roma-inter 4-5 1999

Calcio

Follia all'Olimpico: quel rocambolesco Roma-Inter 4-5 del 1999

Le due squadre, nell'anno immediatamente successivo ai Mondiali di Francia, vissero entrambe una stagione a dir poco contraddittoria ma che non lasciò spazio a nessun momento di stanca.

La stagione da incubo dell'Inter e quella contraddittoria della Roma

I nerazzurri, partiti con ambizioni da scudetto e con la coppia da sogno Ronaldo-Baggio, cambiarono ben 4 allenatori nel corso della stagione, alternando sconfitte disarmanti a imprese esaltanti come la vittoria contro il Real Madrid in Champions League, la rimonta contro la Lazio in Coppa Italia o, per l'appunto, la partita dell'Olimpico contro la Roma.

Allo stesso modo la Roma iniziò la stagione con entusiasmo arrivando alla fine del girone di andata con sogni di gloria, grazie allo spettacolo offerto dal gioco offensivo di Zeman e alcune vittorie prestigiose come contro Juventus e Roma. Una serie di sconfitte inattese come contro Cagliari, Salernitana, Venezia e Perugia avevano però allontanato i giallorossi dalla vetta, nonostante nel frattempo ci fossero state altre vittorie di prestigio come nel derby contro la Lazio e contro il Parma.

Arrivati al 3 maggio, la Roma occupava il 3° posto in classifica, mentre l'Inter annaspava al 9° ed era stata appena affidata a Roy Hodgson, quarto allenatore stagionale dopo l'esonero di Gigi Simoni ai primi di dicembre, a cui era succeduto dapprima Mircea Lucescu, poi sostituito brevemente da Luciano Castellini ad aprile.

La settimana vissuta dall'Inter prima della partita fu quindi molto travagliata, e peraltro la sfida contro i giallorossi fu rinviata al lunedì sera (cosa decisamente inconsueta all'epoca) per evitare la sovrapposizione con la cerimonia di beatificazione di Padre Pio che aveva richiamato un enorme numero di fedeli a Roma nella giornata di domenica.

Lo spettacolo degli attacchi, lo sconcerto delle difese

Dopo poco più di un quarto d'ora dal fischio d'inizio nel bel mezzo del campo dell'Olimpico si palesa quello che sarà probabilmente il protagonista più sfavillante di una serata magica: Roberto Baggio. All'altezza del vertice del cerchio di centrocampo piazza una palla morbida sulla traiettoria della corsa di Ronaldo, con il Fenomeno che scatta bruciando il giovane Quadrini, supera Konsel in uscita e deposita nella porta vuota il gol dello 0-1.

Passano cinque minuti ed è ancora Baggio che pesca con un pallonetto morbido Ivan Zamorano solo in mezzo all'area: per il centravanti cileno è un gioco da ragazzi segnare di potenza lo 0-2.

La difesa della Roma si dimostra quindi penetrabile, ma non è meglio quella dell'Inter: durante un'azione tutto sommato innocua della Roma Bergomi trattiene vistosamente Paulo Sergio. Collina vede e fischia il calcio di rigore che Francesco Totti piazza nell'angolino basso battendo Pagliuca.

Non passano nemmeno 10 minuti che ancora Baggio tenta di servire in profondità Ronaldo, ma questa volta a Zago riesce l'anticipo. La palla finisce quindi a Zanetti che apre velocemente per Zamorano, il quale entra in area e riesce a battere ancora una volta Konsel con un pregevole pallonetto.

Si va al riposo sul punteggio di 1-3 in favore dell'Inter, dunque, ma alla ripresa la Roma attacca in maniera veemente: al 47° Tommasi lancia una palla a spiovere dentro l'area interista che Paulo Sergio, lasciato colpevolmente solo, tocca di testa anticipando un Pagliuca in netto ritardo e realizzando così il gol del 2-3.

Passano due minuti ed è Paulo Sergio ad effettuare un cross dalla destra che trova Marco Delvecchio pronto alla deviazione, per il più classico dei gol dell'ex che vale il pareggio giallorosso.

A questo punto però l'Inter si risveglia e una manciata di minuti più tardi Zamorano triangola alla perfezione con Baggio trovandosi praticamente da solo davanti al portiere. Invece di tirare, il cileno passa la palla in orizzontale per l'accorrente Ronaldo che riporta così in vantaggio i nerazzurri.

Quando mancano 11 minuti alla fine però la Roma riparte con un contropiede orchestrato da Eusebio Di Francesco e Delvecchio, che si conclude con un tiro sbilenco di Paulo Sergio che si trasforma in un cross indirizzato verso Totti, il quale è preso in controtempo per battere a rete ma riesce a deviarlo verso Di Francesco che batte il nuovo entrato Sebastian Frey (subentrato all'infortunato Pagliuca) per il nuovo pareggio romanista.

Quando mancano tre minuti al novantesimo viene fischiata una punizione per l'Inter sul vertice destro del campo, una specie di corner corto affidato al magico piede di Baggio: il Divin Codino disegna una parabola perfetta verso la testa del Cholo Simeone che insacca e regala un'incredibile vittoria all'Inter.

La vittoria di Pirro dell'Inter, la sconfitta sconcertante per la Roma

La soddisfazione per la vittoria e per i numeri d'alta classe fatti vedere da Roberto Baggio non durarono molto per l'Inter, che avrebbe pagato a caro prezzo i problemi difensivi fatti vedere in questa partita: nelle giornate successive furono sconfitti in casa dal Parma e in trasferta dal Venezia (in entrambi i casi per 3-1), centrando solo un'inutile vittoria per 3-1 all'ultima giornata contro il Bologna.

Per accedere alla coppa UEFA infatti i nerazzurri avrebbero dovuto comunque giocare un doppio spareggio contro gli emiliani in quanto semifinalisti di Coppa Italia (entrambe le finaliste, Fiorentina e Parma, erano già qualificate per la Champions League), che si sarebbe risolto in una doppia sconfitta per 2-1.

La Roma, dal canto suo, ancora in stato di shock dopo questa folle partita incappò subito dopo in un'imprevista sconfitta per 2-0 a Piacenza, ennesimo passo falso della stagione che di fatto la estromise dalla corsa al terzo e al quarto posto che valevano i preliminari di Champions League, pur guadagnando la qualificazione diretta alla Coppa UEFA grazie alla miglior classifica avulsa nei confronti di Udinese e Juventus, arrivate a pari punti che dovettero invece giocare lo spareggio.