serie a 2021 2022

Calcio

Serie A 2021/2022: un derby lungo una stagione

E' l'anno delle grandi cavalcate. E di quelle inaspettate. Per raccontare la Serie A 2021-2022 bisogna partire da quanto accaduto nell'estate precedente: l'Italia, a Wembley, è campione d'Europa dopo un torneo coi fiocchi.

Poco prima di quella notte magica, Matteo Berrettini ha sfiorato Wimbledon. Ci sembra che di nuovo il terreno sia da un'altra parte, non sotto i nostri piedi. E si vola con la fantasia. Fervida. Importante.

Quale sognatore però avrebbe immaginato lo scudetto del Milan? Pochi. Pochissimi. Forse Ibrahimovic, che ci aveva sempre creduto. Di sicuro non Pioli, che partiva alla guida dei rossoneri dopo aver dato una direzione pochi mesi prima. Sembrava ad interim, è diventato posto fisso. Meritatamente.

Il campionato 2021-2022: vince il Milan

L'avvio del campionato vede il Napoli di Spalletti emergere con una partenza forte, diventando l'unico team a punteggio pieno dopo quattro giornate e prendendo il comando della classifica.

Le milanesi partono all'inseguimento, con tre vittorie e un pareggio iniziali. L'Inter di Inzaghi mostra un attacco prolifico, mentre il Milan di Pioli dimostra una solida difesa: sono subito agli antipodi.

La sorpresa negativa è la Juventus di Allegri, senza vittorie nelle prime quattro partite, cosa che non accadeva da sessant'anni.

I primi due cambi di allenatore si verificano presto, con Tudor e Mazzarri che rimpiazzano Di Francesco e Semplici rispettivamente a Verona e Cagliari. La striscia vincente del Napoli si interrompe alla 9ª giornata, quando pareggiano con la Roma e vengono raggiunti dal Milan, che ha vinto tutte le partite tranne quella contro la Juventus alla 4ª giornata.

La Juventus risale la classifica con quattro vittorie consecutive e pareggia con l'Inter nella 9ª giornata, mantenendo la terza posizione ma allontanandosi dalla coppia di testa a causa di alcuni scivoloni come la sconfitta contro la Lazio.

La Roma di Mourinho occupa la quarta posizione, seguita dall'Atalanta, dalla Juventus e dalla Fiorentina di Italiano, una delle sorprese dell'inizio di stagione. La Lazio di Sarri è altalenante, vincendo il derby cittadino e contro l'Inter ma subendo sconfitte contro squadre provinciali.

Le squadre liguri e il Cagliari, insieme alle neopromosse Venezia e Salernitana, lottano nella parte bassa della classifica, con quest'ultima che cambia guida tecnica passando a Colantuono.

Alla 14ª giornata, il Napoli ritorna in vetta battendo la Lazio e approfittando della sconfitta casalinga del Milan contro il Sassuolo. Il Milan, dopo la sconfitta contro la Fiorentina, si trova alle prese con l'ascesa dell'Inter, che riduce il gap a un solo punto.

L'Inter evita la sconfitta nei confronti diretti, pareggiando contro il Milan al 12º turno e battendo il Napoli nella partita successiva. L'Atalanta si fa spazio in quarta posizione vincendo contro la Juventus. Successo che mancava da trentadue anni.

Il girone di ritorno? Ecco, cambia tutto. E inizia con il Milan che si avvicina al vertice grazie alla mancata partita Bologna-Inter, battendo la Roma nella 20ª giornata.

L'Inter interrompe poco dopo una serie di otto vittorie consecutive pareggiando contro l'Atalanta. Rimane in testa, però: il Milan cede sorprendentemente contro lo Spezia alla 22ª giornata, permettendo al Napoli di avvicinarsi.

A proposito degli azzurri: con tre vittorie consecutive dopo il pareggio con la Juventus, pareggiano lo scontro diretto con l'Inter alla 28ª giornata. E allora è il Milan a riprendere il comando nella stessa giornata, superando l'Inter e nuovamente il Napoli.

Si arriva al turno 24: il Milan rimonta l'Inter nello scontro diretto e si avvicina ai nerazzurri, ma alla 28ª giornata è l'Inter a superare il Milan, riprendendo il comando.

Lo scontro Milan-Inter

Alla 31ª giornata, il Milan, che nel frattempo aveva incrementato il vantaggio sull'Inter -- fermata da due pareggi consecutivi --, viene stoppato in casa dal Bologna, avvicinando Napoli e Inter grazie alle loro vittorie esterne contro Atalanta e Juventus. Sembra scontro a tre.

E invece sarà a due: l'Inter ottiene tre vittorie consecutive e si avvicina a due punti dal Milan in testa. Al contrario, il Napoli incappa in due sconfitte in tre giornate contro Fiorentina ed Empoli, uscendo dalla lotta per il titolo e lasciando una sfida tutta meneghina.

