Serie A 2011/2012

Calcio

Serie A 2011/2012: il ritorno della vecchia signora

Imbattibile, quella Juventus. E non è un modo di dire, ma un dato di fatto di una stagione profondamente diversa dalle altre

Dopo gli anni di dominio dell'Inter e la risposta del Milan di Allegri, con il nuovo decennio viene inaugurata una catena incredibile di successi: tutti bianconeri.

Il 2011-2012 è per sempre l'anno in cui la Signora è tornata. E l'ha fatto per restare, a livelli altissimi, quasi impronosticabili.

L'anno, l'ultimo, di un'Udinese da vertice. Di un Parma meraviglioso. Del Novara in Serie A, del Catania, quello di Montella, che aveva fatto emozionare e creato ricordi.

Ma è l'anno soprattutto degli addii: Del Piero chiude una storia quasi ventennale alla Juve, a salutare sono pure Gattuso, Zambrotta e Inzaghi nel Milan. E sì, è pure l'ultima di Ibrahimovic in rossonero, prima del gran ritorno.

Il campionato: vince la Juventus

Alla vigilia del campionato, il Milan era considerato il principale candidato allo scudetto, seguito da Inter, Roma e Napoli, che avevano buone aspettative. Tuttavia, le prime giornate hanno visto la sorprendente leadership in classifica di Juventus e Udinese.

La Vecchia Signora, sotto la guida di Conte, ha superato le delusioni dei settimi posti delle stagioni precedenti ed è emersa come una piacevole sorpresa.

Le altre squadre candidate avevano invece deluso le aspettative. La Roma ha abbandonato presto le speranze di gloria a causa di una scelta di gioco che non ha portato buoni risultati, mentre il Milan ha avuto un avvio lento, cosa che non accadeva da molto tempo per la squadra campione in carica.

L'Inter, d'altra parte, si è trovata ai margini della zona retrocessione nelle prime giornate, con solo quattro punti in sei partite, segnando il suo peggior inizio di stagione nella storia del girone unico.

Mentre all'ottavo turno l'Udinese diventa la capolista solitaria sconfiggendo agevolmente il Novara, la Juventus risponde subito, riconquistando la testa già nel turno successivo e superando la Fiorentina a Torino. Sembra un'altra squadra e lo è: a certificarlo è la vittoria nel derby d'Italia a Milano.

Il girone d'andata si conclude così: con la Juventus nominata campione d'inverno grazie a una vittoria esterna contro l'Atalanta, sempre imbattuta fino a questo punto.

Grazie soprattutto alle prestazioni di Pirlo, clamoroso rimpianto per il Milan, e alla forte coesione di squadra. Nonostante la mancanza di un attaccante prolifico, i rossoneri però erano risaliti, grazie ai gol di Ibrahimovic e di Nocerino, il cui contributo è stato inaspettato ma prezioso.

Alla metà della stagione, ecco il duello tra Milano e Torino per la conquista dello scudetto.

Il duello tra Milan e Juve

Un momento chiave diventa allora lo scontro tra Milan e Juventus al Giuseppe Meazza il 25 febbraio. La partita si è conclusa in pareggio ed è stata segnata da controversie arbitrali, tra cui un gol fantasma non assegnato al Milan e una rete annullata ai bianconeri, che hanno scatenato polemiche.

Dopo il recupero delle partite rinviate a causa del maltempo, il Milan perde la testa della classifica per la prima volta in stagione all'inizio di marzo, con una vantaggio di quattro punti sulla Juventus, che aveva iniziato a faticare, registrando molti pareggi.

Il Milan sembrava avviato verso un punto di svolta quando ha battuto il Lecce al ventisettesimo turno, creando un divario di quattro punti con la Juventus. Tuttavia, all'inizio di aprile, la Juve ribalta la situazione battendo Napoli e Palermo, approfittando dello stop rossonero, causato dai pareggi contro il Catania e da una sconfitta contro la Fiorentina. Verso la fine di aprile, la Juventus estende il suo vantaggio a tre punti sul Milan grazie a una serie di otto vittorie consecutive, stabilendo un nuovo record stagionale.

Il mese di maggio si apre con una corsa meravigliosa: la Juve ottiene il titolo con una giornata d'anticipo grazie a una vittoria contro il Cagliari e alla sconfitta del Milan nel derby. La Juventus, nel giorno dell'addio al bianconero di Alessandro Del Piero, chiude la stagione con altro successo sull'Atalanta: è così imbattuta a fine stagione.

Il capocannoniere: Ibrahimovic (Milan)

Partiamo dal principio. Nel giugno 2011, il Milan ha riscattato definitivamente Ibra dal Barcellona per 24 milioni di euro. Nella stagione successiva, Zlatan inizia vincendo la Supercoppa italiana, battendo l'Inter 2-1 e segnando il gol del momentaneo pareggio del Milan.

Ecco: tempo dopo e arriva la doppietta contro la Roma con un punteggio di 2-3, poi la rete al Chievo con la quale raggiunge il traguardo delle 100 marcature nel massimo campionato italiano.

Grazie ai suoi gol, il Milan va al secondo posto in classifica alla fine del girone d'andata, a solo un punto di distanza dalla Juventus, campione d'inverno. Non solo: Ibra gioca anche un ruolo determinante nell'esplosione del centrocampista Antonio Nocerino, che ha segnato 11 gol in campionato.

Il 3 marzo 2012, lo svedese segna la sua prima tripletta con la maglia rossonera nella vittoriosa trasferta contro il Palermo (4-0), dopo essere tornato in campo dopo uno stop forzato di tre partite.

Alla fine della stagione mette insieme 35 gol in 44 partite, di cui 28 in campionato (record personale in Italia), guadagnandosi il titolo di capocannoniere, il secondo nella sua carriera in A dopo quello del 2009 con l'Inter.

È diventato anche il primo giocatore a vincere la classifica dei marcatori del massimo campionato italiano con due squadre diverse e della stessa città. Nell'ultimo anno, una dimostrazione di strapotere come pochissime altre volte.

La sorpresa: l'Udinese di Guidolin

I friulani iniziano alla grande, lottando con la Juventus per la vetta della classifica, diversamente dell'anno precedente. Nel mese di ottobre, conquistano temporaneamente il primo posto, che mancava da 11 anni. Un solo giorno, però bellissimo.

Fino a dicembre, l'Udinese è riuscita a ottenere esclusivamente vittorie nelle partite casalinghe, vincendo tutte e 7 le partite giocate in casa. Dopo essere stata eliminata dalla Champions League e aver superato il girone di Europa League, i friulani hanno subito il primo pareggio in casa, un 0-0 contro la Juventus, nel recupero della prima giornata di campionato. Il girone d'andata si è chiuso con l'Udinese al terzo posto, a 3 punti di distanza dalla Juventus, un divario che si è allargato a 5 punti dopo lo scontro diretto alla fine di gennaio.

Con un andamento straordinario, i bianconeri arrivano a 64 punti e stavolta in Champions: è un terzo posto che sa di eredità pesante. Grazie in particolare a Di Natale, autore di 23 gol solo in Serie A.