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Calcio

Quale centrocampista può acquistare la Juventus nel mercato di gennaio?

Il motivo è molto semplice: Allegri dovrebbe andare a toccare un ecosistema in questo momento infrangibile. Eccoci qui, domanda da un milione - pure di più - di euro: vale la pena intervenire sul mercato quando tutto sembra andare nel verso giusto?

La volatilità della situazione si scontra con le certezze granitiche acquisite dalla Juventus. La squadra bianconera si affida a un gruppo compatto, che ha messo da parte le "primedonne", così come le ha definite l'allenatore. Per risalire ai nomi non serve certo fare troppi chilometri: capatina in Germania e si trova Bonucci, poi Portogallo e si vede Di Maria.

Insomma: ingaggi e personalità pesanti, che la Juve si è ben vista dal confermare. Così tutti si sono responsabilizzati. E Max macina punti.

Certo, con Pogba e Fagioli sarebbe stata tutt'altra storia. La Juve aveva in arsenale un talento giovane e già rodato nei meccanismi della prima squadra, poi la stella. L'uomo più amato e persino più acclamato.

L'assenza prolungata di Pogba, prima per infortunio e poi per il caso doping, ha eliminato dalla faretra la freccia dei gol e quella degli assist. Come lo stesso Fagioli, PP era l'uomo della giocata estemporanea. In una Juventus priva di guizzi e di idee sostanziali alla base dela fase offensiva, faceva tutta la differenza del mondo.

Quale sarebbe l'acquisto giusto per la Juventus?

Senza necessariamente scomodare il paragone con Moneyball - "L'arte di vincere", film del 2011 con Brad Pitt che interpreta il leggendario Billy Bean, GM della Major League Baseball -, è chiaro che ben prima dei nomi e dei prezzi, Giuntoli e Manna dovranno andare a spulciare le varie voci delle statistiche.

Primo: serve un giocatore in grado di portare gol in dote. I bianconeri hanno segnato 27 reti e tra le prime 8 squadre sono esattamente al settimo posto insieme alla Fiorentina (i viola hanno pure proverbiali problemi con le punte). Se gli attaccanti segnano a corrente alternata, Gatti è stato finora fondamentale nell'area piccola, sta tornando a esserlo sicuramente Rabiot.

Sevono reti, dunque. E pure guizzi, classica giocata in grado di sbloccare una partita. Un po' come continua a fare Chiesa, come ha fatto lo stesso Rabiot contro il Monza. Come invece non riesce a costruire al momento Locatelli, né McKennie, pur determinante.

Il centrocampista ideale

Kalvin Phillips potrebbe essere la soluzione, dunque? Non se si cercano gol e soluzioni. Sì se si vuole un altro Locatelli. E potrebbe essere pure uno scenario intrigante, nel caso in cui dovesse partire un elemento come Nicolussi. Hojbjerg, ecco, farebbe probabilmente più al caso bianconero: quantità e qualità, ha un curriculum di livello e potrebbe giocare bene a due, se Allegri dovesse optare per un tridente alle spalle della sola punta in un 4-2-3-1 con Yildiz dal primo minuto.

In Italia i nomi restano quelli di sempre: a guardare le intenzioni di Giuntoli, impossibile tenere fuori Samardzic (finché non firmerà con altri, vedi il Napoli); un occhio di riguardo è oggettivamente da dare a Piotr Zielinski, da sempre pallino juventino e in scadenza a fine anno.

Il sogno, tuttavia, si chiama Teun Koopmeiners: andrebbe a "checkare" tutte le caselle delle richieste di Allegri, che sarebbe ben felice di un profilo così qualitativamente valido e comunque giovane, da plasmare, futuribile nel presente. Com'è stato Vlahovic, del resto.

L'ipotesi esterno

Non di soli mediani potrebbe però colorarsi il mercato della Juventus. La squadra bianconera è alla ricerca anche di un esterno, un calciatore prettamente offensivo che potrebbe essere sfruttato da Allegri in particolare a gara in corso, quando l'equilibrio del 3-5-2 potrebbe persino spezzarsi in virtù della ricerca più frenetica del risultato.

Felipe Anderson, in scadenza con la Lazio, è l'obiettivo di giugno; Federico Bernardeschi è la possibilità in prestito per appena sei mesi. Quest'ultimo piace ad Allegri, ha un gran rapporto con il gruppo e... sarebbe gratis. Non di poco conto, anzi.

Quanto può spendere la Juventus

Sì, perché il tema economico è forse quello più rilevante se si parla del calciomercato della Juventus. Nonostante l'aumento di capitale, la Juve è in un regime di autofinanziamento. Di soldi in cassa ce ne sono ben pochi e quei pochi sono preferibilmente da investire per qualche giovane interessante - tipo Adzic, in arrivo a Torino -, non certo per un giocatore a fine carriera.

Insomma: si impara dagli errori. Ma allo stesso tempo si cerca di limitare i rischi come i danni. Al momento, senza cessioni, la Juventus potrebbe spendere poco, niente, non proprio zero ma comunque non da grande colpo, né medio.

Se arrivano cessioni

Discorso diverso, nautralmente, se dovessero arrivare cessioni importanti, tema su cui Allegri si è mostrato più volte riluttante.

Eccoci: un eventuale sacrificio di Iling Junior, per una cifra che potrebbe toccare i venti milioni di euro, a quel punto la Juventus potrebbe avere la forza di impostare un discorso importante per un acquisto altrettanto importante.

In soldoni: potrebbe presentarsi dall'Atalanta per realizzare il proprio sogno, ossia Teun Koopmeiners. L'unico, sì, a ricevere il placet di tutti. Allo stesso tempo, il più complicato da raggiungere. C'est la vie...