Serve un ultimo step per i nerazzurri. Ed è a Bologna, dove si recupera la ventesima giornata. L'obiettivo è vincere e sorpassare il Milan: niente, colpa di un errore di Radu. E di una reazione nulla in generale.

Si arriva così all'ultima giornata: il Milan batte il Sassuolo, annullando la vittoria dell'Inter contro la Sampdoria e diventando campione per la diciannovesima volta nella sua storia, undici anni dopo l'ultimo trionfo.

La sorpresa: miracolo Salernitana

La Salernitana inizia la stagione vincendo in casa contro la Reggina per 2-0 nei trentaduesimi di finale della Coppa Italia, avanzando ai sedicesimi di finale ma perdendo per 0-1 contro il Genoa. In campionato, invece, il club granata parte con quattro sconfitte consecutive: 2-3 contro il Bologna al Dall'Ara, 0-4 contro la Roma all'Arechi, 0-4 contro il Torino all'Olimpico Grande Torino e 0-1 in casa contro l'Atalanta. Il primo punto arriva con il pareggio casalingo per 2-2 contro il Verona alla quinta giornata, mentre la prima vittoria stagionale arriva alla 7ª giornata contro il Genoa per 1-0.

Tuttavia, la sesta sconfitta stagionale su otto partite, subita per 1-2 contro lo Spezia all'8ª giornata, porta all'esonero di Castori il 17 ottobre. In quella stessa giornata, Stefano Colantuono diventa il nuovo allenatore. Colantuono, dopo una sconfitta contro l'Empoli per 2-4 al suo esordio, ottiene la vittoria per 2-1 contro il Venezia alla decima giornata grazie a un gol di Schiavone nei secondi finali. Sarà una luce fioca: con sole 2 vittorie e 10 sconfitte in 15 partite, Colantuono viene esonerato il 23 febbraio dopo il pareggio esterno contro il Genoa, che lascia la Salernitana ultima con 12 punti.

Al suo posto viene ingaggiato Davide Nicola, che inizia alla 26ª giornata pareggiando 2-2 in casa contro il Milan. Dopo un periodo di adattamento, la Salernitana, sotto la gestione di Walter Sabatini, nuovo direttore sportivo della gestione Iervolino, inizia a mostrare un miglioramento.

La squadra, ultima a inizio aprile con 9 punti dalla zona di salvezza, compie una rimonta straordinaria. Una serie di risultati positivi, tra cui una vittoria per 2-1 contro la Sampdoria e un successo per 1-0 contro l'Udinese grazie a una rete di Verdi al 93', portano la Salernitana al 17° posto, uscendo dalla zona di retrocessione per la prima volta in questa stagione.

Con una serie di 7 risultati utili consecutivi, la Salernitana arriva all'ultima giornata davanti al Cagliari terz'ultimo di due punti. Nonostante una sconfitta per 0-4 contro l'Udinese nell'ultima partita, la Salernitana riesce a salvarsi grazie alla mancata vittoria del Cagliari contro il Venezia.

Questa è la prima volta nella sua storia che il club ottiene la permanenza in massima serie con 31 punti, una quota di salvezza molto bassa.

Il capocannoniere: Ciro Immobile

Una stagione indimenticabile. In un anno speciale. Per l'Europeo? Sì, ma non solo: con le partenze di Senad Lulic e del suo vice Marco Parolo, Immobile assume il ruolo di capitano dei biancocelesti.

E' di buon auspicio. Sia perché il 4 novembre 2021, durante la partita di UEFA Europa League contro l'Olympique Marsiglia (2-2), arriverà a segnare il suo 160º gol con la Lazio. Sia perché, con la stessa rete, si troverà a superare definitivamente Piola nella storia del club e diventando il miglior marcatore di sempre della Lazio.

Nella stessa stagione, grazie a un rigore trasformato nella vittoria contro il Cagliari (0-3) il 5 marzo 2022, realizza il suo 143º gol in Serie A con la maglia biancoceleste, eguagliando il record di Piola anche per quanto riguarda questo traguardo.

Successivamente, nove giorni dopo, supera nuovamente Piola segnando un altro rigore contro il Venezia (1-0).

Per concludere un'annata da record, il 16 aprile, con un gol nel pareggio 1-1 contro il Torino, diventa il primo calciatore italiano a segnare almeno 25 reti in tre stagioni diverse di Serie A, il terzo in assoluto dopo Gunnar Nordahl e István Nyers.

Alla fine della stagione, con 27 gol totali, si aggiudica il titolo di capocannoniere, diventando il primo italiano a vincere la classifica marcatori per quattro volte in carriera. Immobile conquista anche il premio di miglior attaccante ai Premi Lega Serie A, ripetendo il successo ottenuto nell'edizione 2019-2020 e diventando il primo calciatore a trionfare in questa categoria due volte dalla sua istituzione.