Tra tutte le rivalità sportive di questi ultimi tempi, nessuna ha catalizzato di più l'attenzione del grande pubblico rispetto a quella tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo.
Anche senza scomodare le stelle del firmamento nella storia del calcio, il dualismo tra i due è fomentato da diversi aspetti fondamentali: una sfida giocata spesso nello stesso campionato e tra le due squadre più blasonate (Barcellona e Real Madrid), due stili di gioco e di persona opposti, una gara continua a chi metteva più trofei in bacheca e più palloni in rete.
Un dominio assoluto durato una dozzina d'anni, in cui si sono alternati sul tetto del mondo. Lasciando ai posteri l'ardua sentenza: chi è il più forte dei due?
Critiano Ronaldo nasce circa due anni prima di Lionel Messi (1985 il primo, 1987 il secondo), entrambi provenienti da famiglie non benestanti e da realtà difficili, dove il calcio è stato fin da subito il modo migliore per evadere e cercare altre strade.
L'incredibile talento di entrambi li ha resi subito protagonisti nei rispettivi settori giovanili, frenati però da diversi problemi fisici. Per Messi il grande salto nel River Plate (e nel campionato italiano) venne stoppato per una corporatura troppo gracile secondo gli osservatori, mentre per Ronaldo fu un problema al cuore a costringerlo a finire sotto i ferri per continuare la sua scalata nel mondo del pallone.
Problemi fisici diversi, che hanno portato poi a due strade altrettanto differenti. Messi ha sfruttato le competenze dello staff del Barcellona per rafforzare il suo fisico esile, coltivando al massimo il suo estro e la sua capacità di controllo del pallone. Ronaldo ha invece fatto del proprio fisico un vero tempio, aumentando parimenti la potenza e la tecnica dei suoi gesti.
Nel percorso, l'argentino ha scelto la via del "dietro le quinte", lasciando trapelare un carattere non altrettanto rinforzato a far fronte agli spigoli del mondo del pallone, mentre viceversa Ronaldo, divenuto poi CR7 per tutti, sfoderava la stessa spavalda sicurezza in campo come fuori, costruendosi anche un'immagine social che è diventata via via un "brand" della propria azienda.
Caratteri diversi che hanno portato però fortune diverse dal punto di vista calcistico. Straripante il Ronaldo nelle sue migliori condizioni fisiche, imprendibile Messi nei veloci passaggi del tiki taka blaugrana. Caratterialmente indistruttibile CR7 anche nei momenti di maggiore avversità, più soggetto alle pressioni mediatiche e sportive sempre più alte, Messi.
Modi di vivere la vita, oltre che il calcio, che hanno portato a schieramenti di tifo opposto e quanto mai polarizzati. Della serie, o si ama o si odia.
Al di là che per entrambi ci sarebbe quindi da scrivere un'intera enciclopedia, che comprende anche gli infiniti modi in cui hanno influenzato non solo il mondo del calcio, ma anche quello dei media e della società, a fare da cartina di tornasole non resta che fare la conta dei numeri.
Partendo da un semplice presupposto: stiamo parlando di numeri record, che difficilmente saranno ripetibili nel breve periodo (Halaand e Mbappè permettendo).
I numeri a carattere generale, mostrano quanto i due hanno pesantemente inciso nelle loro presenze in campo. Parliamo di una media di 0.79 gol a partita per Messi e 0.72 per Ronaldo (in pratica, non vederli segnari è stata una vera rarità per tutta la loro lunga carriera).
Ancora più imponente il conto complessivo dei gol, dove è CR7 in vantaggio: 839 per il portoghese, 810 per l'argentino (rispettivamente su 1030 e 1170 partite). Messi però torna padrone se parliamo di "assist", con 358 passaggi decisivi per i compagni contro i 236 di Ronaldo.
Andando ancora più nel dettaglio, vediamo Messi avanti per il numero di gol su calcio di punizione (ma solo per 63 a 60), mentre è Ronaldo ad aver messo a segno più calci di rigore (152 contro 108).
Sono 1456 i tiri nello specchio per CR7 contro i 1381 di Messi (ovvero, 1 gol ogni 5.27 conclusioni in porta per l'argentino, 1 gol ogni 6.43 per Ronaldo), mentre non c'è storia riguardo ai "Duelli Aerei" vinti: 764 (per Ronaldo ovviamente) contro 115.
Nonostante una carriera del genere e sfide in tutte le competizioni, Messi e Ronaldo si sono incontrati "solo" 37 volte sul campo.
Per la precisione sono state 18 in Liga, 6 in Champions League, 5 in Coppa del Re e altrettante per la Supercoppa di Spagna, oltre a un paio di amichevoli.
Il bilancio vede Messi avanti per quanto riguarda le vittorie (17 a 11), ma in parità per quanto riguarda il numero di gol segnati (23 a testa).
Se parliamo di palmares dei due più vincenti calciatori della storia, mettetevi comodi.
Ci vogliono bacheche belle grandi per contenerli tutti.
In più aggiungiamo tutta una serie di Supercoppe, Coppe di Lega, Scarpe d'oro, Coppe Nazionali e chi più ne ha, ne metta.
C'è poi da fare un ulteriore discorso per quanto riguarda le rispettive nazionali. I due in realtà non si sono mai affrontati con quella maglia, dove però è evidente che le aspettative e le ambizioni di Portogallo e Argentina sono spesso state differenti.
Ciò nonostante, Ronaldo è riuscito a conquistare 1 Campionato d'Europa con la sua nazionale (nel 2016) oltre a una Nations League.
Mentre per Messi, l'attesa è stata lunga e solo negli ultimi anni è riuscito finalmente a coronare il suo sogno vincendo prima la Coppa America (nel 2021, proprio in Brasile) e poi il Campionato Mondiale (in Qatar nel 2022).
Una svolta arrivata proprio a fine carriera, che però cambia radicalmente il giudizio complessivo su Messi in maglia Albiceleste, fino a quel momento piuttosto negativo visto che era mancato proprio nei momenti più delicati.
I numeri parlano per di un Ronaldo capace di segnare in nazionale ben 118 gol in 196 partite, contro i 98 in 172 per Messi.
Cristiano Ronaldo, viceversa, ha saputo togliersi qualche soddisfazione in più nelle notti di Champions, dove non solo ha alzato una Coppa in più di Messi (5 vs 4), ma è anche risultato spesso molto più incisivo e determinante.
In 183 apparizioni, CR7 ha realizzato 140 gol (record assoluto al momento) e 41 assist, mentre per "La Pulce" si parla di 129 reti e 40 assist in 163 apparizioni (il che lo porta ad avere sì meno reti totali, ma anche una media di gol al minuto più alta).