il Legia Varsavia trova nella sua 1ª giornata di Conference League uno degli avversari peggiori, l'Aston Villa, che come tutte le squadre di Premier League che partecipano alla competizione è automaticamente una delle favorite per la vittoria finale.
Attualmente terzi in campionato ma con due partite da recuperare che potrebbero proiettarli in prima posizione, i polacchi si sono qualificati alla fase a gironi solo dopo aver superato il Midtjylland ai rigori, avendo pareggiato 3-3 in Danimarca e 1-1 in casa. Nei turni precedenti aveva eliminato Ordabasy e Austria Vienna: grandi mattatori di questo inizio di stagione il centravanti ceco Tomas Pekhart (8 gol) e il trequartista albanese Ernest Muci (5 gol).
L'Aston Villa dal canto suo ha collezionato 9 punti nelle prime 5 giornate di Premier League, conquistando il 7° posto alle spalle del West Ham campione dell'ultima Conference League. I Villans sono una squadra che non conosce mezze misure: solo vittorie e sconfitte, anche con grandi scarti di punteggio, e mai un pareggio. Nel play-off di Conference League ha sistemato la pratica Hibernian con una vittoria per 0-5 in Scozia e per 3-0 al Villa Park.
Con il campione del mondo Emiliano Martinez in porta e il potenziale offensivo dato da Leon Bailey, Ollie Watkins, Moussa Diaby, Bertrand Traoré e Niccolò Zaniolo, l'Aston Villa si candida fin da subito alla finale di Atene.
Quest'estate si è sicuramente chiuso un ciclo per l'Eintracht Francoforte, con l'arrivo del nuovo allenatore Dino Topmoller e l'addio di tanti protagonisti delle scorse stagioni come Kolo Muani, Lindstrom, Kamada, Sow, Ndicka e tanti altri. Ma la squadra è partita bene, senza ancora conoscere una sconfitta (anche se in campionato si registra solo 1 vittoria a fronte di 3 pareggi), accedendo alla fase a gironi di Conference superando agevolmente il Levski Sofia (1-1 in Bulgaria, 2-0 in Germania).
I tanti nomi nuovi si sono subito ambientati, in primis il centravanti Jessic Ngankam e il giovane centrocampista francese Junior Dina Ebimbe, entrambi a quota 3 gol.
Brutto inizio di stagione invece per l'Aberdeen, mai in grado di centrare una vittoria finora se non in Coppa di Lega scozzese contro lo Stirling Albion (squadra di terza serie) e approdato alla Conference League dopo aver perso i preliminari di Europa League contro l'Hacken (pareggio per 2-2 in Svezia e sconfitta casalinga per 1-3).Solo due pareggi in campionato per una squadra che fa molta fatica ad andare in gol: 5 gol per il centravanti macedone Bojan Miovski, unico giocatore a centrare la porta più di una volta.
A vedere il livello medio della Conference League, fa sinceramente impressione vedere la rosa del Fenerbahce: troviamo Edin Dzeko, centravanti che qualche mese fa era a Istanbul, sì, ma con la maglia dell'Inter a giocare la finale di Champions League, e tanti altri giocatori che non sfigurerebbero in molte delle squadre che partecipano alla massima competizione continentale: Dusan Tadic, Fred, Dominik Livakovic, Cengiz Under, Sebastian Szymanski, Michy Batshuayi, Rodrigo Becao...
Un vero e proprio squadrone agli ordini di Ismail Kartal, che sta dominando il campionato turco pur con una partita in meno di molti avversari (4 vittorie su 4 partite giocate) e che anche nei preliminari di Conference ho ottenuto solo vittorie contro Zimbru Chisinau, Maribor e Twente.
Una marcia apparentemente inarrestabile che ora trova l'ostacolo Nordsjaelland sul suo cammino: i danesi sono reduci da due pareggi in campionato che li hanno allontanati dalla vetta della classifica (dove si trova il Copenaghen), ma nelle qualificazioni di Conference hanno ben figurato contro FCSB (0-0 a Bucarest e 2-0 in casa) e Partizan Belgrado (vittoria per 5-0 in Danimarca e per 0-1 in Serbia).
È una squadra molto giovane (solo 3 giocatori sopra i 30 anni e complessivamente solo 7 sopra i 22), che vede nel centravanti Marcus Ingvartsen (8 centri stagionali in 10 presenze) un terminale offensivo molto efficace.