Calcio

Il Sassuolo, dalla C all'Europa 15/16

Fino agli albori degli anni '80, il Sassuolo era una realtà calcistica confinata nel mondo dilettantistico, un club le cui gesta erano conosciute solo a livello locale.

Tuttavia, il destino dei neroverdi avrebbe preso una svolta epica nel corso dei decenni successivi, culminando con l'ingresso in Europa League nella stagione 2015/16.

Le origini

Fondato nel 1920 con il nome di Sassuolo Football Club, il club si unì alla FIGC il 17 luglio dello stesso anno, adottando i colori giallo e rosso, diversi da come li conosciamo oggi ma in linea con lo stemma del comune. Nei primi decenni della sua esistenza, il Sassuolo partecipò ai tornei dilettantistici dell'Emilia, ottenendo risultati altalenanti.

Dal dopoguerra e negli anni '50, il club partecipò al girone di Promozione, sfidando squadre emiliane, toscane e genovesi per poi ritrovarsi, dopo un sedicesimo posto nel girone D dell'Interregionale Seconda Categoria della stagione 1957/58, retrocessa in Prima Categoria.

Nel 1974 prende forma la società che sarebbe arrivata ai giorni nostri: Unione Sportiva Sassuolo Calcio. Questo fu il frutto dalla fusione delle realtà calcistiche cittadine, che portò anche al cambio dei colori sociali a neroverdi. Da qui fino agli anni 2000 è un'altalena tra promozioni e retrocessioni, dondolando da professionisti a dilettantisti, ma la vera svolta arriva con il cambio di proprietà.

La svolta si chiama Squinzi

All'inizio del nuovo millennio ci fu una nuova fase per il Sassuolo dato che l'imprenditore Giorgio Squinzi entrò in società, inizialmente come sponsor ufficiale nel 2002 poi come proprietario nel 2003. Nella stagione 2005/06, dopo aver rischiato più volte la retrocessione, i neroverdi raggiunsero i play-off con una vittoria nella finale contro il Sansovino ottenendo per la prima volta la promozione in Serie C1, dopo esser stati per 5 stagioni stabilmente in Serie C2.

In soli due anni, gli emiliani riuscirono a raggiungere la Serie B e, alla guida della compagine nella stagione 2007/08, c'era un "volto noto" del nostro calcio, Massimiliano Allegri. Nello stesso anno, il Sassuolo si assicurò anche la Supercoppa di Serie C, vincendo la finale contro la Salernitana ai rigori.

Fino alla Serie A

Dopo l'approdo nella serie cadetta, il percorso del Sassuolo Calcio è stato caratterizzato da un'ascesa straordinaria e da risultati senza precedenti. Nel primo anno la squadra passò a Mandorlini che chiuse al settimo posto senza raggiungere i play-off mentre la stagione seguente, sotto la guida di Stefano Pioli, il Sassuolo centrò l'obiettivo, piazzandosi al quarto posto, ma venne eliminato nelle semifinali dal Torino.

Fu l'arrivo di Eusebio Di Francesco nel 2012/13 a cambiare le carte in tavola per gli emiliani, infatti, il Sassuolo dominò la Serie B, rimanendo al comando della classifica dall'inizio alla fine e ottenendo così la storica promozione in Serie A. La vittoria per 1 a 0 contro il Livorno, arrivata nel finale di stagione, ha sigillato il primo posto in campionato, rendendo il Sassuolo la città più piccola a raggiungere la Serie A dall'era post-bellica.

Tra le grandi del calcio italiano

L'esordio in Serie A per gli emiliani coincise con l'inaugurazione della nuova casa, il "Mapei Stadium" di Reggio Emilia. Il primo punto nella massima serie arriva fuori casa, il 25 settembre 2013, al quinto turno, grazie all'1 a 1 maturato al San Paolo grazie alla rete di Simone Zaza. Invece la prima vittoria assoluta in Serie A viene festeggiata tra le mura amiche il 20 ottobre 2013, quando all'ottava giornata il Sassuolo ha la meglio per 2 a 1 sul Bologna grazie alle reti di Berardi e Floro Flores.

Nonostante alcuni risultati di rilievo, tra cui i pareggi sui campi di Napoli e Roma nonché la famosa vittoria interna per 4 a 3 contro il Milan, condita con lo storico poker di Domenico Berardi, il girone d'andata vide il club neroverde nella parte bassa della classifica. Situazione che alla fine del gennaio 2014 portò all'esonero del tecnico Di Francesco e all'arrivo in panchina di Alberto Malesani. Tuttavia, questa mossa non produsse i risultati sperati e già ai primi di marzo la società decise di sollevare Malesani dall'incarico riportando Di Francesco in panchina. Grazie al suo ritorno, il Sassuolo riuscì a garantirsi la salvezza in Serie A con un turno di anticipo, segnando un traguardo storico per il club.

Nell'anno successivo spiccano i tre successi su quattro contro le milanesi e, nel complesso, è una stagione più tranquilla per il Sassuolo che raggiunge un'agevole salvezza con quattro giornate di anticipo, issandosi al dodicesimo posto finale della classifica.

È nella terza stagione in A che il Club scrive una pagina bellissima della sua storia, sempre con Di Francesco in panchina, chiudendo il campionato al sesto posto con 61 punti (record assoluto di posizionamento in classifica per la società emiliana) e qualificandosi ai preliminari di UEFA Europa League

Notti magiche

Il debutto europeo fu memorabile, dopo aver superato i preliminari con Lucerna e Stella Rossa, nella fase a gironi, il Sassuolo fu sorteggiato nel gruppo F insieme ad Athletic Bilbao, Genk e Rapid Vienna. L'esordio fu entusiasmante, con una vittoria per 3 a 0 al Mapei Stadium contro l'Athletic Bilbao.

Tuttavia, nel corso del girone, le avversarie hanno dimostrato maggiore esperienza nel calcio europeo e, dopo la sconfitta a Genk e due pareggi contro il Rapid Vienna, il Sassuolo ha visto svanire il sogno europeo al San Mames di Bilbao, dove i padroni di casa si sono imposti per 3 a 2 sui neroverdi, vendicandosi dell'andata. Nonostante l'ultima partita contro il Genk fosse ininfluente ai fini della qualificazione, il Sassuolo ha comunque lasciato l'Europa League a testa alta.

Questa esperienza rimane attualmente il momento più alto nella storia del club, segnando un momento indelebile nei cuori dei tifosi. Negli anni successivi, il Sassuolo consolidò la sua presenza in Serie A, confermando il proprio status nel calcio italiano. Solo nella stagione attuale la squadra allenata, prima da Dionisi e ora da Ballardini, sta facendo un enorme fatica per raggiungere la tanto amata salvezza. Se riuscirà a salvarsi ce lo potrà dire solo il nostro amico "tempo" ma ciò che conta è il presente e, ad oggi, il Sassuolo ha scritto una pagina stupenda nella storia del calcio italiano.